Capitolo 31

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Josephine's POV


-Piccola ti senti bene?-

Affrontare un viaggio di quasi 30 ore con il primo giorno di ciclo non è il massimo devo ammetterlo.

Siamo sul jet aziendale di Hero, diretti a Perth, mia città natale.

La cosa è stata decisa all'ultimo momento visto che partire durante le vacanze di Natale e mollare tutti cosi all'improvviso dispiaceva Hero e soprattutto me.

Ma i miei genitori hanno insistito tanto, mia sorella Katherine sarà a casa per qualche giorno e...

Voglio che Hero conosca il mio mondo. Voglio che veda casa mia, dove sono cresciuta, la mia camera da letto...

Il mare. Voglio fargli conoscere il mare australiano.

I miei genitori, visto il lavoro che fanno, possiedono una bellissima villa sulla spiaggia. Niente di troppo esagerato o sofisticato: la comprarono a poco essendo un ammasso di mattoni abbandonato e nel corso degli anni con molte cure amorevoli l'hanno trasformata in una casa da sogno.

-Mi è arrivato il ciclo.- sussurro prendendo posto di nuovo accanto a lui sulla poltrona super comoda.

-Ah.- esclama dispiaciuto. –Hai bisogno di qualcosa?-

So che sta cosi perché pensava davvero di esserci riuscito. Desidera tanto avere un bambino con me, e anche se la cosa mi spaventa a morte devo ammettere che non sto più nella pelle di diventare madre.

Ma più ne parliamo più siamo nervosi, più siamo nervosi più il mio corpo non sembra essere d'accordo sul mettere un piccolo esserino in cantiere.

-No, tranquillo.- lo rassicuro poggiando la testa sulla sua spalla. –Mi... mi dispiace, pensavo che...-

Il ciclo era in ritardo di qualche giorno. Ed è la prima volta che mi viene dopo l'operazione subita.

-Non dirlo neanche per scherzo.- mi tranquillizza severo prendendomi per mano. –E' la tua salute... viene prima di tutto.-

-Cosa ho fatto per meritarti non lo so...- sussurro chiudendo gli occhi cercando di dormire un po' visto il lungo viaggio.





-Siete quii!- esclama mia madre euforica allungando le braccia verso di noi non appena varchiamo la porta degli arrivi nell'aeroporto internazionale di Perth.

Mia madre con tutta la tranquillità del mondo si avvicina ad Hero lanciandogli le braccia al collo. La differenza d'altezza è notevole,eppure il mio ragazzo ricambia il gesto come se nulla fosse.

E' la seconda volta che si incontrano e già vanno cosi d'accordo?

-Mamma?- la chiamo attirando la sua attenzione.

-Tesoro mio!- dice sorridente mia madre abbracciandomi forte. –Stai bene? Sei cosi pallida!-

-Primo giorno di ciclo.- sussurro imbarazzata. –E muoio di fame.-

-Ho preparato tante prelibatezze per stasera... sto cucinando da quasi due giorni.-

-Mamma ma non dov....-

-Sciocchezze!- esclama interrompendomi. –Hero è nostro ospite per la prima volta e...-

La ignoro completamente mentre continua a blaterare cose sulla prima visita di Hero in Australia e bla bla bla... mentre il mio ragazzo inizia a sorridere imbarazzato dalle lusinghe di mia madre contento di essere cosi ben accetto in famiglia nonostante le cose non fossero iniziate nel migliore dei modi.

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