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Capitolo 30: Coppia che scoppia

Le coppie erano gia divise e stavano lavorando, mentre io andavo a far visita ad un parente fastidioso.
Entro nel tempio di ade e la sua statua era enorme e fatta di ossidiana, il tempio era buio illuminato solo da fuoco greco.
-ciao Ade-
Dico con riluttanza
-figliola! Sai è sempre una gioia rivederti-
Mi dice la voce di ade nella mia testa
-ade,ho bisogno del tuo aiuto, per sconfiggere le aracnidi-
Dico con difficoltà
-uuuh, la mia dolce ella bella ha bisogno del suo giovane padre della morte-
Volevo picchiarlo, ma non potevo perché è una statua.
-comunque, ho bisogno di controllare il fuoco divino -
Non so se le statue possono ridere ma sentii la risata agghiacciante del mio Patrigno divino
-bene, bene, sei la principessa del cielo e degli inferi... Normalmente direi di no... Ma ce la mia vita e il mio regno in ballo devo per forza aiutarti-
Non so se ero felice o spaventata

(ora torniamo a vedere cosa fanno gli altri protagomisti)

JACE
Jace era in coppia con ninfea, che non gli dispiaceva perché lui adorava ninfea... Ma... Magari se era con mia sarebbe stato più raggiante,  ma la cosa che gli dava più fastidio è che Mia stesse in coppia con Harry.
non era stupido, e aveva capito che per Ella Harry era qualcosa di più di un amico, ma allora perché lo aveva messo in coppia con Mia?
a Jace dava fastidio che Ella abbia voluto far soffrire Harry mettendolo insieme alla sua ex, che poi i due neanche si erano lasciati ufficialmente.
non ci capiva più un bel niente, gli veniva in mente solo di correre da un esperta, Michela, a chiedere aiuto.
ma poi Ninfea lo scuoto riportandolo alla realtà, c'era una guerra in corso doveva concentrarsi su quella.
Ella gli aveva spiegato cosa dovevano fare, allenarsi... Ma non con la spada ma con le proprie abilità.
Era strano perché jace si allenava con i suoi poteri sono poche volte, la spada era la sua arma in battaglia.
-ok jace, apollo... Sole, medicina, oracolo e poesia, te la cavi gia con la medicina, l'oracolo e la poesia non ti servono in guerra.... -
Jace non riusciva a stare attento a lungo, era un problema di tutti i prescelti... avevano spesso dei blackout .
-jace, jace,JACE RICCI-
Urla ninfea scuotendolo
E si risveglia
-scusa ninfea... Sono distratto -
-l'ho notato... Ma Jace..-
-sono inutile, non ho poteri che servono in battaglia, è inutile rifletterci-
- signorino ora ti spacco la faccia, ascolta attentamente ,qui nessuno è inutile e Questa è una battaglia, ci sono delle vite in ballo... E sopratutto  la vita di ella -
Dice ninfea con una convinzione tremolante
-ella? Ella che c'entra? -
Chiede impanicato Jace.

NINFEA
-devo dirtelo per farti collaborare, il destino di ella è salvare l'olimpo, ma non può farcela da sola, per vincere dobbiamo unire i poteri degli dei, che sono gli unici a poter sconfiggere le aracnidi, e ci ha divisi in coppie... Per aiutarci a vicenda... Mentre... Lei...-
Ninfea non sapeva come dirlelo.... Ella glielo aveva detto prima di partire così da essere l'unica a saperlo, per aiutarla in caso di pericolosi imprevisti.
Avevo paura di farli preoccupare ma ormai era tardi, colpa della sua boccaccia.
-ninfea, dimmelo-
-ok, ok ella è andata da ade... Deve scoprire I segreti... Del mondo degli inferi -
Dice ninfea preoccupata
-ma è stupida? È pericolosissimo... Gia la voleva uccidere l'altra volta... Lui le può fare del male, puoi fare qualcosa di brutto tanto brutto -
Dice jace impanicato
-dovete stare tranquilli prescelti, non farà niente ad ella, è l'unica sua scelta aiutarla... O si no deve dire addio al suo regno... Lui ci tiene troppo-
Jace fa un urletto e ninfea si guarda in torno e vede la statua di Zeus sorriderle
-l'hai sentito? -
Chiede jace tremando
- s-si penso che Zeus è tanto potente da poter comunicare con tutti oltre ai suoi figli -
Dice ninfea sorridendo alla statua
-ora... Dobbiamo allenarci, per ella -
Dice jace guardando ninfea determinato
-grazie agli dei, almeno hai un cervello in quella testa-
-hahha, spiritosa-

MICHELA
Era la prima volta che Michela non si allenava o combatteva con Noah, erano la coppia migliore dell'accademia ,complementari e imbattibili... Perché Ella l'aveva separata da lui?
Jarmy era seduto e fissava il monumento in centro al tempio Come se volesse mangiarlo.
Come faceva la prescelta di afrodite a collaborare con uno che vuole mangiare Zeus?
-ok, Jarmy dobbiamo allenarci con i nostri poteri, Dioniso è il dio del vino... Originariamente fu un dio arcaico della vegetazione, legato alla linfa vitale che scorre nelle piante.... -
Ragionava Michela
-mentre Afrodite, la dea della bellezza e dell'amore,  figlia di Zeus, era nata in primavera dalla spuma del mare fecondata da Urano che Crono aveva scagliato in mare dopo la ribellione contro il padre. emerse dalle onde, su una conchiglia. Appena la dea mosse i primi passi sulla spiaggia, i fiori sbocciarono sotto i suoi piedi, e subito le vennero incontro la persuasione e il desiderio.  Dal cielo arrivò un carro di gemme, tirato da due colombe, la dea vi salì e fu così assunta in Cielo. Zeus la diede in moglie ad efesto; ma la sua idea non fu una delle più felici; non si può unire in matrimonio la dea più bella con il dio più brutto. Afrodite veniva rappresentata nel fiore della sua giovinezza, avvenente, graziosa, tutta ingioiellata e sorridente. Sopra il vestito portava una cintura magica, dove erano raccolti tutti i vezzi, le grazie, il sorriso che promette ogni gioia, i teneri dialoghi degli innamorati, i sospiri che persuadono e il silenzio espressivo. Erano sacri ad Afrodite le piante come la rosa, il melo, il papavero; tra gli animali, il passero, la lepre, il cigno, il delfino e soprattutto la colomba.-
Michela dice tutto d'un fiato, studiava gli dei da quando era piccola, era sempre rimasta affascinata sopratutto da sua madre, sapeva la sua storia come se l'avesse vissuta con lei.
Jarmy la guardava con la bocca aperta,come se adesso volesse mangiare lei.
-wow Miki sei davvero una fan di afrodite -
-non sono una fan, l'ammiro e basta -
Dice Michela un po' offesa
-seh, quindi.... Io ho il vino e la linfa delle piante.... E tu i fiorellini... L'amore e.. La bellezza... Wow che squadra utile-
Dice Jarmy sdraiandosi
-Jarmy rocky! Non è vero, siamo una squadra utile insieme... Se ci ha messo in coppia ella... Ci sarà un motivo -
Dice Michela convinta
-Michela, sai che adoro tutti all'accademia, mi trovo bene, siete la mia famiglia.... Ma perché vi fidate così tanto Di ella? È pericolosa può fare benissimo il doppio gioco.... Magari adesso è con le aracnidi-
Dice Jarmy incoraggiato
Michela si alza in piedi infuriata
-la smetti? Ella non farebbe mai una cosa del genere, lei ci ha salvato la vita più volte, grazie a lei adesso potremmo riuscire a vincere sta battaglia! Se tu Rocky magari non inizi già a darti dell'inutile, qui noi abbiamo un ruolo fondamentale e anche se pensi che tuo padre è un ubriacone che non fa niente, NON È VERO È UN DIO E HA FATTO MOLTO PER L'OLIMPO COME MIA MADRE! NON È SONO UNA BELLA DEA È ANCHE INTELLIGENTE E SCALTRA! NON SO DEVE ESSERE PER FORZA BRAVA NELLE STRATEGIE MILITARI O METTERE UN ARMATURA PER ESSERE RITENUTA DA TUTTI FORTE E POTENTE!-
Michela era fuori di sé... È come se avesse tirato fuori un peso dal suo cuore
Jarmy la guardava come se stesse urlando all'aria
-Michela... Dioniso.. È sempre stato un po' inutile e anche afrodite non aiuta molto-
Dice quasi fregandosi del mondo in subbuglio
-MA CHE? TU NON CAPISCI PROPRIO NIENTE! AFRODITE È LA DEA DELL'AMORE E DELLA BELLEZZA, LEI PROTEGGE LA BELLEZZA DELLA NATURA E HA COSÌ TANTO FASCINO DA AMMALIARE E INGANNARE GLI altri.. -
La voce di Michela si spegne
Jarmy la guarda come se fosse ipnotizzato o incantato
-hai ragione michela-
Dice spento
-cavolo perché non ci ho pensato! La mia voce, io posso ingannare le persone! -
Michela afferra Jarmy per le spalle
-Jarmy! Il vino,la mestá, la ninfa.... Ella me l'ha messo davanti agli occhi e non sono riuscita a vederlo-
Michela si colpisce  sulla fronte
- c-cosa? -
Chiede jarmy risvegliandosi
-oh si...è così tutto ovvio, è  la mia abilità che mi differenzia dalle mie sorelle! -
-ok... Se l'hai capito tu... -
Dice Jarmy cercando di sorriderle per non essere ancora incantato