2."Co-cosa?"
Winter si alzò, con aria affannosa."Si" annuì lui. "Il resto te lo spiegheranno loro" preferì dire poi, con aria di sufficienza.
"Impazzirò" pensò ad alta voce, sedendosi nuovamente.
Si portò una mano alla tempia, rielaborando le sue parole.
È normale che io lo tema?
A quel pensiero rialzò il capo verso il ragazzo, guardandolo stranamente. Ma lui non si girò a guardarla."Ah, no, non impazzerai!" Bress rise, dando uno sguardo veloce oltre le sbarre della finestra. "Mmh" mugolò. "Hanno fatto presto."
Il silenzio venne interrotto dal rumore infastidente di diversi cavalli al galoppo.
Allora Winter si alzò, avvicinandosi anch'essa alle sbarre della finestra della propria cella, intenta a capire cosa stesse succedendo."Credo che voi abbiate qualcosa che ci appartiene."
Diversi uomini a cavallo, armati di spada e muniti di elmetti, circondavano metà del reame.
Primo di tutti, in groppa all'unico cavallo nero che Winter riuscisse a vedere, un ragazzo che poteva avere la stessa età di Bress. Con aria severa e la mascella tesa, sguainò la propria spada.
"Dov'è il vostro Re?"
Decine di guardie arrivarono a piedi, mentre altri a cavallo li sorpassarono con gran fretta, fermandosi a pochi metri di distanza dal popolo invasore.
"Cosa volete?" chiese una guardia a cavallo, sguainando anch'esso la spada.
Il ragazzo sul cavallo nero si tolse l'elmetto, liberando i capelli neri.
"Il nostro tributo" rispose poi secco e deciso, dando l'elmetto ad un suo uomo. "Cosa altrimenti?" chiese retorico.
Winter trattene involontariamente l'aria, udendo quelle parole.
Vogliono me!
Indietreggiò, rischiando di cadere buffamente all'indietro.
"Calmati" rise Bress, divertito da ciò che vedeva.
Winter lo guardò, aprendo la bocca per dire qualcosa, ma non trovò le parole.
Bress indicò con un cenno della testa al di là della cella, lungo la fine del corridoio. La ragazza si girò per osservare quel punto. Un uomo spuntò dal nulla, con la stessa armatura verde scuro che la giovane aveva già visto addosso ad alcuni uomini invasori.
"Sbucano come i funghi!" esclamò con tono ironico e scherzoso Bress, tornando indietro di qualche passo.
"Va tutto bene."
L'uomo dei Thuata cercò di calmare Winter, che intanto aveva indietreggiato, sbattendo sul muro freddo della cella.
Solo avvicinandosi ancor di più alla cella, Winter poté osservare la sua faccia, che era sfregiata duramente, appena sotto l'occhio sinistro.
Altri due uomini raggiunsero le segrete, anch'essi dei Thuata.
Winter si girò un attimo, per osservare ciò che accadeva fuori.
Tutti lottavano.
Schizzi e pozzate di sangue sembravano tingere il terreno di un rosso scuro e malinconico.
Lei non si impressionava facilmente, ma alla vista di fiumi di sangue che scolavano veloci dalle gole squarciate delle diverse guardie, si sentì cedere le gambe e le braccia per alcuni secondi, cadendo in ginocchio, mentre il senso di vomito la assaliva.

STAI LEGGENDO
Etaine
FantasiWinter è una ragazzina sveglia ed intelligente, dotata di un carattere tanto curioso quanto insicuro e ansioso. Un giorno, avara di notizie riguardanti il suo passato incerto, deciderà di intraprendere una strada statole negata fin dall'infanzia. S...