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L'insegnante ci portò poi in un'enorme sala, piena di luce e divisa in settori. C'era un'area ricoperta da coriandoli, un'area dove addirittura vi era già posizionato l'albero ed una coperta in pile e per finire, vidi anche quel bellissimo letto gonfiabile in mezzo alla sala. Tutto sommata mancavamo realmente solo noi per completare il quadro. «Okay ragazzi, quello che dovrete fare in queste ore sarà credere di essere insieme nel salotto di uno di voi due e comportarvi...» continuò a parlare mentre io, in piedi davanti all'uomo e vicino a Taehyung, venni attirato da quel tenero ragazzo infondo con la telecamera in mano. Iniziai a salutarlo con lo sguardo ed occhiate silenziose ma non mi guardò, era troppo concentrato a sistemare quell'attrezzo sul cavalletto.

Tae non se ne accorse invece, era troppo preso dalle parole dell'insegnante che si perse così il suo Jungkook, impacciato ed emozionato nell'angolino infondo a quella sala.
Scossi la testa. Che diavolo ci fa Jungkook qui? Pensai. «... e questo è tutto, divertitevi!» ci disse infine ed io sbattei le palpebre per distrarmi dai pensieri e mi inchinai insieme a Taehyung. «Grazie!» dicemmo, all'unisono.

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«Ah, è stato grandioso Jimin-ah!» avevamo appena finito le riprese e dovevo rilassarmi o trovare qualcosa su cui sospirare e sedermi, letteralmente. Taehyung non aveva mai smesso di cambiare posizione, gioco o qualsiasi altra cosa ed io ero rimasto con la mente ancora a quando mi ero messo sdraiato per qualche minuto su quel letto gonfiabile: all'inizio di tutto. Molto probabilmente Taehyung si era accorto di Jungkook dopo poco e per attirare l'attenzione sulla sua figura si mise spesso in posa davanti alla sua telecamera; per chissà quale foto visto che veniva solo ripreso, dato che nessuno scatto era incluso.

Si provocarono a vicenda per tutto il tempo e purtroppo me ne accorsi solo io, l'unico che conosceva abbastanza bene Taehyung per capire che mai e nessuno lo avrebbe fermato dal far arrossire quel ragazzo ogni due per tre, lasciandomi fare il terzo incomodo. «Divertente? Ho passato tre ore della mia vita girovagando per una sala e passando il tempo a guardare il mio migliore amico provarci con il suo ragazzo, più che grandioso direi... imbarazzante ed estenuante» affermai, continuando a spogliarmi per rimettermi i vestiti comodi nel bagno al primo piano della scuola. «Già, Jungkook era bellissimo, come sempre» ammise e non dovevo ma mi voltai, aprii l'acqua del rubinetto e schizzai Taehyung con la sola intenzione di rinfrescargli un po' i pensieri e risvegliarlo dall'immagine di quel ragazzo che teneva appesa ventiquattr'ore su ventiquattro al muro nella sua testa.

«Uoh! Jimin!» urlacchiò, portandosi la maglia a coprirsi il petto e saltò di poco all'indietro e mi guardò stupito, trasformando le sue labbra in un ghigno. «Ti basta vedere Jungkook e tutto il resto diventa invisibile per te!» urlai, ero arrabbiato però la mia voglia di dargli fastidio e di divertirmi per davvero, come avrei dovuto fare nelle ore precedenti prese il sopravvento. «Oh... il piccolo Chim è per caso geloso di me?» disse e stavo per ridere. Non ero geloso di lui e lo sapeva bene così, ripresi un'altro po' d'acqua nelle mani e continuai a schizzarlo. Eravamo arrivati entrambi a riempire le nostre maglie con dell'acqua in modo da contenerne di più ed a tremare quando arrivava il vento dentro la stanza e ci toccava il petto scoperto. «Guarda che abbiamo la stessa età ed in realtà, io sono più grande di te, porta rispetto» dissi ed andammo avanti così per minuti, fino a quando Jungkook non arrivò a richiamarci.

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Preparatevi per il dramma.

Kimchi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora