Ormai era da settimane che stavo all'accademia dei prescelti e avevo partecipato a diverse lezioni.
Su come combattere, e facevo schifo, ogni volta sceglievo un'arma più pesante di me e cadevo fuori dal ring prima che il mio avversario iniziasse a combattere... O sollevare l'arma.
E non mi facevano usare il mio bel arco perché dicevano che ero "pericolosa".
Bah
Poi c'erano le lezioni sulla storia greca dove ti informavano su tutti i miti greci... Divertente ovviamente... Ma avevo un sacco di blackout.
E mi perdevo tutta la spiegazione
Una volta pensavo se potevamo usare una cucina.
Cioè è una bella domanda,
All'accademia ci servono loro i piatti, cioè che i piatti si servono... Da soli, non so se potete comprendere,ma DA SOLI.
Ma la vera domanda è:
E se voglio farmi dei noodles?
Dov'era la cucina?
Usciva tutto da una porta di legno ma dietro sembra non esserci niente.
Ma dove siamo? Ad hogwarts?
Mi dispiace ma mi ricordo di essere una prescelta, una guerriera... Mica una maghetta carina e simpatica.
Accipicchia.
Preferivo avere una bacchetta e avere quelle strane toghe.
Ma niente, ho solo un arco di diamante che non mi fanno usare.
Che vita triste.
Dicevo
Con gli amici? Beh questa è un'ottima domanda.. .. Emm... Si beh avevo la mia migliore amica ninfea.
Lo so, lo so, è sconvolgente come la mia psicologa è diventata la mia migliore amica, ma lei c'era sempre. Tranne a lezione visto che le ninfe si occupavano dei boschi vicino al mare (se mi chiedete come fanno a starci un mare e dei boschi in un campo di girasoli... Me lo chiedo anch'io ma mi dicono che è una magia degli dei quindi, sorridiamo e annuiamo amici).
Beh oltre a lei avevo altri amici ovviamente, ero particolarmente legata ai caposquadra.
So che è strano che io avessi amici popolari (o semplicemente amici) ma quei ragazzi erano semplicemente fantastici.
C'erano Michela e Mia che parlavano sempre tanto, troppo, ma almeno non c'era un silenzio imbarazzante.
Poi c'erano Jace, Luke e Noah, erano simpatici... Litigavano e ridevano, litigavano e ridevano e poi ridevano ancora.
Ok
Poi c'erano il gruppo che mi odiava, Clara, Jarmy e Blake.
Quelli sapevano solo guardarmi male.
Infine c'èra Harry...
Io odio Harry.
Una volta mi aveva buttata in acqua.
Ha senso?
No, io, odio l'acqua e odio anche lui.
Punto fine.Ero in camera mia, condividevo la stanza con 4 ragazzi, dei prescelti di Ermes.
Era lì che alloggiavano i ragazzi senza riconoscimento divino.
Ermes il dio dei viaggiatori e dei vagabondi.
Sembra un dio così affettuoso.
Ma i suoi figli no, assolutamente no.
due di loro avevano la mia età e gli altri due avevano 16 e 17 anni.
Si chiamano:
Benny, Olivia, Patrick e Paddy.
Pensavo che erano simpatici e carini... Almeno così mi aveva detto Mia, ma erano veramente insopportabili.
Mi facevano scherzi e rubavano le mie cose, mi guardavano con disprezzo e sparlavano di me.
Ma dopo tutto ero abituata a quel trattamento, cioè.. Avete visto gli stupidi viziati della mia scuola? Ecco però... Quelli erano prescelti con abilità strane e spaventose e ovviamente peggiorò la situazione in un batter d'occhio .Olivia stava contando delle dracme del suo gruzzoletto metre Benny faceva una gara a braccio di ferro con Paddy e Patrick stava frugando tra le mie cose.
Come sempre Quei ragazzini erano attratti dalle mie cose.
Come se ci fosse veramente qualcosa di importante.
Non c'era niente!
-puoi per favore allontanarti dal mio zaino-
Dico cercando di rimanere calma e gentile e lui mi guarda sorridendo.
Quel sorriso orribile.
-la piccola Caramellina si sta ribellano alle regole della casa? -
Dice Olivia
Quelle stupide regole, dicevano che se sei nuova le tue cose diventavano di tutti finché non superavi una prova.
Ma che cazzata è!
Scusatemi ma non ha senso!
Perché in questa mondo tutti dicono cose senza senso?
-uhhh-
Dice Paddy ridendo
-sei fortuna che là fuori hai i Rappresentanti che ti proteggono, ma non credere che le mammine ti aiutino anche qui-
Dice Benny
-lasciatemi stare-
Se mi parla ancora le stacco la testa e mi faccio un frullato.
-Ascolta novellina, lo diciamo per il tuo bene, smettila di crederti superiore solo perché Ryan conosce i tuoi genitori o perché i Rappresentanti vedono qualcosa in te, sei solo una ragazzina che non sa nemmeno chi è-
Dice Patrick
Aveva completamente ragione.
Ma... Se avessi veramente qualcosa con cui vantarmi, giuro che lo avrei fatto.
Ma non avere i genitori, essere una problematica, timida e imbranata ragazzina non migliorava la situazione è per lo più non sapevo nemmeno chi era il mio protettore divino, e questo vuol dire che non avevo capacità, poteri o doni a mio favore.
Non penso che siano pregi.
-hai 15 anni, ormai il tuo dio ti ha dimenticato -
Dice Olivia ridendo
-avete ragione, magari mi ha dimenticato o magari sono inutile e sono solo una novellina, ma non potete dirmi cosa fare-
Dico prendendo tutto il coraggio che avevo.
Nemmeno sapevo di averlo.
-sai come sono le regole, o accetti la sfida o ti sottoponi al nostro potere-
Dice Paddy.
Che è?
La regina Elisabetta?
-no-
Cercavo vernante una fonte di coraggio dentro di me, in tutta la mia vita non ho mai affrontato dei bulli, gli ignoravo.
-uuuh, Ella Bella ha tirato fuori il coraggio-
Dice Patrick ridendo.
Scusate mie cari lettori... Ma in questo momento io,Ella, sto per fare qualcosa di scarbato e che di solito non si fa con gli esseri umani normali.
vado verso di lui e gli alzo il colletto sbattendo lo al muro, sentivo uno strano calore al corpo, era piacevole e mi sentivo piena di forza.
-non provare a chiamarmi Ella Bella-
Dico e il ragazzo respirava a fatica, vedevo la sua scintilla di vita spegnersi piano piano.
C'era qualcosa dentro di me che voleva consumare la sua scintilla, godersi il momento in cui respirava l'ultimo fiato.
Ma c'era un'altra parte di me che mi costringere a di smetterla, che non era la cosa giusta, non potevo far del male ad un ragazzino.
Lo lascio spaventata da me stessa e guardo gli altri che si erano allontanati da noi.
-farò il vostro stupido test, se fallirò me ne andrò dall'Accademia, ma se lo supero voi non dovrete più instaurare queste leggi e dovrete lasciarmi stare-
Dico uscendo dalla porta convinta, dopo il mio attimo di potere volevo sentire ancora quel calore.
-bene signorina aggressiva, 2 minuti, al padiglione di tiro con l'arco-
Urla Benny con la voce tremolante
- a-aveva gli occhi... V-verdi-
Dice Patrick traumatizzato
Ma ero roppo arrabbiata per ascoltarlo.
In quel momento volevo solo uccidere qualcuno e vendicarmi.
Nessuno doveva osare chiamarmi con quel nome, nessuno doveva pronunciare il nome di mia madre.
Ella Bella era un soprannome creato dai miei genitori che univa il mio nome con il nome di mia madre, non era una casualità che mi avessero chiamato Ella, mia mamma voleva avere qualcosa da condividere con me.
Come se sapesse che non saremmo state insieme per tanto.
Quel nome era sacro per me.
Vado verso il padiglione arrabbiata.
-stupidi prescelti, stupida vita da prescelti,stupidi umani senza un briciolo di intelligenza -
Borbotto
-ELLA-
Urla Ninfea ma la ignorai.
Non ero pronta mentalmente per parlare con una persona gentile e carina, avrei fatto di tutto per sentirmi ancora potente, avevo paura di sfogare la mia rabbia verso una mia amica.
Vado verso il padiglione che era già pronto per la sfida.
I 4 erano circondati da diversi ragazzi dell'Accademia
Altri stupidi
-la prova è semplice, devi solo prendere l'arco che desideri e colpire tutti bersagli, in centro -
Dice Olivia rimanendo ad una distanza di sicurezza, mi piaceva il timore che provava nei miei confronti
-solo questo? -
Chiedo sorpresa
-oh no, dovrai farlo bendata-
Dice Paddy ridendo.
Fantastico! E in più mettetemi una spada nello stomaco, così è piu esilarante.
Tutti i figli di Ermes ridevano sicuri di aver già vinto e di non avermi più tra i piedi dopo la gara, tutti tranne Patrick che era ancora scosso per prima, non so cosa avevo fatto ma devo essere sembrata molto cattiva.
-Ella Chase! Non provarci-
Urla Jace dal fondo della folla mi giro verso di lui, non era solo, aveva di fianco tutti i suoi amici.
-devo farlo-
Dico e lui scuote la testa
-nessuno di obbliga-
Dice Noah cercando di farmi ragionare.
Quanto aveva torto, c'era qualcosa in me, come una voce lieve che mi diceva di farlo, Che ero obbligata a farlo:
"il dio non ti troverà se non lo fai"
"tua madre non avrà vendetta"
E altre frasi simili
-è un suicidio-
Dice Harry indifferente
-nemmeno un figlio di Apollo ne sarebbe capace-
Dice Noah
-grazie per la fiducia -
Borbotta Jace
Ma le voci si facevano sempre più forti tanto che non sentivo più le voci dei miei amici.
-vuoi arrenderti? -
Chiede Olivia ridendo.
Prendo il mio arco di diamante e sento una scossa dentro di me, come elettricità statica.
Presi la benda nera e me la legai sugli occhi
-Ella ti prego non farlo -
Dice Ninfea quasi piagnucolando
-andate via-
Dico.
Non volevo vittime.
E piano piano scoccai le frecce, non sapevo dove erano andate o che cosa avevano colpito o se avevo ucciso una persona o meno, sentii solo quella voce :
"brava ella, sono fiero di te"
Mi tolgo la benda e vedo tutte le frecce scagliate sul centro del bersaglio.
Ella vince, Ella vince.
Lalallalala
Viva la libertà!
Nessun ragazzo verra mai più bullizziato da degli stupidi prescelti di Ermes.
Mi giro verso i ragazzi entusiasta e carica, avrei potuto sollevare un edificio.
-OH PORCO CRONO-
Urla Jace saltando in braccio a Harry
-E-ella... G-gli occhi-
Dice Michela
-So di avere degli occhi, grazie per avermelo detto. -
"hai degli occhi bellissimi"
Diceva la voce
-grazie, sono color nocciola-
Dico rilassata
"con quegli occhi potrai fare quello che vuoi"
Dice
-tipo? -
Chiedo confusa
-c-cosa? -
Chiede Noah
-armi!-
Urla Blake e Tutti i presenti impugnando le armi, sento l'arco farsi freddo e il vento soffiava più forte.
-cosa fate?-
Faccio un passo indietro
-non muoverti Chase, sappi che ad ogni azione avventata potremmo colpirti-
Annuncia
-n-no..-
Mi stavano per attaccare?
Sarei stata mandata via dall'Accademia?
Solo per una gara?
Non avevo fatto niente, quella era la mia unica casa.
"ella controlla le emozioni, non spaventarti"
-come faccio? -
Più il mio battito accelerava più il vento soffiava forte.
"non devi avere paura delle tue capacità"
Guardo il mio riflesso sull'arco e avevo gli occhi azzurri che brillavano.
Sobbalzai sorpresa.
Mi ricordavo di non averli azzurri..
-ho gli occhi azzurri-
Dico spaventata
"Ella Chase, se non ti calmi rischi di far volare tutti i tuoi amici e condannarli a morte certa"
-non voglio ucciderli-
Dico ansimando
Ryan si fa spazio tra i ragazzi.
-ELLA-
Urla Ryan e si guarda in torno nervoso.
"pensa a un pensiero felice"
-ABBASSATE LE ARMI-
Urla Ryan ma i ragazzi erano troppo spaventati per obbedire, l'aria in torno a noi si faceva gelida e più forte.
"Ella un pensiero felice"
Mi costrinsi a chiudere gli occhi e obbedire all'ordine della voce, dovevo fermare quello che avevo creato
mi concentro sulla tranquillità.
Un pensiero felice, un pensiero felice.
Nella mia testa rifiorò un ricordo.
Degli occhi, degli occhi bellissimi.
Che si trasformavano da castani scuro ad un azzurro Marino.
Erano semplicemente bellissimi.
Mi davano una sensazione di calma interiore, come se mi comunicassero di rilassarmi e di stare tranquilla, che andava tutto bene e potevo finalmente abbassare la guardia, come se ogni mio problema non esistesse più.
Il vento si calma e il mio cuore inizia a battere regolarmente.
Però c'era un problema, i miei piedi non erano più a terra.
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the book
FantasíaElla chase è una ragazza di 15 anni. Lei è molto timida e racchiusa in sé stessa ma per colpa di un trauma che porta alla morte dell'unico genitori che aveva in vita, le si apre un nuovo mondo. Un mondo in cui tutti i miti e leggende pagane erano re...