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"Lino, guardaci, ne abbiamo l'estremo bisogno"
"Abbiamo bisogno di cosa esattamente? Non riesco a capirlo" mi chiede lui, con gli occhi lucidi
"Abbiamo bisogno di stare lontani l'uno dall'altra. Abbiamo bisogno di capire se l'assecondare questo sentimento abbia fatto male alla nostra amicizia. Abbiamo bisogno di fare chiarezza su ciò che riteniamo prioritario. Abbiamo bisogno di capire che abbiamo passato troppo poco tempo l'uno vicino all'altro. Abbiamo bisogno di tante cose" dico io, tutto d'un fiato e con un coraggio che non pensavo di avere, soprattutto mentre mi guarda con quegli occhi li
"Io ho bisogno di te"
"No. Tu non puoi dire di aver bisogno di me, forse hai bisogno dell'idea che hai di me. Non di me. Se avessi avuto bisogno di me, non avresti pensato neanche lontanamente e minimamente le cose che hai detto e fatto"
"Io ho fatto tutto proprio perché ti voglio sempre accanto"
"No, non è così. Tu pensi di possedermi. Tu pensi che la mia vita inizi e finisca con te".
"Perché non è così?"
"No. Non lo è. Tu ami il tuo lavoro?"
"Si ma non capisco dove vuoi arrivare"
"Rispondi, ami il tuo lavoro?"
"Si ma cosa c'entra con noi?"
"Se ti dicessi che per stare con me devi rinunciare al tuo lavoro?"
"È il mio lavoro non è mica un ragazzo che è sempre gironzolato nella mia mentre e ora sta rovinando il nostro rapporto"
"Un attimo" dico, interrompendolo, quando so che avrebbe continuato a dire cose senza senso "Ho due obiezioni da fare: 1 il nostro rapporto non lo sta rovinando Diego ma tu con i tuoi atteggiamenti e 2 stai ricominciando con la solita storia"
"Ok ma spiegami dove vuoi arrivare, perché giuro che non ce la faccio più" dice mentre si porta la mano alle tempie e comincia a massaggiarle, fino a poi portare la mano destra in basso per apparire poco coinvolto

 Tu ami il tuo lavoro?" "Si ma non capisco dove vuoi arrivare""Rispondi, ami il tuo lavoro?" "Si ma cosa c'entra con noi?""Se ti dicessi che per stare con me devi rinunciare al tuo lavoro?" "È il mio lavoro non è mica un ragazzo che è sempre giron...

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"Voglio arrivare a dire che non è così che me l'aspettavo e, perché no, non era così che la volevo. Io volevo essere serena con te, felice, spensierata. Io credevo di aver trovato l'amore dei film e invece ti sentivo più vicino quando eravamo amici"
"Sono solo io quello sbagliato quindi?" Mi chiede
"No! Si! Non lo so. So solo che adesso ho bisogno di restare sola. Sola con me stessa."
"Mi stai lasciando.."
Lo guardo.
Mi guarda.
Il suo viso comincia ad essere rigato dalle lacrime.
Non riesco a vederlo così.
"Scusa, ho bisogno di allontanarmi" dico voltandomi e dirigendomi verso la porta.
Non so se ho fatto la cosa giusta, forse no, ma era quello che avevo bisogno di fare. Ho bisogno di allontanarmi, è la verità
Ancora titubante, afferro la maniglia della porta d'ingresso e la tiro giù in modo da spalancare davanti a me le scale che portano via da questo appartamento, lontano dal mio migliore amico, lontano dal mio compagno.
Istintivamente, una volta scesa in strada, afferro il telefono e compongo l'unico numero che dovrei comporre in questo momento.

"Anna? Cosa c'è? Sono le 8 di mattina, stavo dormendo" sento dopo il sesto squillo
"Diego, ciao, scusami! Non volevo disturbarti" dico pentendomi già della scelta fatta "ho bisogno di qualcuno e mi sei venuto in mente tu"
"Non preoccuparti! Cosa c'è? Dove sei? Sei in strada"
"Si, ti racconto più tardi. Ti va un caffè? Ti raggiungo sotto casa"
"Dammi una ventina di minuti e scendo"
"Ok, tanto sono in centro e a piedi, quindi probabilmente farai prima tu" dico mentre già mi sono incamminata verso casa sua
"Perfetto! A dopo" dice prima di riattaccare

Ecco che mi assalgono tutti i pensieri negativi.
Ha ragione Lino, Diego è un mio punto debole, lo è sempre stato.
Diego è sempre stato il mio oggetto del desiderio.
Solo che evidentemente la vita è arrabbiata con me o si prende gioco di me.
Non mi spiego come, appena c'era uno spiraglio di felicità, regalatomi da Lino, nella mia monotona vita, ecco che arriva uno scherzo del destino. Uno scherzo che rischia di farmi più male di una amara verità.
Io amo Lino. Amo tutto di lui. Amo il suo essere rimasto il solito amico nonostante condividevamo ormai il letto. Amo il suo corteggiarmi costantemente. Amo i suoi modi di fare di altri tempi. Amo tutto.
Il mio amore viene però annullato da tutta questa sua gelosia, da tutto questo accanimento nei miei confronti. Nonostante io lo abbia costantemente rassicurato teme inesorabilmente Diego. Lo teme come il suo peggior nemico. E questa sua ossessione ci ha portato a quella che è successo oggi.
Dal mio punto di vista sarebbe servita solo un pizzico di fiducia in più, quella stessa fiducia che ci avrebbe permesso di vivere sereni e privi di inutili discussioni che abbiamo portato avanti per un po'.

"Eccomi, scusa ma ci ho messo più tempo del previsto" dico a Diego appena lo vedo sotto il portone di casa sua ad aspettarmi
"Tranquilla. Andiamo?"

"Allora? Cosa ti ha tenuta sveglia a quest'ora? A te che ami il letto?" Chiede, una volta seduti al bar all'angolo di casa sua
"Lino è a Barletta"
"Si, l'ho visto ieri"
"È a Barletta perché dovevamo risolvere delle cose che, a quanto pare, non si sono per nulla risolte" dico, restando sul vago
"Che cosa dovevate risolvere?"
"Preferisco non farmi vedere mentre piango da te. Ti ho chiamato per distrarmi"
"Io non voglio che soffri"
"E io non voglio soffrire" dico io, per tutta risposta
"Sta tranquilla, tutto andrà per il meglio" dice accarezzandomi un braccio
"Spero sia come dici tu. Beh! Beviamo questo caffè e cerchiamo di organizzare al meglio questa giornata, evitiamo che diventi completamente da buttare"
"Ben detto amica. Cosa vuoi fare? Andiamo al mare?" Mi propone il mio amico speciale
"No! Avevo voglia di fare qualcosa di diverso con gli altri"
"Gli altri" dice deluso e perplesso Diego "ok! Che ne pensi di Miragica?"
"Meraviglioso! Scrivi tu o scrivo io sul gruppo?"
"Scrivo io!"

È stata una giornata fantastica! Fortemente spensierata. Per un po' di ore non ho pensato a nulla e sono stata davvero tranquilla e rilassata.
Alle 18 ho pubblicato anche una storia su Instagram. Lino ha visualizzato ma non vi è traccia di un suo messaggio sul mio telefono.
Tornata a casa, i pensieri tornano a farsi pesanti e sconfinata ancora una volta nella tristezza, vado a letto.
Prima di addormentarmi però ricevo un messaggio

 Prima di addormentarmi però ricevo un messaggio

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E ripiombo nello sconforto.

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