Capitolo 28: Solitudine

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(in questo capitolo racconterò in diversi punti di vista, di tutti i 6 protagonisti)

MICHELA
Michela urlava come una pazza ma sentiva solo il suo eco, in quel posto ovunque guardava vedeva solo il suo riflesso, era il tempio dedicato ad afrodite fatto di diamanti e argento, un vero specchio, al centro c'era sua madre in formato gigante.
Si sedette ai piedi della dea
-Afrodite , non so dove sei, o se stai bene, ma qui non posso fare niente per salvarti... Prima ho sentito un urlo, sembrava ninfea... Ho paura per lei, e anche per ella, sai loro due sono le miei migliore amiche... Non ho mai avuto amiche come loro ... Non posso perderle -
Dice Michela e si alza in piedi determinata
-anche noah... , spero stia bene-
Michela cerca di arrampicarsi per arrivare al buco nel soffitto.

JACE
Jace era solo, ma con tanta luce, il tempio di apollo era un vero e proprio barbecue, era fatto da milioni di gemme preziose che riflettaveano la luce del sole e formavano piccoli arcobaleni.
Jace osservava la statua del padre , ci aveva passato circa un giorno intero insieme, e lo aveva visto da vicino, quella statua era fatta cosi bene da farlo sentire al sicuro come quando stava con apollo
-sono solooooooo-
Urla jace e si arrampica sui piedi di Apollo e lo abbraccia
- ovunque sei fammi trovare la via d'uscita -
Piangiucolava jace, lui odiava essere solo... Abbandonato da tutti.

HARRY
ad Harry sembrava di essere sott'acqua, ci aveva provato molte volte ad andare nel castello Marino di poseidone, aveva letto leggende e miti, il regno di poseidone si estendeva sotto l'oceano atlantico, ma lui non riusciva mai ad arrivarci, poseidone pensava che il suo compito fosse in superficie ma a volte Harry voleva solo vivere al suo fianco ovunque si trovasse.
Si riteneva fortunato perché poseidone gli mandava spesso messaggi e consigli attraverso l'acqua, mentre alcuni prescelti non sapevano neanche il compito del dio protettore... Perché i dei non ci calcolano... Mai.
Harry camminava e osservava in tempio, le pareti erano di zaffiro e il pavimento era di marmo, mentre la statua ai piedi aveva una fontanella dove innalza la potente statua del dio dei mari con tridente d'oro in mano.
Harry giocherellava con l'acqua e pensava al suo unico pensiero in quei giorni : Ella.
Non che la amasse o altro, è solo che in quella missione i due si erano legati così tanto che per lui era un membro importante nella sua vita.
-figlio-
Sente la voce del dio e sobbalza
-poseidone! Dove sei? Stai bene? -
-sono qui Harry, sono qui con te -
-dove? Non ti vedo -
Dice harry confuso e il suo sguardo ricade sugli occhi della statua, la stava fissando, i suoi occhi si muovevano
-OH DIVINO ZEUS! -
esclama Harry spaventato
- devi cercare di liberarci, tutte le statue sono gli dei, per fortuna sono riuscito a comunicare con te grazie all'acqua -
-ma... Come è possibile? -
-quelle sorelle ci hanno ingannato, settimane fa ci hanno mandato un messaggio divino, i troni sarebbero state le prime cose distrutte da loro, senza i troni noi dei ci indeboliamo, quindi aspettavamo l'arrivo di quelle streghe seduti sui nostri troni, Atena aveva gia una strategia, quando sarebbero arrivate nella sala del trono c'era una maledizione che le avrebbe rese immobili ma neanche erano entrate con un passo che grazie a.... Medusa, ci hanno trasformati in statue-
-medusa? -
-si... Voleva vendicarsi di Atena e si è alleata con le aracnidi, come molti mostri o persone contro agli dei si sono alleati con loro, nel mio regno la maggior parte dei mostri antichi si sono risvegliati -
-come faccio a liberarvi? -
-non puoi da solo, hai bisogno di tutti i rappresentati.... Quella ella... Lei... Sa come fare, lo sa, ade o Zeus riusciranno a comunicarlo... È un'impresa folle , ma tu devi ascoltare la ragazza, Fidati di lei-
La voce si spegne e Harry rimane seduto immobile.
doveva ancora una volta fidarsi di quella pazza.

NOAH
Noah era nel tempio di Atena, il tempio era simile a quello di Zeus ma la statua era diversa e i muri erano fatti di granito.
-dovrebbe esserci un'uscita, o un modo per comunicare con gli altri, secondo la mappa dell'Olimpo, vicino al tempio di Atena ce quello di... Poseidone e Artemide, quindi dovrei avere Harry e Clara vicino, ce un modo per comunicare.... Ce... Ce.... -
Noah si strofina i riccioli camminando avanti e indietro cercando di pensare
Poi si ferma davanti alla statua di sua madre osservando i suoi lineamenti in marmo
-cosa farebbe Atena? -
Si chiede.
noah ammirava Atena per la sua intelligenza e sapienza, doveva trovare un modo per renderla fiera di se.
Dopo qualche secondo a Fissare la statua di Atena... nota qualcosa di strano,come se gli volesse dire qualcosa, oppure volesse mangiarlo.
Noah riflette sulle parole delle sorelle aracnidi, gli dei avevano pensato a sé stessi, loro erano in un posto perché si sentivano minacciati su una cosa loro.... Una cosa potente che gli dei non potevano vivere senza.
-ma certo! I troni! Sei tu vero? -
Guardava la statua speranzoso, gli occhi della statua si muovono appena e noah sorride
-allora, non puoi comunicare con me... Ma tu sai come potrei comunicare con Harry-
-Poseidone comunica con Harry attraverso l'acqua... Ma lui è il dio dei mari, e qui non c'è acqua nel tempio. -
Riflette
C'era qualcosa che gli sfuggiva, un dettaglio che si dimenticava.
-ma certo! -
Urla noah, se fosse in un cartone animato gli sarebbe spuntata la lampadina in testa.
Prende tutti gli stendardi che erano appesi nel tempio e inizia a ricamare.

HARRY
Harry stava giocherellando con l'acqua della fontana quando sente qualcuno bussare
-avanti, è aperto-
Dice Harry come se stessero bussando alla porta di camera sua
-scemo, non posso entrare, cerca di aiutarmi -
Dice noah in difficoltà
Harry si risveglia dal suo mezzo coma e guarda il soffitto, c'era una finestrella e noah era intento ad entrarci
-amico! Che diavolo stai facendo? -
Chiede Harry spaventato
-salvo l'Olimpo!... Adesso aiutami o si no muoio per al caduta -
Harry senza pensarci due volte, controlla l'acqua della fontanella trascendila un uno scivolo e aiuta noah ad atterrare sano e salvo
-come hai fatto? -
Chiede stupito Harry
-allora, lui è il vero poseidone -
Noah indica la statua
-lo so, mi ha parlato-
-stupendo -
Esclama come se lo sapesse già
-mi dici che hai combinato? Ora sai volare?-
-allora mi sono arrampicato sulla statua di mia madre, sono uscito dalla botola e tu eri l'edificio più vicino-
-ma sono metri di distanza -
-lo so, ho creato un ponte instabile ricamando, c'erano degli stendardi e Atena è molto brava a cucire, penso che anch'io ho preso questo pregio, le mie mani andavano da sole e la cosa strana è che non l'ho mai fatto prima .. , sono stupito? si lo sono-
-Una capacità di Atena -
-ora come facciamo a tirare fuori tutti gli altri? -
Chiede Harry
-quando sono uscito, non ho visto nessuno, dobbiamo buttare giù la porta -
-buttare giù la porta.... E secondo te non ci ho provato? -
Chiede Harry
-si ma adesso hai me -
-che utilità -
Noah lo spinge e i due provano a buttare giù la porta

NINFEA
Ninfea era legata con dei roghi al centro della sala dei troni, le regine erano andate a preparare il loro piano di vendetta sugli umani,stavano decidendo se carbonizzarli e inventare dei nuovi esemplari o di farli diventare statue e creare un museo di reperti estinti,
era stanca e sfinita,Ninfea stava per addormentarsi, le aracnidi l'avevano legata ai piedi delle sue sorelle Naidi e Draidi morte, l'avevano tenuta in vita solo per fare un atto di carità mentre uccidevano a tutte le sue sorelle davanti ai suoi occhi.
Stava per abbandonare tutto e raggiungere la sua famiglia per la potenza con cui i roghi le stringevano i polsi, quando qualcuno la scosse con esitazione
-ninfea-
Urla una voce famigliare
Quei roghi la stavano sfinendo, erano magici e le loro spine prendevano la sua energia, qualcuno la slega e gli fece bere dellacqua.... La sua fonte di vita.
Si allontana con la vista annebbiata temendo che erano alcuni scagnozzi delle aracnidi.
-ninfea stai meglio? -
Era Noah
-Noah-
Lo abbraccia sollevata
-state bene? -
Chiede ninfea riprendendo le vista e vedendo con gelida Harry e Noah inginocchiati di fronte a lei.
-dovrei chiedertelo io, cosa sono queste..-
Harry indica delle pozze d'acqua e dei alberi marciti
-le mie sorelle-
Trattiene un singhiozzo
-loro..-
A Noah tremava la voce
-andiamocene-
Harry ci allontana rabbrividendo dalla vista del cimitero sotto ai suoi piedi.
-sono state crudeli-
Stringe i denti Noah
-cosa ti aspettavi da due pazze che vogliono distruggere il mondo?!-
Esclama Harry
-Ragazzi, loro..mi hanno detto il loro piano-
-stupide-
Borbotta Harry
-o geniali-
Riflette Noah
-alle.... Alle... 12.00 le aracnidi combatteranno definitamente... Sanno che siete scappati... Vuole... Vuole.... Solo divertirsi-
Dice ninfea sbattendo le palpebre
-questo si che è un bel casino.... Dobbiamo liberare anche gli altri-
Dice noah nervoso
-ella, lei... Mio padre ha detto che lei sa come fare... Dobbiamo fidarci di lei... Ma so già che sarà folle-
Dice Harry distaccato
Ninfea cerca di sorridere
-beh... Ci siamo sempre Fidati di quella pazza... Sa essere geniale a volte -
I 3 di guardarono determinati e corrono a liberare i ragazzi

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