Il giorno dopo mi svegliai molto calma..ma dopo qualche minuto sentii dei rumori giù in cucina.
Confusa scesii giù e lentamente mi affacciai all'arco in muro che separava la cucina dalla sala da pranzo.
Pian piano vidi chi non mi sarei mai aspettata di vedere: Noemi.
Era lì con i suo capelli biondi tinti legati in un codino, la sua gonna troppo corta e i suoi tacchi troppo alti.
"Noe!? Come sei entrata?" dissi con un nodo alla gola.
"Sei stata tu a dirmi che avevi le chiavi di riserva nel vaso sulla porta fuori."
Io non risposi, allora Noemi mi guardò e poi si sedette sorseggiando la tazza di caffè che aveva preparato.
"Devo parlarti" mi disse.
"Dovrei parlar.."
m'interruppe frettolosamente :"No. Parlo io."
"Ma vabbene.."
"Senti Jess.." Disse dopo aver ripassato il rossetto sulle sue labbra.
"Ho sbagliato, sono stata egoista. È la tua vita. Non posso fermare le tue scelte, hai un tumore e puoi fare ciò che vuoi. Ma mi hai ferita. E non torneremo amiche."
"Ma Noe!" Tentai di fermarla mentre dopo aver preso la borsa si diresse verso la porta.
"Lasciami Jess..e guardami attentamente perché questa sará l'ultima volta che mi vedrai"
Tentai di rispondere "Non sei la vera Noemi!" ma ormai aveva giá chiuso la porta.
Aveva parlato così da grande.
Sentii gli occhi inumidirsi ma mi trattenni. Le cose stavano così e non potevo cambiarle. Mi dovevo abituare a ciò che era successo come col tempo mi ero abituata a prendere lo Xilofir.
Presi un pò di caffè e poi feci la doccia.
Rimisi il pigiama, tanto nulla dovevo fare. Quindi rimasi fino alle 14:13 a guardare maratone di telefilm. Poi mi venne fame e feci una piadina con patatine fritte, insalata e ketchup.
Era da un pò di tempo che non facevo la spesa e la dispensa era quasi vuota.
Il pomeriggio sentii il bisogno di riprendere a leggere, così dopo aver scartato tra i libri che avevo a casa, ne presi uno che mi incitava a leggerlo. Si chiamava "l'ombra del vento".
Pian piano fui catturata da quel libro e pagina per pagina ne soffocai ogni parola. Riuscii a finire tutto il libro.
Era il libro più bello che avessi mai letto.
Nel frattempo il tempo era cambiato: il sole era più caldo e il cielo più scuro..strano.
Quel libro parlava pricincipalmente di Daniel, un ragazzo che scopre grazie al padre il cimitero dei libri dimenticati. Ovvero il luogo in cui si trovavano tutti i libri che erano stati abbandonati dai propri lettori e lui fu colpito da un libro.
Volle approfondire le ricerche sullo scrittore e la sua vita si basò appunto su questo. Ma è la fine che lascia sconcertati.
Daniel fu sparato durante una "lotta" ora non sto a spiegare i motivi, e andò in coma. Era quasi morto dissanguato e allora il suo amico, nonché barbone curato da Daniel e suo padre, donò molto del suo sangue a lui che potette così vivere meglio. Peró lui prima di svegliarsi era stato in paradiso e...ed è bellissimo. Non potete capire.
Mi ricordai della dispensa vuota e corsi a vestirmi. Misi un jeans Nero e la maglia bianca a mezze maniche della Hard Rock, le converse Alte bianche in pelle con i brillanti ai lati dei lacci e i capelli li raccolsi nel solito chignon.
Presi i soldi che mi spedivano i miei per la spesa e cose varie, uscii di casa e mi diressi al supermercato.
Sudavo tantissimo e il sudore mi portava il mal di testa,o dovrei dire..mal di tumore. Così presi lo Xilofir con un bicchiere d'acqua datomi da un bar.
Ero stata abbastanza fortunata: ero una delle poche persone che , nonostante il tumore non poteva essere curato, aveva ancora i capelli.
Di solito cadono a causa delle medicine troppo forti.
Quando andai alla cassa, con mia grande sorpresa, incontrai la mamma di Dave.
"Oh Jess! Come stai tesoro?" disse molto dolcemente.
"Ciao Silvia, abbastanza bene..tu?"
dissi mentre ritiravo il resto.
"Bene cara..ho la macchina, se vuoi ti dò un passaggio e dopo magari potresti venire da noi, sai Dave è molto stanco forse riusciresti a farlo riprendere."
"Silvia, vorrei tanto venire ma non voglio causare probl.." m'interruppe dicendo "non ci causi nulla, apparte gioia..su vieni"
Sorrisi e Silvia mi accompagnò a casa, posai la spesa e tornai in auto.
Andammo a casa di Silvia e appena arrivata vidi Dave sul divano a vedere un film come al solito.
"Hey Jess! Come stai?" corse ad abbracciarmi.
"Bene Dave, e tu?"
"sono molto stanco..andiamo di lá"
Entrati nella sua stanza gli chiesi "Come mai stanco?"
"sto studiando molto..sono al quarto anno"
"ah..io dovrei stare al terzo..ma ho lasciato, mi stanca troppo studiare"
Dave sorrise e prese un pupazzo.
Un Pikachu grande quanto un sediolina dell'asilo.
Era troppo bello, me lo porse e mi fece cenno di prenderlo.
"Tieni, è un piccolo pensierino."
"Piccolo pensierino? Suona strano detto da te"
Sorrise. "Grazie Dave, sei il migliore" e lo abbracciai.
Passammo molto tempo insieme, poi la mamma di Dave entrò "Hey Jess, ceni qui vero?"
Guardai Dave e lui rispose "sisi".
"Allora venite che è pronto, sono le 20:36"
Silvia aveva cucinato una pizza.
Per essere fatta in casa era buona.
"Qualche volta vorrei invitarvi da me a cena, ma dovrò cucinare tutto da sola"
"Ma non preoccuparti Jess..come avrai visto Silvia è brava a cucinare..se proprio ci tieni ti potrá dare una mano lei" rispose Andrea, il padre di Dave.
Sorrisi e Silvia annuì.
Ero stanca anch'io nonostante non avessi fatto nulla.
Mi addormentai sul letto di Dave che mi svegliò dopo qualche ora e disse.
" Jess, mia mamma mi ha preparato un letto..dormi qui, io sono sul materasso affianco a te..a terra."
Non ebbi la forza di rispondere e mi riaddormentai.
Ricordo che sognai che il portone del 'Cimitero dei cuori dimenticati' ovvero la stanza delle pitture dove mi portò Dave, assomigliava molto al 'Cimitero dei libri dimenticati' nell'ombra del vento.
Ovviamente il nome 'Cimitero dei cuori dimenticati' lo avevo detto io. Quel luogo in realtá non aveva nome. Era impossibile dire a parole un posto così mervaiglioso.
Spazio autrice
Ciao ragazze..o.
anche ragazzi ovvio.
Per prima cosa volevo chiedervi svusa perché era un pò che non pubblicavo.
Vi sta piacendo la storia? =)
Preparatevi che qualcosa accadrá...qualcosa che segnerá per sempre in particolare la vita
di Jess e Dave.
Ciao!! :3 =) ♡
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Macchia nera.
SpiritualJessica Hoogie abita a Diamante,in Calabria, insieme a Dave. Jess è malata gravemente ma la speranza non svanisce e Dave riesce a renderla felice per davvero, ma Jess durerà poco..molto poco.