8.Ci furono attimi di silenzio, probabilmente dedicati ad una elaborazione del discorso da parte del Principe, che sembrava fosse entrato in uno strano stato di panico, o di semplice pietà.
"Winter, ascoltami..."
Si sedette accanto ad essa, a stretta distanza. "Può capitare che ciò accada. Che pensieri dedicati ai due diversi mondi si mescolino tra loro dando vita a delle allucinazione come quella che hai appena avuto" ci fu una pausa, accompagnata solo da alcuni singhiozzi. "È una conseguenza... Non appena attraversi il limbo tra i due mondi, i tuoi ricordi possono mescolarsi tra di loro, e giocarti brutti scherzi in futuro" le spiegò, guardandola.
La ragazza contava mentalmente in un disperato tentativo di calmarsi, e sembrò funzionare, col tempo.
"Fantastico" commentò poi lei, non riuscendo a trattenere un po di ironia. "E succede spesso?" chiese smorfiando, sistemandosi i capelli che le coprivano ancora il viso.
Naoise sospirò amaramente. "No. Solitamente le allucinazioni sono frutto di pensieri simili ad essi. Ma sono soprattutto frutto di stress ed ansia. Quindi ciò è normale... ma non si ripetono spesso, solitamente."
E non capisco perchè tu possa quasi credere che io abbia una qualsiasi intenzione di far del male alle persone a cui tieni, anche volendo e potendo.
Cercò di cacciar via quel pensiero dalla mente. D'altronde, non poteva sapere con esattezza se fosse quello il motivo della allucinazione, e forse non teneva neanche a saperlo. Ma dovette rassegnarsi all'idea che ancora la ragazza non avesse nessun riguardo di fiducia verso di lui, o di tranquillità in sua compagnia.
L'aria della ragazza, infatti, era estremamente tesa ed ansiosa; e per quanto cercò di mascherarla agli occhi di Naoise, fu inutile.
Il Principe comunque la assecondò, comportandosi neutralmente, sotto lo sguardo distratto ma in realtà ben vigile della ragazza, che non si lasciava sfuggire nessun minimo comportamento di lui.
"Ti sei calmata, ora? Stai meglio?"
Il ragazzo si alzò, guardandola in attesa di una risposta.
Lei annuì, tenendo lo sguardo basso. "Si" disse solamente, asciugandosi il viso con la mano.
Naoise sospirò, abbassando anch'esso lo sguardo. "Non so..." mormorò poi, indeciso sul da dirsi. "Vuoi che faccia stare qualcuno della servitù qui con te o...", non continuò, osservando Winter scuotere la testa in dissenso.
"No", quasi lo mise in guardia, con tono irritato, massaggiandosi le tempie.
Naoise alzò le braccia in segno di arresa, non riuscendo a trattenere un ghigno di pura esasperazione.
La ragazza era davvero cocciuta.
"Come vuoi" si arrese, indietreggiando di qualche passo verso l'uscita. "Se cambiassi idea, chiedi alle guardie ai lati della porta" continuò a spiegarle, ammiccando un sorriso prima di lasciare la camera.
***
Winter non riuscì più a chiudere occhio dal precedente episodio.
Sdraiata sul letto, era immersa tra i suoi pensieri; così tanti che parve non riuscire più a gestirli tutti. La testa ormai le doleva.
Se i miei genitori, i miei genitori biologici, avessero a che fare con ciò? Con questo mondo?
Era la domanda che più si poneva; era ormai il suo chiodo fisso.Si portò una mano alla tempia. Sembrava che la testa le potesse scoppiare da un momento all'altro.
E poi, improvvisamente, l'incessante desiderio di uscire all'aperto, l'incessante desiderio di una distrazione. Era stanca di rimanere in quella stanza, in balia del nulla e dei suoi pensieri contorti.
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Etaine
FantasyWinter è una ragazzina sveglia ed intelligente, dotata di un carattere tanto curioso quanto insicuro e ansioso. Un giorno, avara di notizie riguardanti il suo passato incerto, deciderà di intraprendere una strada statole negata fin dall'infanzia. S...