Chapter 12.

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<Mi hai fatto prendere un colpo!> Poggiai una mano sul cuore, che batteva troppo forte.

<Scusami Roby. Ero venuto qui per schiarirmi un po' le idee.. poi ti ho vista, e te lo dico sinceramente, non ho resistito a venirti vicino. Che ci fai qui sopra a quest'ora?> Domandò divertito.

<Tranquillo, ma non farlo mai più.. rischiavo di spingerti di sotto, eh!> Scherzai, ridendo. <Non riuscivo a dormire, mi sentivo strana.. quindi sono venuta e be', mi sto calmando.> Poggiai le mani a terra, dietro la schiena, e chiusi gli occhi.

<Abbiamo avuto la stessa idea, allora.> Si sedette sorridendo.

<Com'è andata la serata?> Gli chiesi.

<Uno schifo. Mi sono solo incazzato, avrei fatto davvero meglio a rimanere qui con te.> Poggiò la sua mano sulla mia.

<Tanto sai sempre dove trovarmi. Potevi tornare indietro, io di lì non mi son mossa.> Poggiai il capo sulla sua spalla.

<Nah, figurati. La prossima volta eviterò dal principio. Quei babbi non mi avevano detto che sarebbe uscita anche la mia ex..> Sospirò. <È stato un disastro, davvero. Non avrei dovuto incontrarla..>

<Ale..> Non sapevo cosa dirgli.

<La cosa peggiore è che l'ho trovata con quello che mi aveva sempre spacciato come il suo migliore amico, e invece stanno insieme.. e lo erano anche mentre s-stava con me..> Abbassò lo sguardo.

Caspita, tradito e pure lasciato. Povero Ale, diamine. <Scusami ma devo solo dire che è una troia. Con che coraggio si presenta con lui?> Evitai di guardare Alessandro, che adesso sembrava non ci fosse. Non parlava.

<Si venivano a baciare davanti ai miei occhi, lo facevano apposta..> Si lamentava.

<E tu?>

<E io niente.. mi giravo dall'altro lato ma non vedevo l'ora di uscire da lì dentro.. è stato una tortuta.> Deglutì.

<Dai Ale.. magari ti sbagli, si sono messi insieme quando vi siete lasciati..> Cercai di tirargli sù il morale.

<No.. un ragazzo ubriaco cercava di sedurla e quello gli ha sbattuto in faccia che stavano insieme da tre mesi e non doveva permettersi.. Mentre io e lei ci siamo lasciati solo due settimane fa..> Si prese il viso tra le mani.

<Mi dispiace davvero tanto, Ale.. Tu non meriti una come quella, hai capito? Tu meriti di più! Vedrai come ti rimpiangerà..> Gli accarezzai il braccio.

<La cosa che mi fa più rabbia è che ero talmente accecato dall'amore che provavo per lei da non essermi accorto mai di nulla..> Sospirò. <Non solo mi ha lasciato senza un motivo, ma sono stato anche tradito. Anzi, un motivo adesso c'è. Magari il suo migliore amico si sarà stancato del suo doppio gioco, e le avrà detto di scegliere: o me, o lui..> Scosse la testa a destra e sinistra.

<Posso darti un consiglio, da un'amica che ti vuole bene e non vuole vederti ridotto così?>

<Si..> Sorrise debolmente.

<Più ci penserai, più ci starai male. Evita di pensare a lei e ti sentirai molto meglio, fidati! Ti voglio bene, capisci? Non riesco a vederti così triste..> Lo abbracciai. <Se non vuoi farlo per te fallo per me, allora.>

<Roby, la mia Roby..> Sussurrò tra le mie braccia. <Ci conosciamo da una settimana precisa e mi capisci più di chiunque altro. Anche io ti voglio molto bene.>

<Quindi basta parlare di lei. Come si chiama? Chiamiamola Troia 1. Basta Troia 1. Ora si pensa un po' a te!> Sorrisi.

<Troia 1.. sei forte, davvero. Dovrei essere io a far ridere te, e invece accade il contrario.> Si grattò la nuca.

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