Capitolo 8

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Cosa cazzo ci fa lui qui?
I ricordi insieme ritornano a galla velocemente e  dentro di me rinasce l'esigenza di prenderlo a schiaffi per avermi tradita con la prima che passava.
-Che ci fai tu qui?- chiedo scontrosa facendolo accorgere della mia presenza.
-Jo...- dice con voce dolce prima di squadrarmi dalla testa ai piedi. –Wou sei uno schianto.-

Dylan Arnold non mi ha mai visto cosi. Sono sempre stata in jeans scuri, magliette con i teschi e scarpette da ginnastica. Ora ho tutta l'aria di essere una donna d'affari visto il vestito e i tacchi alti.
-Che ci fai tu qui?- chiedo di nuovo ignorando i suoi complimenti.
-Chi è questo tipo?- chiede la mia amica confusa e molto sulla difensiva.
-E' Dylan.- dico sottovoce.
-Il coglione?- sibilla a voce alta facendo spalancare gli occhi al diretto interessato. –Se l'avessi saputo non ti avrei lasciato entrare.-
-Ho un fan club da quanto vedo eh?- chiede retorico Dylan intuendo l'astio che c'è nei suoi confronti.
-Perché sei qui?- chiedo di nuovo sperando finalmente di avere risposta.
Inanna ci lascia soli, quando improvvisamente vedo gli occhi di Dylan concentrarsi su qualcosa alle mie spalle.
Mi giro leggermente per vedere Hero, con un sorrisetto glaciale sul viso, appoggiato al muro mentre si gode lo spettacolo.
-Come mi hai trovato?- chiedo concentrandomi sul mio ex.
Hero non dovrebbe stare qui. Ma so che dentro di lui sta ribollendo di rabbia quindi non dico nulla.
-Sei tu che mi hai inviato il tuo indirizzo ricordi? Affinchè potessi raggiungerti.- dice posando a terra la borsa per avvicinarsi.
-Te l'ho inviato prima che scoprissi che mi stavi tradendo. Te lo ripeto: cosa ci fai qui?-
-Ho sbagliato.- ammette sorprendendomi. –Non dovevo fare ciò che ti ho fatto, e mi sono reso conto che mi manchi.-
Mi è di fronte, le sue mani cercano di poggiarsi sui miei fianchi per un contatto fisico ma io glielo impedisco categoricamente.
-Voglio riconquistarti.- dice facendomi spalancare gli occhi per la sorpresa.
-Tu cosa?- chiede Hero senza riuscire a trattenersi.

-Mi spieghi chi è questo tipo e cosa ci fa qui?- chiede Dylan indispettendosi per la presenza di Hero. -Scusa ma avrei bisogno di un pò di privacy con la mia fidan....-

Due secondi dopo, Hero diminuisce la distanza tra di noi e tenta di avvicinarsi pericolosamente a Dylan quasi come se volesse picchiarlo.

Non quasi... vuole proprio picchiarlo. Glielo leggo negli occhi.

-Cerchiamo di calmarci.- sussurro ad Hero mettendogli le mani sul torace.

-Dillo a lui.- sibilla Hero furioso.

-Mi hai già rimpiazzato?- chiede Dylan confuso.

-E' il mio capo.- chiarisco tranquilla.

-Ah te la fai con il capo ora?- chiede tranquillo il mio ex ferendomi terribilmente. –Sei arrivata a questo per farti assumere?-

-Che cosa hai detto?- domanda Hero facendo un ulteriore passo verso di lui.

Ma dove cazzo sono Samuel e Inanna quando ho bisogno di loro?

-Forse è meglio se ci lasci soli.- ammetto risoluta attirando l'attenzione di Hero che non si aspettava decisamente una richiesta del genere da parte mia. -Ti prego.-aggiungo dolcemente prendendolo per mano.

Lui sembra pensarci su ma poi gira i tacchi e se ne va non prima di aver fulminato con lo sguardo di nuovo il mio ex fidanzato.
-Siete a cena insieme?-
-Abbiamo un'amica in comune.. ci siamo incontrati per sbaglio.- dico subito sperando di non farlo insospettire troppo.
-Non si direbbe.-

-Dylan, cosa vuoi?-
-Te. Tu mi ami, e io amo te. Mi dispiace averci messo cosi tanto tempo per capirlo.- dice prendendomi per mano. -Ma... Possiamo tornare insieme. Possiamo essere felici come in passato.-
E poi ad un certo punto, la verità mi colpisce in faccia come uno schiaffo.
Questo semplice contatto non mi fa sentire nulla: ne le farfalle nello stomaco, ne il cuore battere a mille.... In passato anche uno sguardo di Dylan mi faceva sciogliere al solo come un ghiacciolo.
Ora la stessa cosa succede con.. Hero.

Io non amo più Dylan perché c'è qualcun altro che ha conquistato il mio cuore.
Io non lo amo più, perché in queste settimane a fingere di non provare nulla di serio per Hero, non facevo altro che nascondere la verità anche a me stessa.
Provo qualcosa per lui, cazzo.
Qualcosa di forte.
-Io non ti amo più.- dico a voce bassa come se avessi paura di dirlo a voce alta.

-Cosa?- chiede Dylan non avendo capito bene.

-Io non ti amo più.- ripeto questa volta più sicura scrollando le spalle.
Ed è vero. Io non provo più nulla di forte per lui se non un bene profondo.

-Tu..... non mi ami più?- chiede Dylan intonando la domanda più come se fosse un'affermazione.
Scuoto la testa ripetutamente, e staccandomi dalla la sua presa facendo un passo indietro lontano da lui.

-Come... tu non mi ami più? –

Scuoto la testa risoluta terrorizzata anch'io dalla mia stessa insinuazione.

-Stai con lui vero?-
Un capo normale non si comporta cosi con una sua impiegata. E' normale che Dylan abbia capito tutto.

-Non sono più affari che ti riguardano.- esclamo sulla difensiva.
Si abbassa per prendere il borsone da terra, mi guarda accennando un sorriso poi dice:
-Digli di renderti felice. Sei una donna fantastica.-
Apre la porta e se ne va, senza la minima traccia di incertezza, paura, rimorso.
Se ne va, e una parte di me non può far altro che ringraziarlo della magnifica relazione adolescenziale che mi ha fatto vivere. Mi ha fatto crescere, maturare, scoprire nuovi parti di me che credevo non esistessero.
Ma quella Josephine è scomparsa.
Mi schiarisco la voce cercando di trattenere le lacrime, perché fa male comunque dirgli addio quando... sento una presenza dietro di me.
Sarà contento. Anzi euforico visto che ho appena chiuso con il mio ex ragazzo. E sa bene che l'ho fatto per lui.
Perché anche se non abbiamo ancora definito questa cosa tra di noi, non riesco più a rinunciare a lui.
Perché mi piace. Forse... lo amo.
-Piccola.....-

-Diresti a Inanna che ci vediamo domani? Sono stanca e vorrei andare a letto.- dico interrompendolo prendendo il cappotto e la borsa.

-Jo, ti prego non te ne andare.- dice come se avessi appena chiuso con lui. Vuole parlare, o fare chissà cosa ma io non ho voglia di parlare ora. Ho bisogno di stare sola.
Perché la verità fa male. Soprattutto se ti rendi conto che l'uomo che ti piace, non cerca altro che sesso da te.
-Lasciami perdere Hero.- dico aprendo la porta di casa, per andare nel mio appartamento.







So che è poco professionale e di certo non mi metterà in buona luce con i miei colleghi ma stamattina ho deciso di chiamare Noora ed avvisarla che per motivi di salute non riuscirò a passarla a prendere per andare a lavoro.
Ho inviato anche un'email a Dylan Sprouse, il mio supervisore, per avvisarlo della mia assenza, sperando che questo non mi faccia avere problemi seri ma dopo il suo "Rimettiti presto e stai tranquilla", mi sono tranquillizzata ricominciando a guardare il film che stava mandando in onda la tv.
Una parte di me non riesce a non pensare a Dylan, e alla sua pseudo dichiarazione di ieri sera. Ha fatto molti chilometri per raggiungermi ed io ho chiuso con lui senza neanche dargli una seconda possibilità.
Ma come potevo illuderlo sapendo di non provare più nulla per lui? Quando ho capito cosa stava succedendo, non me la sono sentita di dirgli "Si proviamo".
Hero è entrato in me, diventando qualcosa di estremamente indispensabile. Con lui sono felice. Mi sento completa.
E posso essere me stessa, senza fingere di essere qualcuna che non sono.
Ma basterà? Hero potrebbe mai seriamente impegnarsi con una come me? Sarebbe disposto ad una relazione alla luce del sole?
Non si è mai impegnato con nessuna, perché dovrebbe farlo con me?
E' vero mi ha cercato tanto (visti i messaggi e le chiamate perse) ma questo non significa niente. Anche se, di solito quando si cerca una persona è perché si tiene a lei.
Apro la sua chat e rileggo i messaggi che mi ha inviato. L'ultimo risale ad un'ora fa chiedendomi dove fossi.

Andare avanti, complicherebbe le cose perché so di provare qualcosa di forte per lui ma non posso dirglielo perché lo spaventerei a morte e scapperebbe via da me. La soluzione? Seguire la testa.

E proprio seguendo quella, che mi faccio coraggio e prendo il cellulare rispondendo all'ultimo messaggio di Hero.

Ho capito che questa cosa non va più bene per me. Scusami ma, dobbiamo chiudere.

Me ne pento qualche secondo dopo, quando ormai è troppo tardi per tornare indietro. 

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