Chapter 16.

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Non mi feci sentire per il resto della giornata. Mi chiusi in camera fino al mattino seguente, e quando mamma tornò le dissi che non mi sentivo tanto bene e che preferivo stare da sola. Avevo pianto tutto il tempo, perché non volevo assolutamente che Alessandro sapesse la verità e Luis me l'aveva imposto. Non mi aveva dato neanche il tempo di decidere, aveva fatto tutto da solo. La cosa più snervante era che lui  non mi aveva più dato cenni, quindi significava che lo sapeva e se l'era presa. Sapevo che sarebbe andata così, prima o poi. Ma non era colpa mia, diamine!

《Tesoro sbrigati a prepararti o farai tardi per la scuola!》Urlò mamma.

In realtà ero già pronta. Avevo indossato un jeans scuro e un maglioncino leggero con sopra una felpa. Pochi secondi prima avevo allacciato le Nike, quindi dovevo solo lavarmi. Mi alzai trascinandomi dalla sedia e aprii la porta della mia stanza chiusa a chiave, dirigendomi verso il bagno. Lavai prima i denti e poi tutto il viso. Usai il correttore cercando di coprire il più possibile quelle terribili occhiaie che mi contornavano gli occhi, e uscii indossando un giubbotto blu scuro e prendendo la cartella.

《Ciao mamma, a più tardi.》Le baciai la guancia e varcai la soglia d'uscita.

Avrei dovuto muovermi perché ero quasi in ritardo, ma in realtà andavo il più lento possibile perché non avevo la voglia e la forza per affrontare una possibile discussione con Alessandro. Mi venne un colpo al cuore vedendolo lì, poggiato al portone con le mani nelle tasche dei jeans e gli occhi rivolti verso terra. Quanto è bello..

《Roby.》Alzò lo sguardo appena si accorse della mia presenza.

《Buongiorno.》Andai a baciargli la guancia, nonostante stessi quasi tremando.

《Luis mi ha detto tutto..》Deglutii. Stavo per parlare, spiegargli le cose per come stavano davvero ma..《Mi fa piacere per voi, tanti auguri.》Sorrise di nuovo.

Quindi gli aveva detto che stavamo insieme? Uh, che sollievo! No, aspettate, ma cosa..? Non è possibile! 《G-grazie Ale..》Sorrisi timidamente.

《Perché non me l'hai detto? Li so mantenere i segreti.》Sorrise più debolmente.

《Be'.. non era ancora nulla di sicuro e poi.. poi è da poco che..》Balbettavo parole confuse, senza un nesso logico tra loro.

《Stai delirando, Roby.》Ridacchiò tristemente.

Decisi di stare zitta e lo invitai a mettere in moto, dato che rischiavamo di arrivare in ritardo. Quel giorno mi strinsi di più a lui, respirai ancora di più il suo profumo perché sapevo che ora che c'era in mezzo anche Luis non sarebbe stato facile. Arrivammo, purtroppo, alla scuola e ci dirigemmo verso i punti dove si parcheggiavano le moto. Neanche il tempo di scendere che quell'altro  era già vicino a noi. Stava per baciarmi ma gli pestai il piede, facendogli capire che non ne avevo alcuna intenzione.

《Buongiorno amore.》Mi salutò con un sorriso diabolico.

《A te, Luis.》Lo guardai cagnesco.

《Ciao》A stento lo salutò Alessandro.

A salvarmi da quella situazione molto imbarazzante fu il suono del mio cellulare. Chi poteva essere? Silvia!《Ciao Silvia.》

《Rob ti prego, fammi parlare con Alessandro.. siete nella stessa scuola, quindi di sicuro è lì con te! Me l'avevi promesso!》Urlò.

《Si ma non urlare, ti prego..》Cominciava a girarmi la testa.

《Si che urlo.. non ti sei fatta più sentire e io sono sparita, perché non mi sembrava il caso di romperti ancora le scatole! Non ti ho chiesto mica la luna!》Più urlava più non capivo nulla.

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