Per Bokuto era arrivata l'ora di andarsene e [nome] decise di accompagnarlo fino alla fermata del pullman.
<<Emm Bokuto...>> mormorò lei fermandolo in mezzo al marciapiede e tirandolo per la giacca.
Il ragazzo girò la testa all'indietro e la vide col volto abbassato.
<<Che c'è?>> domandò lui.
<<Ecco... N-Non vorrei essere troppo presuntuosa o invadente...>> iniziò lei a spiegare. A quell'ora c'erano soltanto loro due per strada, nessun'altro. Faceva alquanto freddo e le luci dei lampioni, a causa della scarsa manutenzione di quella zona periferica, ogni tanto si spegnevano e si riaccendevano subito dopo.
<<Quella ragazza... Dai capelli rossi... Chi è?>>
<<AH! Reina dici?!>>
[nome] fece spallucce ma non osò guardarlo negli occhi, era troppo imbarazzata anche solo a parlargli.
<<Quella vecchiaccia tsunderina è una mia cara amica, vive accanto al mio appartamento ed è la manager della squadra!>> spiegò Bokuto immaginandosi la giovane con le corna da diavolo ed i denti aguzzi mentre si arrabbiava per averla chiamata in quel modo.
<<Se li porta bene ma->> disse avvicinandosi all'orecchio di [nome] <<-non dirlo a nessuno, va quasi per i trent'anni>>
Bokuto scoppiò a ridere mentre [nome] tirò un sospiro di sollievo.
<<Ma come mai questa domanda?>> chiese lui curioso.
<<AH! ECCO! NULLA, NULLA!>> esclamò lei nervosamente.
Il grigio la afferrò per i fianchi avvicinandola al suo corpo statuario, la guardò dall'alto al basso e le sorrise.
<<Sei così carina quando hai le guance ed il nasino arrossati!>>
[nome] avvampò e nascose il volto contro il petto caldo del ragazzo inebriandosi ancora una volta del suo profumo.
<<Ho avuto paura>> borbottò lei stringendosi a Bokuto che l'ascoltava attentamente <<Pensavo fosse la tua fidanzata o altro, ma se mi dici che è solo una tua cara amica mi fido>>
Il grigio continuò a ridere divertito.
<<Fidati di me>>
[nome] alzò la testa ed incrociò gli occhioni di Bokuto ma, prima che potessero avvicinarsi, vennero interrotti dall'arrivo del pullman.
<<Devo andare purtroppo...>>
Per quanto nessuno di loro due volesse lasciare l'altro, l'autista non avrebbe aspettato oltre così Bokuto salì sul mezzo dopo aver dato un veloce bacio sulla guancia dell'amata.
[nome] lo salutò a malincuore e se ne tornò da Akaashi.
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[La mattina dopo]
<<BOKUTO SVEGLIAAA!!!>>
Il grigio venne trascinato sul pavimento della sua camera da letto con tutte le coperte in cui si era attorcigliato durante la notte.
<<A-AHI!!!>> strillò svegliandosi di colpo dopo aver battuto la testa.
<<Dannazione! Ti avevo raccomandato di farti trovare pronto per le sei e, come al solito, sei in ritardo!>> lo rimproverò aspramente Reina.
Bokuto scattò in piedi e, dopo essersi cambiato velocemente ed aver preso la sua borsa, uscì in fretta e furia dal suo appartamento con l'amica.
I due corsero a più non posso per arrivare in tempo alla palestra dove li aspettavano tutta la squadra e l'allenatore alquanto adirato.
<<Sempre in ritardo eh?>> tuonò il signor Fumio.
<<M-Mi scusi tantissimo!>> esclamò Bokuto piegandosi in avanti col busto.
<<Sono stanco delle tue scuse! Muoviti e unisciti ai tuoi compagni!>>
Il ragazzo corse a cambiarsi e, in men che non si dica, iniziò l'allenamento con la squadra.
<<Cosa sei? La sua balia per caso?>> domandò l'uomo a Reina prima che potesse entrare anche lei in palestra.
Non rispose e gli passò di fianco fingendo di non aver sentito.
<<Seguendo il tuo esempio, come pensi che finirà quel ragazzo? Si vede che ama la pallavolo ma non farà la tua stessa fine Rein->> ma prima che potesse finire di parlare la rossa fece per tirargli uno schiaffo che lui fermò magistralmente.
<<Non osare mai più pronunciare il mio nome>> disse lei a denti stretti liberandosi dalla presa dell'uomo.
<<Io lo dico soltanto per il loro bene. Non andranno da nessuna parte seguendo le idee tue e di Foster, il buonismo non li porterà alla vittoria!>>
Reina lo ignorò ed andò ad aiutare alcuni ragazzi ad allenarsi nelle schiacciate.
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Si fece sera e, dopo un'altra eterna ed intensa giornata, i MSBY Black Jackal finirono il loro allenamento.
Reina era intenta a sistemare i palloni nel ripostiglio quando arrivò qualcuno alle sue spalle.
<<Hai finito di cambiarti?>> borbottò lei.
Il ragazzo sorrise: <<Hai un udito incredibile, non pensavo ti fossi accorta di me>>
Reina si girò e guardò con astio il gemello Miya.
<<Non vai d'accordo col paparino a quanto vedo?>> chiese lui alzando un sopracciglio.
<<Come scusa?>> domandò lei sperando di aver sentito male.
Atsumu, col suo solito sorriso beffardo, si avvicinò alla ragazza imprigionandola fra sé ed il cestello dove venivano tenuti i palloni.
<<Abbiamo assistito tutti al tuo litigio, Reina Blaze, o dovrei dire, Reina Fumio>>
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[ Bokuto Kōtarō x Female Reader ] ITA
Fanfiction[nome] è una giovane ragazza italiana che si è trasferita dal cugino Keiji Akaashi in Giappone dopo aver vinto una borsa di studio per l'università. Per lei sarà tutto nuovo! Col cugino si sono visti pochissime volte da piccoli e dovranno imparare a...