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LUCIFER

Sono confinato agli Inferi da quando mio padre mi ha cacciato dal Paradiso. Non sono mai andato sulla terra per una "vacanza" fino ad ora. E quale giorno migliore di comparire se non nel giorno di Halloween?

Ho l'aspetto di un qualsiasi ragazzo in pubertà. Ho deciso come luogo della mia permanenza un'accademia magica, la Solvé. Per niente nascosta in un bosco da un incantesimo come mi aspettavo, ma nel centro della città di Peable come una qualsiasi scuola del posto. Ed eccomi qui. Dopo millenni, davanti una scuola piena di creature magiche: licantropi, vampiri, streghe. Si pensa da sempre che le streghe siano devote a me, al signore oscuro, ma non è più così da molto. Ma questo sta per cambiare di nuovo.

Entro nell'accademia Solvé e vado verso quella che credo sia la segretaria del preside seduta ad una scrivania.

-Vorrei parlare con il preside di questa scuola- dico senza troppi giri di parole

-Ce l'hai davanti. Sally, per te preside Sally- risponde la donna. Ora anche presidi donne, non ci credo.

-Vorrei iscrivermi- dico pensando che tutto sommato sia meglio così. Sarà più facile farmi ammettere.

-Mi dispiace, ma non accettiamo studenti a metà anno- fa un sorriso di cortesia e fa per andarsene. Le metto la mano sulla spalla e la guardo intensamente negli occhi.

-Credo che farà un'eccezione per stavolta. Non è vero?- la soggiogo. Come diavolo ho vari poteri, per cui passerò come un mago tranquillamente, tra cui far fare a chiunque ciò che voglio. Con le ragazze è più facile, ma posso farlo con chiunque, e essere sempre sincero. Nel senso letterario. Io non mento mai. La preside annuisce in trance quando una ragazza con dei libri in mano mi cade praticamente addosso.

-Perché non guardi dove vai?- dice chinandosi per raccogliere i libri. Mi appoggio alla scrivania a guardarla.

-Grazie dell'aiuto- dice irritata alzando gli occhi al cielo. Mi passa accanto e la prendo per un braccio. La guardo e le ordinò di scusarsi.

-Non ci penso neanche. Sei tu quello che se ne stava immobile come una statua. È stata colpa tua- si libera dalla mia presa e continua per la sua strada. Nessuno mi aveva mai resistito.

-Voglio stare in camera con lei- dico alla preside sottovoce per non farmi sentire dalla ragazza

-Seal- la chiama la preside. Torna indietro senza prestarmi la minima attenzione.

-Non ci sono più camere disponibili quindi tu e Poli dovrete dividere la camera con...- si ferma per guardarmi. Mi volto verso la ragazza, Seal, e mi avvicino appena.

-Sono il diavolo, ma tutti mi chiamano Lucifer- le faccio l'occhiolino facendola andare su tutte le furie

-Seal è l'unico triibrido dell'intera accademia. È sia strega che vampiro, anche se non ha ancora attivato quella sua parte, e licantropo-

-Allora cercherò di non farti estinguere- la stuzzico

-Fagli vedere la vostra stanza- interviene la preside interrompendo la serie dei suoi sguardi assassini

-Seguimi- dice a denti stretti, si volta e sale le scale. Ci sono dormitori per ragazzi e ragazze da quanto ho capito. Almeno le scuole non sono cambiate molto dall'ultima volta che sono venuto qui. Ricevo una serie di occhiate increduli da parte dei ragazzi nel vedermi andare nei dormitori delle ragazze.

Seal apre la porta della prima stanza sulla destra ed entra lasciando la porta aperta. Posa i libri sulla scrivania e si siede sul letto alla mia destra ignorandomi. La camera è in pieno stile dell'accademia. Nera e oscura come ci si aspetterebbe. Faccio per sedermi sul letto di fronte al suo ma lancia un incantesimo per farmi comparire in fondo alla stanza e farmi cadere.

-Quello è il letto di Poli- risponde continuando a leggere il libro che ha preso da quando è entrata

-E io dove dormo?- chiedo alzandomi e riavvicinandomi a lei

-Non è un mio problema. Dovevo solo farti vedere la camera e l'ho fatto- continua a leggere senza guardarmi

-Le tue cose?- chiede quasi come per farmi un favore

-Viaggio leggero. Posso far comparire tutto ciò che mi serve- dico voltandomi e concentrandomi sulla stanza. La faccio diventare più grande e piazzo un letto di fianco la scrivania.

-Impressionata?- chiedo voltandomi a guardarla. Sbuffa, posando il libro sul letto e alzandosi

-Sei in una scuola piena di stregoni e altre creature magiche. Non è così facile impressionarmi- 

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora