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21 maggio 2020

Oggi è il compleanno di Lino.
Il suo primo compleanno che trascorriamo insieme dopo anni.
Per un paio di anni mi assentavo da scuola nei giorni vicini a questa data per raggiungerlo in Abruzzo. Poi le cose sono cambiate. Lino si è iscritto a lettere e traferito a Roma, poi sono arrivate le prime tournée e per me con l'università diventava sempre più difficile.
L'idea di festeggiare il suo compleanno insieme, dopo anni, mi sta facendo andare in pappa il cervello. Avrà aspettative alte? Resterà deluso. Non si aspetta nulla? Lo stupirò. Qualsiasi sia la sua reazione io voglio rendermi soddisfatta di me stessa, voglio impegnarmi per rendere questa giornata indimenticabile ad entrambi. Ed è per questo che alle 7:30 del mattino sono qui, vestita e ben coperta, per andare al supermercato qui all'angolo che è aperto 24 ore su 24.
Lino ama il gelato. Ama di più i dolci, come le torte, ma il lockdown mi ha costretto a restare a Roma, una città in cui non conosco neanche un pasticciere. Ed è per questo che ho optato per una bella torta gelato, rigorosamente al cioccolato.
Rientro in casa nel silenzio più assoluto, sperando non si accorga del rumore della porta.
Una volta messo il gelato e la bottiglia di prosecco in frigo, torno nella mia camera. Non mi sembra il caso di svegliare Lino alle 8 del mattino, non il giorno del suo compleanno. E poi,diciamocelo chiaramente, io ho sonno e me ne torno a dormire. Imposto la sveglia per le 9:30 e mi rannicchio nel mio amato letto.

Suona la sveglia e allungo il braccio per cercare di spegnerla. Ma le mie mani toccano altro. Toccano un'altra testa.
"Ehi ehi ehi! Non sono io che suono" sento la sua voce, impastata dal sonno, accanto a me
"E perché non la spegni? Spegnilaaaa!"
"Ok, un secondo" lo sento dire mentre si gira, dalla sua posizione pancia sotto, verso il comodino.
"Un attimo: ma tu che ci fai qui?" Chiedo perplessa io
"Mi son svegliato e sono venuto a cercarti, sperando fossi sveglia. Speranze vane. E così mentre aspettavo il momento migliore per svegliarti, mi sono addormentato anche io"
"Beh meglio, vorrà dire che ti sveglierai con un po' di coccole di buon compleanno della tua migliore amica" e allargo le braccia per farlo poggiare su di me. Lo abbraccio.
Sono questi i momenti per cui pagherei oro e sono questi i momenti in cui apprezzo il mondo per avermi dato un amico che è come un fratello.
"Era proprio ciò a cui miravo"
"Buon compleanno, amichetto del mio cuore"
"Grazie amica del cuore"
"Quanti sono?" Chiedo, sapendo benissimo di innervosirlo
"Vado a fare colazione, ciao" eccolo il solito evasivo.
Lo raggiungo in cucina e ci ritroviamo, alle 10 a fare colazione intorno al tavolo della casa che mi accoglie da ormai due mesi.

È una mattina di videochiamate e saluti da Abruzzo, Puglia e altre parti di Italia. Sono tutti gli auguri per Lino e per aiutarlo a passare un compleanno meraviglioso, nonostante tutto. I primi sono stati rigorosamente Maria Pia e Clelio, seguiti a ruota da mia madre , mia sorella e mia nonna che quando ci hanno chiamato erano tutte insieme. Poi è stata la volta di Giorgio e Francesca e del "acuri Tio Ino" del piccolo Paolo Clelio.
Vedere tutti loro fa sempre uno strano effetto. Ti chiedi se queste videochiamate possano finire in fretta. Ma ti accontenti perché dici che se non ci fossero state sarebbe stato ancora più atroce. Sono arrivati anche un mare di messaggi, i miei cugini, alcuni dei nostri amici "della staradina" con cui siamo rimasti in contatto, i suoi colleghi e persino Antonietta e Antonella gli hanno mandato un messaggio. Antonietta, con la semplicità e la bellezza d'animo che la distingue, capendo che eravamo insieme in quarantena, ci ha anche videochiamati solo che ad un certo punto gli ho lasciati soli perché hanno cominciato a parlare di lavoro. Loro sono rimasti in buoni rapporti, Lino è rimasto comunque il suo confidente in ambito lavorativo. È qui che sta la maturità che tanto amo di quella donna: capire che non per forza l'amore debba durare in eterno ma subentrano numerose altre cose che sono belle così come sono, senza modificarle in altro o costringersi ad amarsi. Antonella invece è stata più evasiva, come era giusto che fosse. Ha inviato un solo messaggio con scritto "buon compleanno, spero che vada tutto bene" e Lino ha risposto, dietro mio consiglio, "grazie mille! Si, tutto bene, spero anche per te". Ne più ne meno.

A pranzo abbiamo preparato,insieme, la nostra amata carbonara. Quando cuciniamo insieme è sempre una festa. Ne approfittiamo per combinare qualcosa di disastroso e per punzecchiarci in continuazione.
Adesso che stiamo sparecchiando, una volta liberata la tavola, approfitto della distrazione di Lino per tirare fuori dal frigo la mia torta comprata stamattina. La sistemo sul tavolo in sala da pranzo con la bottiglia di prosecco e due calici che ho "rubato" dalla cristalliera.
Quando Lino arriva in sala da pranzo, la sua faccia è stupita
"E questa?"
"È un mini festa per te, da parte mia"
"Adoro! Torta gelato al cioccolato!" Batte le mani in continuazione, come un bambino di 5 anni.
"Prima di accendere e poi spegnere le candeline, devo informarti che questo è il mio regalo. Non ho comprato nulla perché la situazione non me lo permetteva, avevo in mente mille idee ma se ordinavo su internet correvo il rischio che non arrivasse per tempo" ed è mentre, come al mio solito, mi perdo in un mare di cricchiare che Lino fa il giro del tavolo e mi posa un dito sulle labbra
"Noi due, qui, insieme è il regalo più bello. Non succedeva da secoli e lo speravo da secoli"
"Ok questo è un colpo basso" e scoppiamo entrambi a ridere.
"Aspetta a soffiare, prendo la polaroid"
2 minuti dopo sono ancora in salotto e sto cantando la canzoncina di tanti auguri a Lino che, mentre soffia sulle candeline, viene accecato dal flesh della mia polaroid.
"Speriamo sia venuta bene" dice lui, raggiungendomi
"Spero, altrimenti mi devi una cartuccia"
"Ok allora prego, nel frattempo accedo un po' di musica in tv"

"Guarda! È stupenda!" Grido raggiungendolo verso la tv e saltandogli sulle spalle
"Vero! È bellissima! Ora la pubblichiamo su Instagram e ci scrivo un bel ringraziamento a tutti quelli che mi hanno scritto sui social"
"E io scrivo a tutti quelli che non mi hanno scritto perché tanto non mi caca nessuno ma la pubblico perché è un giorno speciale"
E scoppiamo entrambi a ridere.

"Se mi avessero detto che la quarantena mi avrebbe regalato un compleanno con te, non ci avrei creduto

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"Se mi avessero detto che la quarantena mi avrebbe regalato un compleanno con te, non ci avrei creduto.
Se mi avessero detto, anni e anni fa, che saresti stato la presenza costante nella mia vita, non ci avrei creduto.
Se mi avessero detto che quella palla che finiva puntualmente davanti ai miei piedi in una strada d'Abruzzo portava dietro di se un pezzo importante della mia esistenza, non ci avrei creduto.
Eppure eccomi qui, a festeggiare il tuo quarantunesimo compleanno in un clima surreale, ma non per questo meno amorevole.
Auguri Lino mio, che la vita ti sorrida sempre perché se la vita lo fa, un po lo faccio anche io. Un po' tanto.
Ti voglio bene, la tua Nina"
Pubblicato.
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Mi prendo questo spazio Solo per darvi una notizia. Il compleanno di Lino non finisce qui.

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