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LUCIFER

Sono sveglio da dieci minuti e la sto guardando dormire mentre è abbracciata al mio petto nudo. Ieri, quando è tornata in accademia, ha passato il resto della giornata con Poli e Set, ma la sera. Quella l'ha passata solo con me, infatti Poli non è rientrata probabilmente avrà dormito da Cami.

Passo le dita su e giù lungo il braccio fino alle dita e poi risalgo su dandole un bacio sula fronte di tanto in tanto. Anche se non lo ammetto ho una paura fottuta di perderla. Non posso ora che l'ho trovata. Ne sarei completamente distrutto.

Seal si sveglia lentamente, con la sua solita serie di versi e grugniti incomprensibili al resto del mondo, stiracchiandosi e poi stringendo la presa su di me. Apre prima un occhio, poi l'altro, poi entrambi. Non ha neanche bisogno di muoversi troppo per darmi un bacio impastato dal sonno, data la nostra vicinanza.

-Buongiorno fiorellino- continuo ad accarezzarle il braccio fino ad arrivare alle dita che intreccio senza esitazione alle mie.

-Non voglio che sia giorno- sbuffa affranta affondando la testa nel mio collo dove mi lascia una serie di baci umidi.

-Allora non è giorno. Sono solo i lampioni che illuminano i distorni. Torna a dormire- la assecondo mentre con la mano libera la avvicino ancora di più. Ora la mia gamba è tra le sue, con una piccola mossa potrei portarla sopra o sotto di me senza sforzo.

-Ugh. Sì è giorno ed è il mio compleanno- con la mano che ha libera prende a disegnarmi dei piccoli cerchi immaginari sul dorso.

-Buon compleanno allora- alza il viso per guardarmi e io ne approfitto per darle un bacio più intenso.

-Ti amo-

-Ti amo Seal. non immagini quanto-

-Passiamo la giornata a letto o fuori, ma solo io e te. Domani io potrei essere morta oppure tu sarai tornato all'inferno. In ogni caso questa potrebbe essere la nostra ultima giornata insieme- anche se so che vuole solo scappare dalla realtà, non posso non accontentarla. Dovreste vedere il modo in cui mi guarda.

-Tutto quello che vuoi fiorellino. Ma prima devo dirti una cosa- si allontana dalle mie braccia per mettersi sul fianco e guardarmi meglio, io la imito.

-Volevo aspettare a domani dato che non è ancora niente di sicuro, ma tu hai bisogno di una speranza. Parlerò con mio Padre e gli chiederò di poter restare sulla terra, con te- mi aspetto una qualche reazione. Qualsiasi, davvero. Può anche prendermi a schiaffi. Invece non fa niente. Resta ferma a guardarmi, a scrutarmi l'anima. Dopo quella che mi sembra un'eternità il sorriso si fa strada sul suo volto e in un attimo è a cavalcioni sopra di me, i capelli su un lato, la testa inclinata e continua a sorridermi. Si avventa sulle mie labbra e le divora famelica muovendo il bacino su di me.

-Deduco che tu ne sia contenta- mi sfugge una risatina. Una risatina isterica. Come se fossi una ragazzina alla sua prima cotta e non un uomo di più di mille anni estremamente eccitato perché la sua donna sopra di lui a stuzzicarlo.

-Ora ti mostrerò quanto. La mia offerta di restare a letto è ancora valida-

Ribalto la situazione portando lei sotto e io sopra. Appoggio gli avambracci agli angoli della sua testa per non schiacciarla col mio peso. Le nostre labbra si sfiorano.

-Non sprechiamola allora- il desiderio è palpabile nella mia voce, ma anche nel suo sguardo dove vedo una scintilla di malizia. Mi avvento su di lei ed esploro ogni centimetro del suo corpo, come se non lo avessi fatto anche stanotte, come se fosse tutto nuovo. È una continua battaglia per il predominio con lei. Quando credi di avere il controllo, ribalta la situazione e viceversa. Ne ho bisogno come l'aria che respiro e so che per lei è lo stesso. Lo avverto da come vibra al mio tocco, ai miei baci. Le nostre anime sono unite indissolubilmente, qualsiasi cosa accada, comunque vada. Io sarò per sempre suo e lei sarà per sempre mia.

Mantengo la promessa fatta a Seal e restiamo tutto il giorno a letto a coccolarci. Non ci vestiamo neanche per mangiare perché Seal fa comparire il pranzo che divoriamo mentre ci divoriamo tra noi. È così bello stare con lei che mi spaventa. Dopo un altro round per il predominio, che finisce in parità come tutti gli altri, è ora di prepararci per la sua festa. Cazzo. La festa. Tabitha. La battaglia. L'avevo completamente rimosso. Quanto vorrei fermare il tempo a quest'attimo...

-Vada a farmi una doccia- annuncia Seal scendendo dal letto e trascinando con sé una parte delle sue lenzuola per coprirsi. Raccoglie il necessario e poi, ferma vicina la porta si volta a guardarmi con quella scintilla di desiderio negli occhi.

-Tu non vieni?-

Basta quella frase. Quelle tre parole a farmi alzare portando con me il resto delle lenzuola e raggiungendola schiacciandola contro la porta e baciandola con la mia lingua che va sempre più affondo. Credo che non ne avrò mai abbastanza di tutto questo. Di lei. Se fossi umano o quantomeno potessi restare le chiederei di sposarmi. Non credo nel matrimonio visto che è un rito per lo più religioso e che comunque le nostre anime sono già legate, ma lo farei per lei. Solo per vederla felice e poterla chiamare mia moglie.

-Mi stupisci ogni giorno di più fiorellino-

-Ti aspettavi una santarellina novellino?- dopo un ultimo bacio fugace andiamo in bagno ove facciamo cadere le lenzuola a terra e andiamo in doccia. Col getto dell'acqua addosso. Mentre continuiamo a baciarci e ad insaponarci a vicenda. 





So che sono di parte... Ma quanto posso amarli? Sono dolcissimiii

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora