Capitolo 19: Svengo, Ancora

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-smettetela di parlare della nostra vita-
-non vogliamo fare del male ai tuoi amici, Zeus chiede solo di te-
Dice Ares e annuisco consapevole
-andate-
Indico l porta in attesa che i miei amici mi obbedissero
-Ella, non fare la stupida, noi non abbandoniamo nessuno-
Michela fa un passo verso di me
-è una delle politiche dell'accademia:
"mai abbandonare un amico" -
Dice Noah
-oh che carini-
Afrodite ci guarda come se fossimo una telenovela
-madre, per favore lasciateci finire la missione, non stiamo intralciando nessuno-
-non funziona la tua ammaliazione, tesoro-
-non la sto usando, ti sto parlando da figlia, lasciaci in pace-
Non avevo mai visto Michela così potente
-chi è? Chi ama mia? -
Harry alza la testa uscendo dal suo blackout
-HARRY! RIPRENDITI-
Ninfea gli prende la spalla
-vuoi saperlo Smith? -
Chiede afrodite ignorando del tutto Michela
-Harry, guardami-
Noah lo prende per le spalle
-veramente vuoi sapere questa informazione? Anche se magari è una bugia? Vuoi veramente distruggere la tua relazione con mia? -
Dice Noah serio in viso
- i-io-
Scuote la testa e Noah annuisce vedendo la sua reazione
-vuoi veramente sacrificare Ella per la tua indecisione? -
Dice noah a voce più alta e più sicuro
-no-
Dice Convinto e prende la spada
-fatevi sotto -
Dice Jace mettendosi al suo fianco
-bene, ditemi chi ha vinto-
Dice James sedendosi sulla poltrona
-wow, è un bel pensiero lottare per la vostra amica-
Dice Afrodite
-peccato che non servirà a nulla-
Ares mi mette una mano sulla spalla,non mi ero accorta che si era avvicinato così tanto a me.
-addio prescelti -
Presa dal panico gli tiro un calcio nello stomaco e lo faccio cadere su una cassettiera, prima che potessimo svanire.
-oh Ares! -
Dice Afrodite sorpresa e prendo il mio arco.
-non costringermi -
Dico puntandolo verso la dea che sorride.
-quel giocattolo o non mi farà nulla-
-non lo so, io credo che qualche ammaccatura alla tua pelle perfetta lo farà, vuoi provare?-
Punto la freccia in mezzo agli occhi multicolore della dea e sopprime un lamento
-Stupida prescelta-
Guarda disgustata Ares che si stava alzando dalla caduta
-uccidila-
Serra i pugni Ares
-mi basta solo un gesto-
La minaccio e lei scoppia in una risata delicata ma con evidente nervosismo
-prescelti, non pensate che se noi ce ne andiamo adesso sarà tutto più tranquillo durante il vostro tragitto, non solo Zeus vi cerca ma anche le regina aracnidi, vi facciamo solo un favore portandovi via-
La dea mi guarda con uno sguardo penetrante
-sopratutto adesso che tu hai tirato un calcio al dio della guerra-
-e potrei sempre tirarti una freccia in fronte se volessi-
Ares ride
-provaci! Fallo-
Dice lui ma abbasso l'arco scuotendo la testa, sentivo la tensione nella stanza.
Io non potevo vincere contro due dei
-noi prescelti non uccidiamo-
Con questa frase d'effetto faccio scomparire tutti in un viaggio nelle ombre.
Gli porto in una spiaggia, non sapevo dov'eramo ma non avevo neanche la forza di tenere gli occhi aperti per scoprirlo.
Già fare un viaggio da sola era complicato, ma con 6 persone era un suicidio.
-ELLA-
Urla una voce che non riconoscevo sentivo solo un fischio nelle mie orecchie, e poi buio totale.
Mi chiedo quante volte sono svenuta da quando sono entrata in questo mondo, cioè dai mi perdo quasi tutti gli attimi più importanti della mia vita.

Ovviamente e sfortunatamente sognai.
-dei divini,Raily cresci un po' -
Dice un ragazzo che sembra avere 17 anni, veste con degli shorts di Jeans chiaro e una maglietta a maniche corte arancione.
Aveva gli occhiali da sole sulla testa,ha i capelli biondo dorati leggermente lunghi quasi ad arrivare alle spalle gli teneva in modo selvaggio.
Nonostante le catene ai polsi lui sembrava del tutto a suo agio, i suoi occhi castani brillavano al sole pronti ad un'altra frecciatina verso la persona a cui parlava, era così famigliare...
Assomigliava troppo a Jace.
-Apollo,non ci stringermi ad ucciderti,hai un facciamo troppo bello per la morte-
Dice una voce gelida che mi scosse in un brivido.
Apollo, era ovviamente Apollo.
Volevo chiamarlo, fargli sapere che stava arrivando, ovunque sia, che suo figlio lo avrebbe salvato ma appena apro la bocca nessun suono uscì, ero solo uno spettatore muto.
-Tanto non lo farai, stai aspettando mio figlio e la sua forte armata-
Era fiero di se.
Oh mi dispiace dio, ma non siamo proprio un'armata.
Raily ride
-vedremo se riusciranno a trovarmi, o si no ti dovrò Ammazzarti, mio caro, sono gli ordini-
-beh, io l'ho trovato con uno stupido indovinello e delle coordinate-
Dice lui vago
-ma è bellissimo e adatto a te, mio sole-
Dice Raily ridendo
-dove il sole non brilla-
Apollo mi guarda dritto negli occhi, come se quella conversazione fosse rivolta specialmente a me, come se sapesse che ero lì.

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