Capitolo 21

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Hero

Sono tre ore che aspetto fuori dalla sala operatoria e ancora nessuno è uscito per darmi notizie sull'operazione di Josephine. Diventerò pazzo se non mi diranno che cazzo sta succedendo in quella cazzo di stanza. Hanno detto che la rimozione dei reni potrebbe richiedere tre ore o più, quindi perchè cazzo ci vuole così tanto tempo agli infermieri di questo ospedale per dirmi come sta andando la mia ragazza con la sua procedura?

Se irrompo nella stanza, non avranno altra scelta che dirmi cosa sta succedendo, giusto?

Proprio mentre sono a un secondo dalla mia idea folle, la porta si spalanca e esce un ragazzo con indosso uno scrub completo, guanti chirurgici e mascherina. "Lei è un familiare della signorina Langford?"

"Sono suo marito" non tecnicamente, ma lo sarò presto.

Mi guarda con esitazione prima di dire finalmente con un tono sommesso e cupo: "sta attraversando un arresto cardiaco ma i medici stanno facendo tutto il possibile per rianimare la paziente..."

Arresto cardiaco? Mi appoggio al muro cercando di ritrovare l'equilibrio. Non ci posso credere. Perchè cazzo questo qui è fuori a parlare con me invece di aiutare Jo? Ha bisogno di tutte le mani possibili per aiutarla a sopravvivere a questo incubo. Cazzo. Non può succedere. Non può essere lì con il cuore che sta per smettere di battere. Dovrebbe stare meglio a causa di questa dannata operazione, non il contrario.

Alzo lo sguardo e vedo la porta oscillare di nuovo avanti e indietro, l'uomo che mi ha dato questa notizia devastante è appena scomparso e tornato nella stanza.

Non posso perderla, cazzo. No, non posso proprio! Deve uscirne viva. Ho bisogno che ne esca viva. Ho tutta una vita pianificata per noi due. Le farò la proposta una volta che si sarà ripresa e ci sposeremo poco dopo. Mi darà il nostro primogenito e le terrò la mano mentre partorirà il nostro bambino. Condivideremo insieme notti insonni, prendendoci cura del nostro piccolo Hero o Jo e magari fare sesso un paio di volte quando il bambino dorme. Guarderemo i nostri figli crescere e invecchieremo insieme. Cazzo. Non può farmi questo. Morirei con lei.

Un brutto suono gutturale mi esce dal profondo della gola prima che mi renda conto che ora sono pieno di singhiozzi, in ginocchio con il corpo che trema. Nessuno è qui per confortarmi, però. E onestamente, se mai ci fosse, non sarei affatto confortato perchè la donna che amo e che amerò per sempre è dentro quella stanza che combatte per la sua vita.

***

Mi guardo intorno, cercando di trovare la strada giusta. C'è una vasta distesa di erba verde punteggiata qua e là di alberi. Il terreno è pieno di lapide. È la prima volta che vengo qui e non posso fare a meno di sentirmi male. Voglio tornare indietro perchè sento di non meritare di essere qui, mi sento indegno di affrontare la loro tomba anche se è passato un mese intero da quando sono arrivato. Non posso tirarmi indietro ora. Sono gia qui quindi...Hero sii coraggioso per una volta nella tua dannata vita.

Mi muovo negli spazi tra le tombe per circa dieci minuti prima di individuare finalmente quelle per cui sono venuto qui. Quando vedo i nomi sulle pietre, sento il mio petto appesantirsi. Mi muovo sui talloni a disagio, il senso di colpa mi affligge il cuore e la mente. Cosa fanno le persone quando visitano la tomba di qualcuno? Non ho mai visto morire qualcuno vicino a me, quindi non ne ho proprio idea. Prego per le loro anime? Non prego molto quindi...gli parlo? Cazzo, non so che fare. Mi schiarisco la gola e mi costringo a parlare.

"Grazie...per aver allevato una figlia meravigliosa. Non avrei incontrato la donna più straordinaria se non fosse stato per voi. Voglio solo...voglio solo che voi sappiate che la amo tanto. Mi ha mostrato cos'è il vero amore, mi ha reso felice...è semplicemente fantastica."

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