Cap. 23 - Felicità effimera

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[La mattina dopo]

Bokuto si svegliò di soprassalto.

Si girò e sorrise: lei era lì, la ragazza che amava era lì con lui, al suo fianco. Era così bella, così rilassata che non avrebbe voluto svegliarla per nessun motivo.

Facendo più piano possibile, si alzò e, vedendo l'ora, si diede una mossa a prepararsi: il coach Fumio non avrebbe tollerato un altro ritardo!

<<Ti amo>> mormorò Bokuto lasciandole un veloce bacio sulle sue labbra socchiuse per poi uscire dal suo appartamento.

Ancora non poteva credere di ciò che aveva fatto, era al settimo cielo, non avrebbe mai pensato di farlo in vita sua, e invece si era sbagliato perché la persona giusta era arrivata quando meno se lo poteva aspettare.

<<Sempre di corsa eh>> commentò Reina affiancando Bokuto che stava correndo verso la palestra.

Lui non rispose e fece un'espressione totalmente enigmatica: era imbarazzato?

<<Per quanto farai quella faccia? È stato davvero così bello?>>

Bokuto la guardò scioccato.

<<A-A-A-A-A-A-A-AHHHHH!!!>> urlò lui.

<<Shh! O sveglierai tutto il vicinato!>> lo riprese lei.

Il grigio le fece degli occhioni da cucciolo bastonato.

<<Tranquillo, non lo saprà nessuno>>

Reina però aveva mentito perché qualcuno oltre a lei lo sapeva: Akaashi, ma Bokuto sarebbe morto di crepacuore se l'avesse saputo; era una bugia a fin di bene.

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[Molto più tardi]

[nome] aprì gli occhi e si stiracchiò. Quel letto era comodissimo, troppo comodo, non le sembrava nemmeno il suo.

"A-A-Aspetta!"

Realizzò in quel momento di non essere affatto in camera sua e ricordò tutto ciò che era successo.

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[La sera prima]

Bokuto si accasciò di fianco a [nome] che si poggiò sul suo petto.

Era caldo ed il suo respiro si stava regolarizzando.

<<Ti amo...>> 

[nome] sorrise e si abbandonò fra le sue forti braccia rassicuranti

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[nome] sorrise e si abbandonò fra le sue forti braccia rassicuranti.

<<Ti amo anche io...>>

Erano esausti e non passò molto tempo che si addormentarono profondamente.

Avrebbero voluto che quel momento non finisse mai.

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[nome] si alzò piano dal letto, le gambe le sembravano gelatina ed aveva dolori ovunque. Sapeva che Bokuto quella mattina sarebbe dovuto uscire presto per andare in palestra così, con calma, andò in bagno a sistemarsi ed a rivestirsi.

Rifece il letto e pulì un minimo per lasciargli un appartamento perlomeno decente.

Uscì e, sempre molto lentamente, si avviò verso casa.

Tutto intorno a lei era diverso, si sentiva in un mondo completamente differente, come se fosse più colorato e raggiante: quello era l'effetto che Bokuto stava avendo su di lei.

Ma, a volte, la felicità dura giusto il tempo che ce ne accorgiamo.

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[nome] era appena arrivata a casa, Akaashi era fuori per lavoro, e vide un messaggio da parte di Bokuto.

"Cos'è? Uno scherzo?" sorrise lei amaramente. Indietreggiò e si scontrò con la parete del soggiorno.

"Non è vero... Non può essere vero..." il sorriso scomparve dalle sue labbra.

Cercò di inviare anche lei un messaggio ma capì di essere stata bloccata.

<<No... Non lo farebbe mai... Lui non è così...>> mormorò con gli occhi colmi di lacrime e la voce strozzata.

Il telefono le cadde dalle mani e finì sul pavimento, fortunatamente, non rompendosi.

Il mondo attorno a lei tornò ad essere grigio e freddo.

Si chinò a terra e poggiò la testa sulle ginocchia, non sarebbe riuscita a reggere in piedi un minuto di più.

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[Qualche ora dopo]

Akaashi stava tornando a casa per pranzare visto che il pomeriggio avrebbe lavorato da remoto.

Fece per aprire la porta ma vide che era socchiusa.

"Non aveva lezione oggi?" pensò subito alla cugina.

Posò la giacca e la borsa all'entrata e si avviò verso il soggiorno

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Posò la giacca e la borsa all'entrata e si avviò verso il soggiorno.

<<[NOME]!>> esclamò vedendola accasciata a terra. Le afferrò il volto con le mani sollevandoglielo leggermente e capì che aveva pianto ininterrottamente per chissà quanto tempo.

<<Stai male? Vuoi che chiamo un medico?>> domandò lui preoccupatissimo.

Lei non rispose e continuò a guardare un punto fisso nel vuoto.

Akaashi vide che il suo telefono era a terra e lo raccolse. Prendendolo in mano si accese e notò la chat con Bokuto.

"Cosa cazzo significa tutto questo!?"

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Bokuto Kōtarō 🦉

"[nome] scusami davvero... Sono mortificato ma non possiamo più vederci... Non mi sento più in grado di stare con una ragazza come te. Non mi riconosco nemmeno più allo specchio. L'ho capito solo stanotte. Non voglio che tu pensa che io ti abbia usata o altro, non è affatto così, ma non me la sento più di continuare... Scusami, ma è meglio così per entrambi... Sei una ragazza speciale e meriti sicuramente di meglio..."

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[ Bokuto Kōtarō x Female Reader ] ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora