Capitolo 22

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Mentre camminava avanti e indietro nel suo ufficio pensava se chiamare Robert dopo aver parlato con Jack oppure aspettare quando sarebbe tornata a casa, sicuramente sapeva che avrebbe parlato con Maya e Vic. I suoi pensieri vennero interrotti da Jack che bussava alla porta.
A: "Entra e chiudi la porta"
Jack fece come gli era stato detto. Una volta entrato e chiuso la porta si mise a sedere sulla sedia davanti ad Andy.
A: "Allora? Cosa hai da dirmi? Mi sembra che tu abbia già detto tutto ieri" disse infastidita e arrabbiata.
J: "Io volevo spiegarti. Lo so che non dovevo dirti quello che ho detto, ma non me ne pento. Quello che ho detto per me è tutto vero"
A: "Se la pensi così allora abbiamo finito e te ne puoi anche andare"
J: "No, per favore. Ascoltami"
A: "Ok"
J: "Ecco forse non avrei dovuto darti della troia davanti a tutti, per quello mi dispiace. Però non è una coincidenza che stavano per dare delle promozioni e te sei diventata Capitano mentre stavate insieme?"
A: "Non avresti dovuto dire nulla di quello che ti è uscito da quella bocca. Non ho ottenuto questo posto perché stavamo insieme. Abbiamo litigato per questo. Mi ha lasciata per questo motivo. Io meritavo questo posto, l'ho sempre meritato anche prima del suo arrivo qui, ma aveva paura che se eravamo insieme non lo avrei ottenuto. Quindi smettila di insinuare certe cose"
J: "Ok. Perche hai deciso di sposare lui e non me?"
A: "Le cose sono cambiate, una volta non volevo il matrimonio, ma volevo solo divertirmi, poi è arrivato lui e per la prima volta mi sono innamorata davvero. Mi fa sentire bene e lo amo. Ecco perché lo sposo"
J: "Ma io ti amo ancora, non ho mai smesso di farlo"
A: "Per favore smettila. Io non ti amo, non ti ho mai amato come volevi tu. Siamo stati bene insieme, ma per me era solo sesso, non è mai stato nulla di più"
J: "Non sono d'accordo. Posso fare una cosa?" disse mentre si alzava dalla sedia e si dirigeva verso di lei.
A: "Non fare nulla di stupido che poi sai che te ne pentirai"
Jack si è avvicinato ancora di più a lei ed ha cercato di baciarla, ma non ci è riuscito. La mano di Andy è stata più veloce e lo ha colpito in pieno viso. Jack è uscito velocemente dal suo ufficio e si è diretto a prendere del ghiaccio da mettere sul viso.
M: "Cosa è successo?"
J: "Niente"
M: "Come no. Ora mi dirai che hai sbattuto la faccia mentre salivi le scale" disse sarcastica.
J: "Succede che la tua amica è totalmente pazza"
M: "Cosa hai combinato? Cosa le hai detto di strano?"
J: "Non ho detto nulla e non ho fatto nulla"
M: "Non ti credo ma tanto lo scoprirò presto. Vic? Vieni come me"
Le due sono scese e sono andate direttamente da Andy. Sono entrate nel suo ufficio senza bussare ed hanno chiuso la porta. Lei era al telefono, aveva chiamato Robert per sapere come stava, ancora non gli aveva detto cosa era successo con Jack. Quando ha visto Maya e Vic entrare ha salutato Robert ed ha chiuso la telefonata.
M: "Parla. Abbiamo visto Jack che cercava del ghiaccio per la sua faccia"
A: "È un idiota"
V: "Lo sapevamo, lo abbiamo sempre saputo"
A: "Stavamo parlando, poi si è avvicinato ed ha cercato di baciarmi, ma io l'ho colpito prima che accadesse"
M-V: "Ohhh"
Prima che Maya o Vic potesse aggiungere altro è scattato l'allarme. Sono tutti corsi ai propri posti. Jack si stava mettendo la sua giacca quando Andy lo fermò.
A: "Gibson! Tu resti qua. Sei di turno alla reception"
J: "Il mio turno era sull'ambulanza"
A: "Adesso non più. Warren prendi il posto di Gibson e andiamo. Muoviamoci"
La chiamata era per un incidente che vedeva coinvolte più auto. La scena non era delle migliori. Alcune persone erano rimaste incastrate nelle loro auto perché sopra di loro se ne era ribaltata un'altra. Dovevano essere messe in salvo il prima possibile dato che alcuni dei serbatoi stavano perdendo benzina, sarebbe bastata una sola scintilla per far sì che diventasse una tragedia. Si sono subito messi tutti a lavoro svolgendo il compito che gli era stato assegnato. La situazione era complicata. Warren e Montgomery controllavano costantemente tutti i pazienti in modo che ricevesse subito tutte le cure necessarie, non era un lavoro facile. Tutti gli altri invece erano indaffarati con gli attrezzi a rendere quel mucchio di auto un posto un po' più sicuro per salvare le persone. Il compito da Capitano di Andy era quello di tenere tutto sotto controllo, eppure non riusciva a stare ferma a guardare mentre tutti si davano da fare. Ha preso anche lei gli attrezzi e si è unita al testo della squadra. Andy ogni 5-10 minuti riceveva aggiornamenti da Warren e Montgomery. Il lavoro era ancora lungo, in loro aiuto erano arrivati anche quelli della stazione 23 e si aiutavano a vicenda.
Jack, che era alla scrivania, si stava annoiando. Nessuno telefonava, nessuno entrava dalla porta in cerca di aiuto. Mentre stava giocherellando con delle penne è squillato il telefono, era Sullivan. Aveva bisogno di parlare con Andy, ma al suo cellulare non rispondeva, aveva quindi immaginato che fosse fuori per una chiamata.
J: "Pronto? Qui stazione 19, serve aiuto?"
S: "Gibson? Sto cercando Andy"
J: "Al momento il Capitano Herrera non è qui"
S: "Immaginavo. Potresti farmi un favore?"
J: "Certo"
R: "Quando torna puoi dirle che sulla mia scrivania c'è un fascicolo che mi serve, me lo può portare quando torna a casa"
J: "Ok, glielo dirò" e ha chiuso il telefono senza dire altro.
La squadra 19 e 23 stavano finendo di liberare tutte le persone incastrate dentro le proprie auto. Warren e Montgomery appena le persone sono state tirate fuori hanno controllato per l'ultima volta i pazienti prima di mandarli in ospedale per controllarli. Durante la strada del ritorno Maya è tornata sull'argomento Jack con Andy.
M: "Pensi di dirlo a Sullivan di Jack"
A: "Si, ma non so come dirglielo. So che quando glielo dirò si arrabbierà molto"
M: "Avrebbe ragione ad arrabbiarsi"
A: "Lo so, lo so" disse sospirando mentre guardava fisso davanti a se.
Una volta rientrati alla stazione andarono a cambiarsi per poi ritrovarsi in cucina a mangiare qualcosa. La chiamata era stata molto lunga e avevano saltato il pranzo. Jack informò Andy che non è successo nulla durante la loro assenza e non gli ha detto che aveva chiamato Sullivan, il suo intento era quello di farli litigare e probabilmente ci sarebbe riuscito.
Mentre erano tutti a mangiare un panino continuavano a parlare della chiamata che avevano avuto e di come nessuno avesse mai visto un incidente simile. Mentre loro raccontavano tutto Jack era un po' geloso, loro erano fuori a fare il lavoro che amavano mentre lui è stato tutto il giorno seduto alla scrivania annoiandosi. Dopo aver finito di mangiare Andy andò nel suo ufficio a scrivere il rapporto e poi si è riposata un pochino. Per tutto il tempo non aveva controllato io telefono, quindi non aveva visto la chiamata persa di Robert.
A fine turno finalmente tornò a casa e trovò Robert che stava finendo di preparare la cena.
A: "Che buon profumino, ho l'acquolina in bocca"
R: "Ehi, bentornata" si è avvicinato a lei e le ha stampato un bacio sulle labbra. "Come è andata la giornata?"
A: "È stata stressante, molto stressante. Vado a cambiarmi e ti racconto"
R: "Ok, io intanto finisco in cucina"
Andy scelse di mettersi una di quelle canottiere sexy che le arrivava a mala pena sulla coscia che usa per dormire così quando avrebbe parlato a Robert di Jack magari si arrabbiava meno vedendola così.
R: "Wow, a cosa devo questo abbigliamento?"
A: "Volevo stare più comoda"
R: "Ohh benissimo"
I due si sono messi a tavola a gustarsi la cena. Robert ha voluto sapere della sua giornata e della chiamata che avevano avuto. Andy gli ha raccontato tutto, o quasi, aveva omesso la parte di quando aveva parlato con Jack. Dopo aver sparecchiato la tavola e sistemato la cucina sono andati a mettersi comodi a letto per guardare un film, o almeno era quella l'intenzione. Robert si era messo seduto al centro del letto contro la spalliera e Andy si è messa in mezzo alle due gambe appoggiandosi al suo petto senza che lui sentisse dolore. Lui la teneva stretta tra le sue braccia mentre la accarezzava ovunque.
R: "Sai oggi ti avevo chiamata"
A: "Ah si? Probabilmente ero fuori, non ho poi più controllato il telefono quando sono rientrata. Avevi bisogno di qualcosa?"
R: "Non ti preoccupare. Jack non ti ha detto nulla quando sei tornata?"
A: "No, nessuna parola. Cosa mi doveva dire?"
R: "Avevo bisogno di una cartellina che è nel mio ufficio così domani mattina potevo finire un lavoro"
A: "Non sapevo nulla. Mi dispiace non avertela portata, domani mattina la avrai in qualche modo"
R: "Non c'è fretta. Come mai lui non era con voi ma era alla scrivania?"
A: "Beh.. non so come dirtelo. Se te lo dico prometti di non dare di matto?"
R: "Ok, cosa è successo?"
A: "Abbiamo parlato. O meglio, lui ha continuato a insinuare certe cose, mi ha detto che quello che ha detto ieri non se ne pente e poi.." non sapeva se dirgli o no che aveva provato a baciarla, ma lo doveva sapere. "E poi ha provato a baciarmi, ma gli è andata male l'ho colpito prima che ci riuscisse. Non arrabbiarti per non avertelo detto subito"
R: "Ohh ma non sono arrabbiato, sono furioso ma non con te ma con Jack"
A: "Allora siamo in due"
R: "Quindi è per questo che ti sei vestita così per la cena? Volevi distrarmi?"
A: "Ci sono riuscita?"
R: "Direi di si, pensavo solo al dolce.."
A: "E per quando vorrei fare sesso con te non possiamo. Tu non puoi fare sforzi finché le tue costole non si saranno sistemate"
R: "Grazie per avermelo ricordato. Sai quanto è difficile resisterti in questo momento?”
A: "Beh forse potrei usare qualcosa di gomma.."
R: "Aspetta! Stai dicendo che usi uno di quelli?"
A: "È così strano? Sai in certe situazioni è utile"
R: "Io non ti basto?"
A: "Da quando stiamo insieme non l'ho più usato, tranquillo"
R: "Capito. Ora però sono curioso.. lo hai usato solo a casa o anche alla stazione?"
A: "In tutti e due i posti. Non sai quanto può essere rilassante dopo una chiamata. Non mi dirai mica che te non hai mai fatto nulla da solo mentre eri alla stazione?"
R: "Potrebbe essere capitato qualche volta"
A: "Vedi? Non c'è nulla di male"
R: "Lo so, ma quando siamo insieme quell'affare te lo puoi anche dimenticare, penserò solo io a te" disse iniziando a tirarle giù la spallina della canottiera e a lasciarle dei baci sulla spalla.
A: "Ah si?" disse mentre si stava lasciando andare completamente a lui.
R: "Vuoi giocare?"
A: "Oh si, mi piace giocare"
Ha proseguito tirando giù anche l'altra spallina mentre le sue mani si spostavano sui suoi seni. L'ha fatta appoggiare per bene al suo petto dalla parte in cui sentiva meno dolore e le ha fatto allargare le gambe intrecciandole alle sue. Una delle sue mani continuava a stuzzicare i suoi capezzoli, prima uno e pi altro, mentre l'altra mano era scesa sulle cosce e la stava accarezzando. Ha preso una mano di Andy e tenendogliela ben stretta hanno iniziato lentamente ad accarezzare la parte interna della sua coscia fino ad arrivare alla sua intimità. Robert non è rimasto molto sorpreso di scoprire che non indossava nessun altro indumento intimo. Lei in qualche modo sapeva dove la serata l'avrebbe portata. Hanno intrecciato le dita delle loro mani e poi hanno iniziato a fare su e giù lungo la sua fessura. Lei era già pronta per accoglierlo e arrivare al piacere, ma il gioco non era ancora finto. La mano che stuzzicava i seni ha preso l'altra mano libera di Andy ha condotto anche quella l'ha sotto. Con le dita ancora intrecciate ha deciso di penetrarla, Andy non è mai stata così eccitata per quello che stava per fare. Non aveva mai fatto una cosa simile. Certo si era data piacere da sola, ma mai con qualcuno che la guidasse in quel modo. Mentre due dita entravano in lei, l'altra mano era guidata sul suo clitoride facendo lenti movimenti circolari. Facevano movimenti lenti per aumentare sempre di più il ritmo fino al raggiungimento del suo piacere.
A: "È stato.. wow"
R: "Te lo avevo detto che ci pensavo io a te, ora e sempre"
A: "È per questo che ti amo"
R: "Solo per questo?"
A: "Principalmente per questo"
Andy si è voltata verso di lui e lo ha baciato.
A: "Ti amo per tutto, ti amo perchè mi fai sentire bene, ti amo perchè mi fai sentite viva, ti amo perchè.. perchè ti amo e basta"
R: "Ti amo anche io"
A: "Sai che sento qualcosa di molto duro.." ha detto in modo malizioso.
R: "Sai com'è è stato molto eccitante prima"
Andy si è girata nuovamente e si è messa in ginocchio verso di lui in modo che si potessero guardare negli occhi. Mentre lo baciava con passione le sue mani sono scese lungo il suo petto e sono fermate quando ha sentito l'elastico dei suoi boxer. Con un gesto rapido quelli non furono più un problema. Le loro bocche non si sono staccate mai, lei ha preso il suo membro in mano per ha iniziato ad accarezzarlo su e giù con movimenti lenti e poi sempre più veloci. Sono andati avanti così un po' di tempo cambiando ritmo per far durare il tutto più a lungo, lui con le mani la accarezzava ovunque, quando poi Robert ha raggiunto il piacere Andy si è messa affianco a lui appoggiando la testa sul suo petto. Si sono poi addormentati abbracciati come facevano ogni sera.
Il turno di Andy la mattina dopo iniziava molto presto, quindi si è alzata e preparata senza svegliare Robert. Prima di uscire di casa gli ha lasciato un bigliettino sul comodino:
"Buongiorno, sono uscita presto e non ti volevo svegliare. Più tardi ti mando qualcuno con quello che ti serviva. Ci sentiamo più tardi. Ti amo, A."
Quando Andy è arrivata alla stazione ha trovato Maya e Vic che la aspettavano nel suo ufficio, volevano sapere se avesse detto a Robert di Jack.
M-V: "Buongiorno Andy"
A: "Buongiorno, cosa ci fate qui?"
M: "Lo sai perché siamo qui. Come è andata?"
V: "Si è arrabbiato?"
A: "È tutto apposto. Gliel'ho detto, si è arrabbiato non con me, ovviamente, ma con Jack. Lo sapete cosa ha fatto Jack? O meglio cosa non ha fatto?"
V: "Cosa?"
A: "Ieri Robert aveva chiamato perché voleva che gli portassi dei documenti così stamani poteva lavorare a casa ma Jack non mi ha detto nulla. Penso che lo abbia fatto apposta, credo che volesse farci litigare, ma non ci è riuscito"
M: "È proprio uno stronzo! Ora che farai con lui? Ci parlerai?"
A: "Basta parlare con Jack tanto non capisce. Sarà di turno alla reception per giorni e giorni"
V: "Crudele"
M: "Crudele ma giusto"
Tutte e tre poi si sono dirette in cucina per la solita colazione con tutta la squadra. Dopo aver parlato un po', Andy ha dato i compiti a tutti, ovviamente l'unico che non era contento del proprio compito era proprio Jack, gli toccava un altro turno noioso. La squadra poi è stata chiamata per un intervento. Prima di andare però Andy ha detto a Dixon che non sarebbe andato con loro ma che doveva portare dei documenti a casa di Sullivan e poi sarebbe rimasto con Gibson alla scrivania e a pulire. Quando la squadra è uscita Jack ha fermato Dixon.
J: "Ehi novellino, ci penso io a quelli. Te resta qua alla scrivania"
D: "Ma il Capitano Herrera ha dato a me il compito"
J: "Non mi importa. Io sono il tenente, tu una recluta, comando io"
D: "Ok ok. Tieni"
Jack è uscito dalla porta e si è diretto a casa di Sullivan..
Oh oh oh.. Cosa succederà ora?
Lunedì prossimo un nuovo capitolo!

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