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SEAL

Questa mattina, appena sveglia tra le braccia di Lucifer ancora, dopo dieci minuti che lo osservo dormire appoggiato al capezzale del letto penso a Set. Insomma fino a poche settimane fa eravamo pazzi l'uno per l'altra e non ci separavamo mai e il Natale scorso lo abbiamo passato qui come una coppia. Ora invece ci parliamo poco più di niente e non usciamo più da soli come prima e mi manca. È il mio migliore amico nonostante tutto e spero non sia troppo strano per lui vedermi con un altro.

Dopo colazione continuo a pensare a Set. È di sopra con Lucifer. Credo di dovergli parlare. Sì, so che ne abbiamo parlato anche altre volte, ma ne sento il bisogno. Le altre volte abbiamo chiarito mentre io voglio tornare a come eravamo prima per quanto possibile.

Salgo i gradini pensando e ripensando sulle parole da usare, ma probabilmente improvviserò come ho sempre fatto. Li trovo a confabulare nello studio immenso di mio padre. Mi fa un certo effetto vederli davanti a sua scrivania, consultando i suoi libri. Mi viene quasi da piangere. Apro del tutto la porta socchiusa ed entro attirando l'attenzione dei due ragazzi, ma non prima che senta Lucifer nominare Tabitha.

-Stai bene?- Set si avvicina notando subito i miei occhi lucidi. Come si fa a rinunciare ad una persona che ti conosce meglio di te stessa? Non si può. Per questo sono qui per parlargli. Annuisco mentre Lucifer mi raggiunge, posando una mano sulla mia schiena per avvicinarmi a lui e guardarmi meglio negli occhi.

-Sicura?- chiede scurando la mia espressione

-Sì è solo che è strano vedere qualcuno qui che fa ricerche come faceva lui- mi pento subito di averlo detto vedendo l'espressione triste che si impossessa del suo volto.

-Sono venuta a cercare Set. Gli devo parlare- mi volto verso la persona in questione che è rimasta a debita distanza da me. Mi allontano leggermente dalle braccia di Lucifer perché mi sento in imbarazzo tutto d'un tratto.

-Vi lascio soli. A dopo Set- saluta Lucifer dandomi un rapido bacio prima di uscire dallo studio.

Io ho lo sguardo basso per evitare Set. era proprio quello che volevo evitare. Scambiarmi effusioni con il mio ragazzo difronte al mio ex.

-Allora stai bene?- si avvicina cercando di incrociare il mio sguardo e ci riesce. Annuisco ricacciando tutte le emozioni che provo stando in questo posto guardandomi intorno.

-Stavate parlando di Tabitha?- inizio avvicinandomi di un misero passo a lui.

-Sì, stiamo cercando una soluzione e la troveremo. Ho promesso di proteggerti e lo farò a qualunque costo, fino alla fine- risponde serio appoggiandosi al bordo della scrivania alle sue spalle.

-So che ci riuscirete- annuisco convinta

-Allora... di cosa volevi parlarmi?-

-Volevo sapere come stai. Spero non sia troppo strano per te essere qui con me anche se io sto con Lui- evito di proposito di dire il suo nome, non so bene perché.

-Lucifer è mio fratello Seal e sono contento per lui quanto per te. Sapevo che solo tu avresti potuto farlo ritornare a prima. Farlo sentire umano- sottolinea la parola "umano" con troppa enfasi e io per un attimo resto interdetta.

-Tu lo sai?- mi avvicino ancora un po', quel tanto che basta per appoggiare le braccia sulle sue spalle.

-Che è il diavolo? Sì, lo so e mi dispiace non avertelo potuto dire prima, ma spettava a lui-

-Mi manchi Set... Mi manca uscire con te anche se da soli. Stiamo diventando due sconosciuti e io non voglio... Non voglio perderti perché ci tengo a te e ci terrò sempre. Sei il mio migliore amico Set- dico una frase dopo l'altra prima che il coraggio mi abbandoni e le parole mi muoiano in bocca.

-Neanche io voglio perderti Seal. E non succederà. Saremo sempre migliori amici, qualsiasi cosa accada. Te lo prometto- dice con aria solenne e non posso trattenermi dall'abbracciarlo.

-C'è una cosa che avrei dovuto dirti dall'inizio. Appena conosciuti-

-Usciamo per fare una passeggiata e parliamo, come ai vecchi tempi- suggerisco e in men che non si dica siamo tutti imbacuccati e pronti ad uscire per andare al parlo.

Mentre camminiamo tra le persone che corrono di negozio in negozi per i regali natalizi, cosa che mi ricorda che domani dovrò andare con Poli a finire di comprarli, chiacchieriamo come se il tempo non fosse passato dall'anno scorso ad oggi. Arrivati ad una panchina libera nel parco difronte la nostra fontana, quella dove l'anno scorso ho raccontato tutta la storia della mia famiglia a Set e ci siamo confessati di amarci, ci sediamo osservandola.

-Seal- richiama la mia attenzione facendomi voltare verso di lui. È teso e ha una gamba piegata sulla panchina per voltarsi meglio nella mia direzione.

-Sono un angelo- aspetto un attimo che continui, ma non lo fa.

-Sì, lo so. Sei davvero un angelo con me- confermo poi

-No, non mi stai ascoltando. Lucifer è il diavolo... Io sono un angelo- ripete aspettando che colleghi tutto. È davvero un angelo? È questo che mi sta dicendo?

-Cosa?- è l'unica frase che riesco a dire

-Ho infranto tutte le regole dal primo attimo che ti ho vista. Dallo stare con te, ad innamorarmi di te quando il mio compito era proteggerti e aspettare che arrivasse Lucifer così che tu potessi farlo innamorare e cambiare di nuovo, a dirti che sono un angelo-

Sono troppe informazioni. Mi serve un attimo.

-Mi stai dicendo che mi stavi solo proteggendo quando stavamo insieme? Che era per renderti il compito più facile?- non ci credo

-No Seal, ascoltami. Mi sono innamorato davvero di te e ti avrei protetta comunque. E lo farò anche se dovessi odiarmi-

-Quindi... Tu e Lucifer. Siete davvero fratelli? E Poli lo sapeva vero? Sapeva tutto-

Annuisce con aria colpevole. Mi hanno contesa come se fossi un giocattolo dall'inizio, ma scoprire che era una qualche sfida tra fratelli, anche se so che non è così, mi fa male e non posso evitare di pensarlo.

-Sono un angelo Seal- ripete in attesa di una mia reazione. Solo che non so neanche io come reagire. Se essere arrabbiata perché me l'ha tenuto nascosto o contenta perché finalmente si è confidato con me.

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora