Capitolo 4

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Josephine's POV

-E la prima settimana è andata.-
Noora ed io siamo appena uscite dall'ufficio, dirette verso l'ascensore pronte ad andarcene. Domani è sabato e l'azienda resterà chiusa per tutto il week-end.
-Hai programmi per stasera? Pensavo di andare a bere qualcosa.- chiedo sperando di non dover tornare a casa e pensare ancora ad Hero.
Non lo sento da ieri, da quando mi ha chiesto se poteva richiamarmi ma alla fine, mi ha praticamente appeso. Nel vero senso della parola.
Stamattina quando sono arrivata in ufficio, l'ho trovato nella hall intento a chiacchierare con Samuel il fidanzato della sorella di Inanna. Quando mi ha visto, Samuel gli ha dato una grande gomitata volendo attirare la sua attenzione (se fosse stato per me gli avrei lanciato un tacco in fronte) e lo stronzo per tutto il tempo non ha fatto altro che osservarmi quasi come se mi stesse mangiando con gli occhi. 

E io? Io l'ho categoricamente ignorato.  

Fortunatamente nella hall c'era anche Landon ad aspettarci insieme a Lucas, cosi dopo un saluto veloce ( un saluto un po' troppo fisico visto il bacio sulla guancia riservato ad entrambi) ci siamo avviati agli ascensori per salire al terzo piano.
Quindi mi sono seduta alla mia scrivania, ho iniziato a lavorare, ignorando il cellulare da eventuali chiamate o messaggi.
-In realtà no.. anch'io volevo uscire ma non sono riuscita ad organizzare nulla.-
E cosi prendiamo appuntamento per stasera, per andare a bere qualcosa al Shire. Lei chiamerà Landon, Lucas e Beth mentre io chiederò a Inanna di accompagnarmi sicura che non rinuncerà ad una serata fatta di alcool e divertimento.









-Che ne dici di questo?- chiedo prendendo dall'armadio un vestito nero su una delle tante grucce.
-Il nero è da funerale... e poi è troppo lungo!- dice mentre è stesa sul mio letto intenta a sfogliare una rivista.
-Troppo lungo?- chiedo guardandolo meglio. –Che.. ne dici di quest'altro?-
Prendo un pantalone corto con un top bianco e nero dall'armadio e glielo mostro.
-Prova quello dorato.- dice lei indicandomi con un cenno del capo un vestito sul fondo della cabina.
Ha un sensore? Era praticamente nascosto da altri 5 abiti, e io ho evitato di prenderlo visto che è troppo corto e troppo scollato.
-Questo?- chiedo titubante sperando che mi dica di no.
-E' perfetto. Ora se non ti dispiace vado a prepararmi.-
Vado sotto la doccia, lavo i capelli con il mio shampoo alla lavanda, e poi inizio ad asciugarmi costatando che è un po' tardi. Sono già le 10 meno un quarto, e io devo ancora farmi una specie di messa in piega, truccarmi e infilarmi i trampoli neri che ho indossato il primo giorno a lavoro.
Non so perché mi sto preparando cosi visto che, non voglio far colpo ne su Landon ne su Lucas, ma mai come stasera mi sto concentrando sui dettagli. Forse una parte di me spera di incontrare Hero, proprio mentre sono in dolce compagnia, cosi da farlo rodere di gelosia.
Gelosia non è la parola giusta visto che Hero non è geloso di nessuna. Lui vuole solo una cosa: e quella gliel'ho già data troppe volte. 
Prendo il phon, asciugo i capelli alla meglio e poi mi infilo il vestito. Ho appena messo i tacchi quando sento Inanna bussare alla porta di casa forse già pronta per uscire.
Un po' traballante vado in salotto e apro la porta sicura di trovarmi di fronte la mia vicina.
Quanto mi sbagliavo.
-Wou.- dice Hero squadrandomi da capo a piedi. –Stai uscendo?-
-Ciao.- dico mollandolo li sulla porta, per tornare in bagno e truccarmi ondeggiando un pò troppo con il sedere. 
-Non hai risposto alla mia domanda.- dice chiudendosi la porta alle spalle per seguirmi. -Stai uscendo?-
Arriva nel corridoio, e si appoggia allo stipite della porte del bagno osservando il mio corpo più attentamente rispetto a prima.
-Mi sto preparando. E' ovvio che devo uscire.-
Ho l'occasione di fargliela pagare.
-Cosi?- chiede curioso indicando il vestito  troppo corto. - Hai un appuntamento?-
-Sono in ritardo, davvero non ho tempo per l'interrogatorio.-
Prendo la matita, il fondotinta, la cipria, il mascara e il rossetto per cercare di coprire un po' questa faccia da cretina che ho. Se non esistesse il trucco, non potrei neanche uscire di casa.
-Ti stai facendo bella per uscire con quei cretini di stamattina?- chiede ignorando completamente ciò che ho detto continuando ad impicciarsi.

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