Sei settimane dopo...
Josephine
Lui è qui. È appena atterrato e sta arrivando. Nel mio appartamento. Metto a posto i cuscini accanto a me, cosa che ho fatto negli ultimi cinque minuti da quando ho ricevuto il suo messaggio. Sono agitata, so di esserlo. Sono passate sei settimane dall'ultima volta che ci siamo visti. Sei settimane da quando ho accettato la sua proposta.
Da allora sono successe così tante cose. Tanto è cambiato.
Ho incontrato Charles e gli ho detto che lasciavo. Ero pronta a rispondere a tutte le sue domande, però alla fine me ne ha fatta solo una. "Sei sicura di questo?" Mi aveva chiesto con sincerità e io gli avevo detto di no con una risata priva di senso dell'umorismo perchè in tutta onestà, non so nemmeno cosa significhi per me accettare di stare con Hero. Tutto quello che so è che non potevo dirgli di no. La prossima cosa che Charles ha detto è stata di prendermi cura di me stessa e se mai avessi bisogno del suo aiuto, bastava solo che lo chiamassi.
Hero mi ha preso un nuovo telefono perchè, secondo lui, il mio vecchio telefono faceva schifo ed era troppo giurassico. Si lo so che era un pò vecchio rispetto a quello che mi ha comprato, ma so perchè l'ha fatto.
"Me l'hai preso solo perchè così possiamo fare sesso" dichiaro mentre fisso il suo bel viso mentre è sdraiato sul suo letto a Londra e io sto pranzando nella mia cucina.
"Ovvio" sorride sfacciato attraverso lo schermo del mio nuovo telefono. "E così posso ammirare la tua bellezza. Non voglio una Josephine pixellata sul mio schermo a causa del tuo telefono antico."
"Non è vero. Il mio telefono non ha Facetime quindi..." mi interrompo, soffocando la mia risatina mordendomi il labbro inferiore.
"Vabbè, lascia stare. Ora mostrami le tue tette piccola. Mi mancano."
Ogni volta che ne abbiamo la possibilità, mi chiede di spogliarmi e giocare con me stessa mentre guarda e lui fa lo stesso. Soprattutto la mattina quando mi sveglio e lui non ha niente da fare nel suo appartamento. O nelle pause tra le sue riprese o tra le mie lezioni. Mi ha persino mandato un vibratore e sono scoppiata a ridere quando ho aperto il pacchetto, soprattutto quando ho visto le sue iniziali incise su di esso. La prima volta che l'ho usato mentre facevamo Facetime, sembrava scoppiare senza nemmeno toccarsi. Diciamo solo che i nostri telefono avrebbero bisogno di acqua santa dopo tutte le chiamate che abbiamo fatto durante queste 6 settimane.
Poi mi ha detto di andare a vedere un appartamento dall'altra parte del campus, il lato più costoso, e quando sono andata lì, l'agente immobiliare mi ha consegnato la chiave dell'appartamento, ringraziandomi per averlo acquistato. Vi giuro, stavo per svenire.
"Hero, ma che cazzo?!" Gli urlo non appena risponde alla mia chiamata. Cammino avanti e indietro nell'appartamento già arredato mentre guardo la sua immagine sullo schermo del mio telefono.
"Non ti è piaciuto?" Sbadiglia, stropicciandosi gli occhi. Cazzo, dimenticavo che è a Milano per una sfilata di moda e ieri sera ha fatto una lunga notte di prove. Doveva essere esauto e ho disturbato il suo riposo.
"Non mi trasferisco in questo appartamento, Hero."
Mi fissa, la sua espressione è neutra e odio quando fa così. Di solito significa che non è contento di qualcosa. "Va bene allora. Ti trasferirò il pagamento dell'affitto. È un peccato, ho già pagato quell'appartamento e nessuno lo userà."
"Basta con il trasferimento di denaro sul mio conto. E perchè hai comprato questo appartamento?" Gli chiedo confusa.
"Così non devo stare in un fottuto hotel quando sono lì" sbuffa. "Non posso stare nel tuo appartamento attuale e rischiare che la gente si accorga che io entro ed esco dal tuo ufficio, piccola. Almeno con questo nuovo appartamento, abbiamo più privacy.
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La escort
FanfictionFama. Sesso. Riservatezza. Segreti. Due improbabili personaggi si incrociano e trovano un innegabile legame. Uno con un nome e un'immagine da difendere. l'altra lotta per tenersi a galla. il destino, l'unica cosa che li ha riuniti in primo lu...