Chapter 21.

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Sapete quando il tempo vola? Ecco, fu proprio quello che accadde! Mi svegliai il giorno della Vigilia di Natale come se nulla fosse. L'avevo detto.. per me lo spirito delle feste non c'era più. Venne immediatamente a svegliarmi Nino, il cane di Zine che mi aveva portato quello stesso pomeriggio. Era adorabile, si era subito affezionato a me! La mamma non era stata immediatamente d'accordo, soprattutto perché non le avevo detto nulla e all'improvviso si era ritrovata una bestiolina (così lo chiamava) in casa, ma poi aveva lasciato perdere visto che era l'unica alternativa. Io l'avevo perdonata per quella sera, e lei mi aveva perdonata per aver portato un animale in casa senza alcun preavviso. Erano le 12, avevo dormito più del solito!

《Hey, Nino!》Sorrisi, accarezzandogli la testa. Scodinzolava dappertutto, era un cagnolino davvero simpatico e vivace!《Lascia che mi alzi, giochiamo tra un po'.》

Nonostante pesasse circa 4 kg e fosse di statura media, era un cucciolo di pochi anni quindi il suo padrone mi aveva confessato che adorava giocare con la pallina o con qualsiasi altro oggetto gommoso. Mi vestii rozzamente, perché avevo intenzione di fare una doccia più sul tardi. Era tutto pronto! I dolci che avevo preparato con l'aiuto della mamma, le sciocchezzine che avevo comprato e.. il regalo per Alessandro. A proposito di lui..

Il giorno precedente mi era stato attaccato come una zecca. Non che la cosa mi dispiacesse, anzi! Però mi sembrava strano il suo comportamento, dato che di solito mi dava confidenza solo fino ad un certo punto. Invece quando era venuto ieri per darmi una mano con Nino, non aveva fatto altro che abbracciarmi o adularmi. Addirittura mi aveva mandato un messaggio a mezzanotte circa, diceva semplicemente "Buonanotte piccolina." ma ero rimasta talmente scossa da non riuscire più a  dormire per un paio d'ore. Adoravo questi suoi gesti, mi facevano sentire.. speciale?! Si, proprio così! In quel modo mi faceva capire che, almeno per lui, ero importante..

《Mamma, buongiorno.》Le baciai la guancia, dopo aver lavato i denti, seguita sempre dal simpatico cucciolo in festa.

《A te. Diamine, levami questo coso di torno!》Urlacchiò, scappando da lui.

《Ma dai.. non ti fa nulla!》Risi, e lo presi in braccio.《Lo porto al parco, ci vediamo tra un po'.》Lo legai al guinzaglio e uscii.

Dato che non avevo nulla da fare presi il cellulare e, mentre ero per strada, provai di nuovo a chiamare Luis che risultava irraggiungibile dall'altro ieri. Ma dove si era cacciato? Dovevo assolutamente parlargli, dirgli quattro paroline tipo...《Bellezza!》Ora ti sputo in un occhio, ovunque tu sia.

《Luis, ma come ti salta in mente di picchiare Alessandro? Ti sei bevuto il cervello o cosa?》Sbottai. Un bella litigata di prima mattina non fa mai male.

《Hey, calmina!》Sbuffò.《Tu non puoi dirmi cosa devo o non devo fare, quello che decide qui sono io.》Spiegò, con una tranquillità nella voce che faceva sembrare il suo discorso una cosa del tutto normale.

《Smettila, gli accordi non erano questi.》Gli ricordai, se per caso gli fosse passato di mente.

《Lo so, ma voglio divertirmi un po'. Per caso hai problemi?》Chiese, noncurante.

《Dici che dovrei stare zitta e guardare mentre tu ti diverti? Fammi il piacere di stare zitto, che fai più bella figura!》Sbuffai, staccando la chiamata.

Il cane aveva smesso di correre, come se avesse percepito che ero arrabbiata.《Tutto bene Nino?》Mi accovacciai fino ad arrivare alla sua altezza.

Notai che guardava un punto fisso e cominciò ad agitarsi quando quel qualcosa / qualcuno si diresse verso di noi. Ma certo, come non riconoscerlo?《Una bella mattinata al parco con una bella ragazza.. che altro potrei chiedere?》Sorrise, baciandomi la guancia.

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