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SEAL

Io e Poli siamo nella nostra camera da sole. Lucifer probabilmente starà con qualche ragazza occasionale, ma meglio così perché non passavamo un po' di tempo io e la mia migliore amica da sole da quando è arrivato.

-E così...- inizia Poli guardandomi di sottecchi mentre finisce di piegare il suo bucato

-Cosa c'è?- chiedo mettendo da parte i vestiti appena lavati e avvicinandomi a lei

-Adesso, tu e Lucifer, siete amici quindi- è più un'affermazione che una domanda

-Non direi proprio amici. Io aiuto lui, lui aiuta me. È questo il nostro accordo-

-Ma non puoi negare che sia carino-

-Non è il mio tipo- rispondo noncurante con una scrollata di spalle

-Oh andiamo Seal. So che ami Set e hai occhi solo per lui, ma puoi fare apprezzamenti sulle altre persone. Non è considerato tradimento, è semplicemente dire la verità-

-Lo so e sai che lo dico quando vedo qualcuno di carino e lui lo è, ma non è il mio tipo Poli. Sai che mi piace leggere le storie con il protagonista come lui. Scontroso, arrogante, tenebroso, che nasconde qualcosa, ma che alla fine cambia perché la ragazza riesce a cambiarlo. Insomma, chi è che non vorrebbe questo? Ma la ragazza nel frattempo soffre in una maniera indescrivibile e, sinceramente, non ci tengo. Sto bene con Set, lo amo, lui ama me e siamo felici. Sai che mi è stato accanto dopo quel periodo e mi ha tirata fuori dal baratro, ma non sto con lui perché mi sento in dovere. Io lo amo e fino a prima l'arrivo del tuo nuovo amico piaceva anche a te. Non facevi che ripetermi quanto fosse giusto per me e quanto fossimo carini e perfetti insieme- dico prendendo fiato solo alla fine del mio discorso

-Ehi, io adoro Set. Ti rende felice e a me questo basta. Ti sto solo dicendo di ammettere i tuoi sentimenti.so che non cambi idea facilmente, ma Lucifer sta iniziando ad essere simpatico perfino a te. Non puoi negarlo-

-Non è così, in meno di un mese non so quante ragazze si è portato a letto e quante ne ho fatte sparire per poi farle ricomparire nelle proprie camere. Ho addirittura dimenticato l'incantesimo dalle volte che l'ho pronunciato. È troppo immaturo-

All'improvviso entra Lucifer senza salutare. Va verso il suo letto, dove affianco c'è il suo comodino. Prende qualcosa e si volta, sempre in silenzio, senza rivolgere uno sguardo a nessuna delle due. È arrabbiato, lo capisco dal modo in cui tiene i pugni stretti lungo il fiano e la mascella serrata. Ho quasi paura che si possa rompere. Si ferma sulla soglia della porta. Si volta appena verso di me, gli occhi bassi, i pugni ancora più stretti.

-C'è un drago fuori la scuola. Gli altri lo stanno circondando, ma è qui per te-

-Tabitha- diciamo in coro io e Poli guardandoci per poi seguire Lucifer verso l'esterno dell'edifico, nello spazio verde che lo circonda.

Tutti si tengono lontani dall'animale, ma io mi avvicino un po' di più degli altri. Inizia ad innervosirsi e caccia il fuoco dalla bocca. Con un incantesimo riesco ad assorbire il fuoco prima che faccia danni. I miei amici mi chiamano per accettarsi che io stia bene, mentre Lucifer si avvicina a me e mi prende la mano sempre in silenzio, sempre senza guardarmi negli occhi ma guardando il drago difronte a noi. Passo lo sguardo dalle nostre mani unite, a lui, di nuovo alle nostre mani e infine sul drago.

-Aiutami- dico continuando a guardare il drago, ma stringendo la mano di Lucifer per fargli capire che mi riferisco a lui. Lui la stringe di rimando.

-Drago, tu et parola hora-

Lucifer inizia a ripetere dopo di me.

-Drago, tu et parola hora!!-

-Mia signora dei draghi- adesso il drago può comunicare con me con la telepatia

-Signora dei draghi?- chiedo a voce alta. Questa mi è nuova

-Sì, sei una delle poche signore dei draghi rimasta-

-E allora perché sei qui?-

-Tu sai la risposta. Non volevo ma mi ha costretto, ma tu. Tu puoi liberarmi. Puoi rendermi libero dal suo controllo dopo millenni-

-Ma... come? Io non so...-

-Tu sai. È una cosa che è in te. Tu sai cosa fare-

Lascio la mano di Lucifer che finalmente si volta verso di me confuso. Prendo un grande respiro e chiudo li occhi. Mi lascio guidare dall'istinto e sento che sto fluttuando in aria. Apro gli occhi e sono difronte al drago. Non è affatto spaventoso come ci si aspetterebbe. È quasi adorabile.

-Drago. Tu saha te. Not ma se Tabitha. Drago, ole tu me. Not ma se Tabitha-

-NOT MA SE TABITHA!- ripeto con più forza, una folata di vento mi accarezza il viso e so, sento che l'incantesimo ha funzionato.

-Grazie Seal. Finalmente sono libero. Semmai avrai bisogno di me basta che urlerai il mio nome, Morse. È questo il richiamo per i signori dei draghi-

Gli appoggio una mano sulla testa mentre sto ancora fluttuando. So che Tabitha farà il possibile per avermi, ma non ci riuscirà. L'ho promesso a Set e Poli. Lo faccio solo per loro. Morse inizia a volare più in alto e poi va via. Io scendo lentamente a terra e tutti mi circondano. Set mi bacia, Poli mi abbraccia, Lucifer va via, il resto delle persone mi chiede come io abbia fatto. Ma non riesco a distogliere lo sguardo dalla schiena di Lucifer mentre torna dentro la scuola. Perché è arrabbiato con me e perché mi evita?

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora