Capitolo 5

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Josephine

"Rilassati. Te l'ho detto, gli ho dato un piccolo extra per tenerlo zitto" mi assicura con troppa sicurezza. Dio, è così arrogante e fastidioso.

"È solo che...non voglio essere coinvolta in drammi inutili. Sei una celebrità e io..." faccio fatica un secondo a trovare la parola giusta da usare prima di accontentarmi "sono solo la tua puttana."

"Non dirlo, cazzo!" Quasi urla, facendomi saltare di sorpresa. I miei occhi si spalancano mentre fisso il suo viso rosso. Fa un respiro profondo, cercando di calmarsi. "Mi dispiace. Non mi piace quando parli di te in questo modo."

"Parlare come? Che sono la tua puttana? Hero, sono la tua puttana, nel caso te ne fossi dimenticato" sottolineo. Che cazzo c'è di sbagliato in lui? Si sta comportando in modo strano.

Getta ciò che resta della sua fetta di pizza sulla scatola prima di sedersi accanto a me sul letto. "Non parliamone adesso".

"Va bene, come desideri" scrollo le spalle prima di prendere un'altra fetta di pizza.

Finiamo tutta la pizza e restiamo per tutto il tempo in silenzio. Prendo la scatola vuola e la getto nel cestino della spazzatura prima di tirare fuori due bottiglie d'acqua e portarle nella mia stanza. Ne lancio una a Hero e io bevo la mia. È ancora seduto sul mio letto mentre io sto goffamente vicino alla porta. È ancora così strano avere un'altra persona nel mio appartamento. Guardare Hero sdraiato sul mio letto è così snervante, per di più con la prospettiva che ci dorma davvero sopra con me.

"Resti davvero per la notte?" Gli chiedo per l'ennesima volta.

"Si"

"Ho uno spazzolino di riserva sotto il lavandino e asciugamani puliti che puoi usare" dico, ormai sconfitta.

"Grazie, torno molto presto" sorride prina di lasciare la stanza.

Mi siedo sul letto e vedo i titoli di coda del film scorrere e solo ora mi ricordo che ho un compito da finire che scade domani. Afferro frettolosamente il mio zaino e metto il computer e alcuni libri sulla mia scrivania. Sto già scrivendo quando Hero torna nella mia stanza con solo un asciugamano intorno alla vita e i capelli bagnati. Ha davvero un corpo stupendo. Smettila Josephine! Smetto di fissarlo e riporto la mia attenzione al mio computer.

"Stai studiando?" Mi chiede con divertimento e curiosità.

"Ho un compito da finire per domani" Gli dico senza staccare gli occhi dallo schermo, battendo le dita sulla tastiera.

"Cazzo, puoi tenerlo a bada per un secondo?" Praticamente urlo quando mi giro e vedo la sua erezione. È sdraiato sul mio letto completamente nudo con un sorrisetto sul viso mentre spegne la TV.

"Non è colpa mia, tesoro" ridacchia.

Sbuffo e mi concentro sul mio lavoro ma è difficile sapere che è sdraiato proprio dietro di me, completamente nudo e posso sentire il suo sguardo addosso.

"Puoi dormire Hero" gli dico finalmente dopo che ho sprecato dieci minuti su una singola frase che ho scritto e riscritto. Questo è inutile! Non ce la farò mai a finirlo così.

"Pensi di poter continuare a farlo mentre ti scopo su quella sedia?"

Cazzo! Posso sentirmi bagnare alle sue parole mentre mi mordo la lingua per soffocare il mio gemito.

"Devo finire questo entro stasera Hero, sennò non mi laureo" dico ma le parole escono più come un piagnucolio. Il mio centro è bagnato e pulsante, tutto il mio corpo è caldo.

Sento che si alza dal mio letto e si mette dietro di me, chinandosi e accostando le sue labbra al mio orecchio. "Dieci minuti, amore" sussurra.

Fanculo!

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