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"tre..."

Eravamo usciti in giardino e mentre tutti erano seduti sull'erba io me ne stavo sulle gambe incrociate di Yoongi. Era calata la notte e Taehyung spense tutte le luci, lasciando visibili le stelle.

"due..."

Mi circondava il busto con le braccia e teneva il suo volto appoggiato su una mia spalla mentre con delicatezza io continuavo ad accarezzargli i capelli. Per la prima volta in vita mia, per mesi mi sentii amato per davvero.

"uno..."

Guardammo il cielo appena dettato l'ultimo numero ed una marea di luci coprirono il colore della notte, dandogli sfumature che dal verde potevano passare al rosso intenso. Yoongi mi faceva provare emozioni che non avevo mai sentito ed avrei potuto andare avanti con solo qualche suo sorriso e bacio, senza richiedere altro.

I fuochi d'artificio erano uno degli spettacoli che preferivo, seppure a volte i rumori forti mi spaventavano. Strinsi la mano di Yoongi ed appena riconobbi il suo fiato caldo accarezzarmi una guancia mi voltai con lo sguardo. «Auguri amore mio» sussurrò e mi baciò la gote più vicina alle sue labbra perché impossibilitato nel baciarmi le labbra e ridacchiai quando mi mordicchiò quest'ultima procurandomi solletico. «Hyung non è l'ultimo dell'anno» constatai e ridacchiai di nuovo quando voltandomi, lo vidi sorridere. Sembrava così contento ed emozionato, come se fosse stato il suo compleanno. I fuochi d'artificio nei suoi occhi splendevano ancora di più. «Lo so, ma è comunque il nostro primo Natale insieme» rispose, tanto felice che si imbarazzò nel dirlo a voce.

Mi voltai, mettendomi a rovescio, sempre e comunque stretto al suo corpo ma con il volto davanti al suo e le spalle al cielo. Il suo viso illuminato dai fuochi era ancor più bello del solito. Assomigliava tanto ad un dipinto, quasi lo avessero disegnato per farmi battere il cuore più veloce del normale, quasi come se stessi continuando a correre. Dannazione aver quel ragazzo così vicino a me in quel momento, con gli occhi più chiari della luna e le labbra al sapor di fragole era il regalo di Natale che desideravo da sempre. Taehyung inoltre mi aveva dato quel suo strano libro e lo apprezzai davvero tanto, poiché ci dedicò davvero tanto tempo e sebbene non finisse nel migliore dei modi, lui lo aveva scritto per me, con il suo migliore amico come protagonista. Quando mai potevo aspettarmi un regalo del genere da lui? Pensai. Stavo passando davvero il Natale più bello della mia vita.

Appoggiai le mie mani sulle guance di Yoongi e gli sorrisi, sentendo poi i suoi palmi tenermi stretto per i fianchi. «Sei così dolce...» feci, dandogli il mio secondo bacio mentre lo scoppiettio di altri fuochi d'artificio illuminava il cielo. «Ti amo Jiminie» ammise, facendomi arrossire. I miei amici per fortuna erano attratti dai fuochi, cosicché potei accoccolarmi al mio ragazzo senza sentirmi in imbarazzo, osservato da occhi altrui. Presi una sua mano e la strinsi alla mia, mentre lui appoggiò il suo capo sul mio ed io ero sdraiato sul suo stomaco. Ascoltai il cuore ballare e dannazione, mi sentii così bene in quel momento, come se avessi raggiunto l'apice massimo della mia felicità e mi mancasse l'ossigeno. Sorrisi, lasciando scorrere una lacrima sul mio volto per come gli uscì naturale quel "ti amo", come se tutte le altre volte che mi avesse ammesso di amarmi fossero state solo imitazioni. Sospirai, portando la sua mano stretta dalla mia sul mio, di petto. Gli feci sentire il mio cuore, lo stesso che si era infilato senza chiedermelo nel costato dell'altro.

«Ti amo» gli dissi e quella volta non avevo mal di testa e non era sdraiato nel suo letto. Quella volta Yoongi non era pazzo e quei fuochi d'artificio non erano causati della pressione che aumentando mi faceva veder più rosso del solito. Quella volta, quella mano e quei suoi baci sul collo erano la prova che il libro di Taehyung non aveva nulla a che fare con la realtà. «Senti Jimin...» sentii ed alzai il capo, guardandolo dal basso verso l'alto. «Dimmi» dissi, vedendolo sorridermi. «Ho il tuo regalo a casa mia, mi sono dimenticato di portarlo qui» fece e si morse un labbro, facendomi ridacchiare. Quello che avevo preparato per lui non potevo porgerglielo da Taehyung. «Amore avviso Taehyung che rimango da te mh? Dopotutto, anche il tuo regalo è a casa mia» feci, facendogli tirare un sospiro di sollievo. «Non pensi che gli dispiaccia che te ne vai via con me?» domandò e per quanto lo trovai dolce in quel momento, mi voltai lasciandogli un bacio. «No, non penso proprio» dissi e gli accarezzai i capelli, facendolo sorridere. «Ora sono io in debito di un bacio» fece e ridacchiai. «Farai in tempo a ripagare il debito, ne sono sicuro» dissi e lo lasciai perplesso, senza il tempo di rispondermi dato che finì lo spettacolo e mi alzai per salutare gli altri.

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