[ Bokuto Kōtarō x Female Reader ] ITA

Cap. 24 - "Troppo ingenuo per questo mondo"

<<Che cosa significa questo messaggio?>> chiese Akaashi scioccato.

<<Che cazzo ne so io!? Non ci posso credere... Non so cosa pensare...>> rispose lei a fatica.

Il cugino si sedette di fianco a lei e provò a capire il motivo di quelle parole.

"Che si sia spaventato? Che sia troppo per un sempliciotto come lui?"

<<[nome]... Stanotte non sei tornata a casa quindi sei stata da lui immagino...>> disse cercando di essere il più delicato possibile.

Lei annuì solamente e nascose il volto fra le ginocchia.

<<E immagino anche che voi lo abbiate fatto... O sbaglio?>>

Non avrebbe mai voluto immischiarsi in quei discorsi con la cugina ma la situazione lo richiedeva, necessitava sapere quale potesse essere stata la causa scatenante ad aver fatto indietreggiare Bokuto così all'improvviso.

<<Si...>> sibilò lei imbarazzata <<Ma non capisco cosa abbia sbagliato, era tutto così perfetto...>>

Akaashi decise di avvicinarsi ed abbracciarla anche se non era un comportamento molto da lui.

<<A-Akaashi>> balbettò lei sorpresa.

<<Sfogati e butta tutto fuori>> ordinò lui <<Più tardi vedremo cosa fare>>

[nome] si lasciò andare completamente fra le sue braccia. Si sentiva usata, sporca e inutile, non era sicuramente una bella sensazione essere lasciati dopo la prima notte insieme.

Sapevano entrambi che c'era qualcosa che non andava ma era troppo doloroso per affrontarlo così presto.

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[ Nel frattempo ]

Bokuto rimase a bocca aperta non appena aveva preso il suo cellulare.

<<Ehi, tutto bene?>> domandò Hinata avvicinandosi al compagno durante la pausa pranzo.

<<N-No>> sospirò lui strofinandosi gli occhi e rileggendo più e più volte il messaggio.

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[nome] [cognome]

"Bokuto scusami davvero... Sono mortificata ma non possiamo più vederci... Non mi sento più in grado di stare con un ragazzo come te. Non mi riconosco nemmeno più allo specchio. L'ho capito solo stanotte. Non voglio che tu pensa che io ti abbia usato o altro, non è affatto così, ma non me la sento più di continuare... Scusami, ma è meglio così per entrambi... Sei un ragazzo speciale e meriti sicuramente di meglio..."

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Hinata, che aveva letto anche lui il messaggio, guardò l'amico completamente mortificato.

<<B-Bokuto!>> lo chiamò ma lui non rispose.

Il grigio strinse il telefono in mano: era arrabbiato, furioso, non capiva cosa avesse fatto o detto di sbagliato.

"L'ho persa" pensava continuamente "L'ho persa"

Abbandonò il cellulare e se ne andò via dalla palestra.

Reina, che aveva visto da lontano la scena, si avvicinò ad Hinata per chiedergli spiegazioni.

<<COSA!? MA STAI SCHERZANDO!?>> 

L'arancione le porse il telefono del ragazzo come prova.

<<No... È tutto vero purtroppo... Potresti seguirlo tu che puoi? Penso abbia proprio bisogno di un appoggio ma se metto anche solo un piede fuori dalla palestra il coach Fumio mi uccide>>

Reina annuì e, dopo aver preso le sue cose, corse fuori dall'edificio dirigendosi verso il condominio in cui abitava.

"Che abbiano esagerato troppo stanotte? Cosa diamine è successo per farle scrivere un messaggio del genere?" pensò correndo all'impazzata.

Una volta arrivata iniziò a bussare all'appartamento di Bokuto.

<<APRI, SONO IO!>> urlò lei continuando a dare pugni alla porta.

Ma niente, l'unica cosa che sentiva erano dei rumori provenire dall'interno: stava rompendo dei piatti, strappando delle lenzuola e piangendo.

"Temevo sarebbe potuto succedere, Bokuto è troppo ingenuo per questo mondo" 

Reina aspettò quasi un'ora dietro la porta ma il giovane non aveva intenzione di vedere nessuno.

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[ Qualche giorno dopo ]

Bokuto stava schiacciando con una forza inaudita i palloni che gli venivano passati.

<<Ottimo!>> esclamò Fumio guardando il ragazzo migliorare esponenzialmente.

Non era più quello di prima, era diventato schivo, non sorrideva più ed era alquanto aggressivo.

Sia Bokuto che [nome] cercarono di contattare, telefonare, messaggiare in qualche modo l'altro, ma era come se fosse stato tutto bloccato.

Reina cercò di proporre al ragazzo di andare da [nome] di persona ma non ci fu niente da fare, ormai si era convinto di averla persa.

D'altra parte [nome] invece voleva vederlo ma, a causa degli allenamenti continui, non sapeva bene come comportarsi.

I giorni passavano e la loro storia si stava inasprendo sempre di più.

<<È davvero un peccato vederlo così, non sembra nemmeno più lui!>> commentò Hinata.

Reina condivise il suo pensiero e cercò di capire come potesse aiutarli in qualche modo.

Un lampo di genio le attraversò la mente.

<<Che c'è?>> chiese il ragazzo vedendola bloccarsi improvvisamente.

<<Devo provarci... Scusami ma chiedi a qualcun altro di aiutarti, io vado>> rispose lei lanciandogli il pallone addosso.

<<A-ASPE->> ma Hinata non finì di parlare che Reina era già uscita dalla palestra.

Era convinta fosse stata tutta una grande incomprensione.