Correvo.
correvo più veloce che potevo, dalla mia casa all'ospedale era un lungo tragitto ma non mi preoccupai di prendere un taxi, io correvo, dovevo e volevo correre.
Entrai con il fiatone in ospedale e raggiunsi il banco, dove 3 infermiere chiacchieravano spensierate.
-devi vedere Alex nella camera 22, un esemplare, manesco-
Ride una
-Alex? Quel Alex?! È proprio uno splendore-
Dice l'altra
-ha quei occhi marroni e Ambra-
Ride
-ma se è una femmina-
Sbuffa una
-non è binario, Elisa, dai-
La spinge l'amica
-io po trovo affascinante in qualsiasi tipo-
Ride
-è fidanzato con il biondino, Jenny-
Borbotta Elisa
-oh..em..ragazze-
Dice la terza che era rimasta in silenzio fino ad ora.
Mi indica e tutte e tre mi guardavano preoccupate come se potessi svenire da un momoneto all'altro, anch'io pensavo di poter svenire, ma non lo feci chiesi esitante:
-il signor... Il signor..... Chase-
Mi guardavano confuse e preoccupate ma capirono subito che stavo cercando la stanza del signor chase e anche velocemente, l'infermiera in centro mi rispose guardando il computer
-stanza 17-
Stanza 17 stanza 17...
corro verso le scale
- Che bel numero molto fortunato-
dico ironica al muro davanti a me e per fortuna non mi rispose.Corsi al secondo piano usando le scale, il perché non lo so nemmeno io ma l'ascensore mi metteva troppa ansia. Entrai nella stanza e trovai un uomo steso sul letto praticamente attaccato ad una macchina, mi si riempirono gli occhi di lacrime ma riuscì a trattenerle.
Odiava vedermi piangere.Era un uomo di mezza età con i capelli biondi quasi grigi per la vecchiaia, era magro, molto magro per i farmaci che aveva assunto, aveva il pigiama dell'ospedale,bianco e azzurro, e quando Entrai mi guardó cercando di sorridere
-papà -
Gli andai incontro mentre lui mi seguiva con gli occhi, presi lo sgabellino vicino e mi sedetti
- stai bene? Il dottore mi ha chiamato...ha detto che hai avuto un malore...io sono corsa subito qui...scusa è che il treno era lento...io ero lenta...scusa..scusa papà-
Dico nervosa e lui mi prende la mano.
Era così fragile e ossuta, avevo paura di stringerla e romperla come se fosse terracotta.
- gli avevo detto di non farlo, non voglio farti preoccupare, tu devi concentrarti sullo studio-
Diceva sempre così.Approposito,non mi sono presentata.
Mi chiamo Ella chase, abito a Milano in Italia, vivo sola con mio padre perché mia mamma è venuta a mancare da quando ero piccola.
sono una ragazza di 15 anni e vado in seconda superiore, studio... Beh cerco di studiare in qualsiasi scuola mi prendevano... Può sembrare strano ma ho cambiato molte scuole e ormai non avevo più un sogno preciso come tutti i ragazzi della mia età.
Ma c'è una picca, cambio ogni anno scuola.
So che può sembrare strano, ma mio padre mi faceva sempre cambiare scuola, se non mi dispendevano prima.
Non chiedete sono ancora confusa dall'anno scorso, a quanto dicono ho fatto esplodere la mensa, ma io nemmeno c'ero a scuola quel giorno!
Ero scappata con un mio amico...oh non impicciatevi sui dettagli, non ero nemmeno riuscita a baciarlo che mi ritrovai nell'ufficio del preside con di fianco mio padre.
... La scuola... Posto inutile gestito da persone inutili.
Bhe, non andavo bene in nessuna scuola.. Non sono bravissima in matematica, inglese, grammatica, storia e tutte quelle materie di studio ma almeno me la cavavo nelle materie pratiche,amo disegnare ed era l'unica cosa che mi faceva stare bene... avevo in comune solo questo con mia madre,l'unica cosa con cui mi sentivo connessa con lei.
Comunque....La cosa in cui andavo sopratutto male era il mio comportamento, non è che sono una cattiva ragazza che appende i secchioni sugli armadietti, e oltre a far esplodere le mense magicamente, mi distraevo facilmente, alcune volte durante lezioni guardavo la finestra e mi dimenticavo del mondo attorno a me, capitava spesso e le insegnanti mi chiedevano di visitare uno psicologo, forse ne avevo veramente bisogno...ma si sa che quella gente era più inutile che altro.
E poi mio padre non accettava mai, diceva che era perché ero nervosa per la scuola e perché ero troppo timida per chiedere aiuto ai compagni, come se fosse vero....bah.
non avevo amici proprio perché mi definivano strana dall'inizio ma, per essere sincera io sto bene da sola, dopotutto chi si farebbe amica una psicopatica che fa esplodere mense e si ipnotizza davanti alla finestra?
Rispondo io alla domanda: nessuno.
Ma non sta a me giudicare gli umani, parliamo della persona più importante della mia inutile vita:
Mio padre
Vivo sola con lui, ed è bellissimo.
Tom Chase lavora come consulente tramite freelance, era un lavoro semplice e ben pagato, faceva consulenza in videochiamata o sistemava I documenti che gli davano attraverso computer.
Ora vi racconta l storia più triste...già non è finita.
Mio padre, ha iniziato a stare male da 5 mesi ha... Un cancro al fegato e da quando glielo hanno diagnosticato... Beh faccio degli strani incubi, di solito sognavo mostri strani che me lo portavano via, ne avevo parlato a mio padre e lui mi sorrideva sembre dolcemente dicendo che era la paura ma sapevo che mi nascondeva qualcosa.
Qualcosa di grosso...e di pericoloso.
Ed ero sicura che centrasse mia madre, ma forse era solo una mia allusione.
Ho sempre fatto sogni strani fin da piccola...ma più crescevo più le cose sembravano vere.
Più vado avanti più mi sembra che la mia vita sia tutta una messinscena per farmi soffrire.-papà... Il dottore.. mi ha detto di venire qui-
Dico scuotendo la testa
-ella ti ho detto di non preoccuparti... Dimmi... Hai sognato ancora...-
Lo interrompo
-papà sto bene, I sogni sono cose che non si avverano mai, ti ricordi?... Lo diceva la mamma-
Dico cercando di sorridere
Mio papà sospira annuendo.
ha sempre amato mia madre ed era distrutto quando... Venne a mancare.
Non parliamo spesso di lei,anzi...evitavamo proprio l'argomento.
Per questo la mia ferita non è mai stata ricucita, non l'ho mai affrontata.Il dottore entrò all'improvviso
- tom chase! -
Dice il dottore allegro
- ma guarda un po' chi si rivede, Andrea! -
Dice mio padre cercando di alzarsi ma non ce la fece
Intervenii
- dottore posso rimane qui sta notte? -
Dico implorante.
Non volevo lasciarlo solo.
Mio padre mi guardò speranzoso, sembrava che era daccordo con me
Ma il dottore scosse la testa
-signorina chase suo padre è in ricovero è contro le regole -
mi sorride dolcemente e guardo mio padre che annuiva
-vai ella bella torna a casa a studiare ti chiamo sta sera-
sapevo che non mi avrebbe chiamato perché non gli permettevano di fare sforzi quindi cercai di sorridergli e mia alzai, lo salutai baciandolo sulla guancia e chiusi la porta dietro di me. Guardavo il corridoio malinconica, ora non avevo neanche la minima voglia di correre a casa.
-che schifo-
Dico solamente
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the book
FantasíaElla chase è una ragazza di 15 anni. Lei è molto timida e racchiusa in sé stessa ma per colpa di un trauma che porta alla morte dell'unico genitori che aveva in vita, le si apre un nuovo mondo. Un mondo in cui tutti i miti e leggende pagane erano re...