Porto sicuro

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Quando finalmente il giudice comunicò la sua decisione Giuseppe sentì la terra aprirsi sotto ai suoi piedi, il cuore che prima batteva impazzito sembrò mancare qualche colpo. Si voltò a guardare Valentina, non sorrideva, lo guardava seriamente, come se lo rimproverasse di essersi messo contro di lei.
"Ovviamente il signor Giuseppe Conte non perde alcun diritto sul figlio" aggiunse il giudice con lo sguardo rivolto a Giuseppe "Il cambio di residenza del minore non cambierà niente per quanto riguarda la patria potestà".

Non sarebbe cambiato niente legalmente, ma Giuseppe sapeva perfettamente che il trasferimento a Roma di suo figlio era il colpo di grazia al loro rapporto già così martoriato da un divorzio complesso,da così tante situazioni che li avevano portati fino a quel punto di non ritorno.
Emmanuel era fuori dal tribunale ad attenderlo e, ancora prima che Giuseppe aprisse bocca, aveva già intuito qual era stata la decisione del giudice. Lo attirò a sé in un profondo abbraccio, come se tra le sue braccia tutto il resto potesse sparire, e iniziò ad accarezzargli la schiena con dolcezza "Ho perso" sussurrò Giuseppe mentre si lasciava cullare dal corpo di Emmanuel "Ho perso mio figlio".

Emmanuel lo baciò incurante di tutto, cercando di ignorare qualche lacrima salata che scorreva tra l'unione delle loro labbra, gli teneva il volto tra le mani come se quei gesti potessero in qualche modo proteggerlo, lenire il suo dolore e confortarlo in un momento così difficile.

Emmanuel improvvisamente alzò lo sguardo con aria atterrita fissando di fronte a sé, c'era Valentina che li osservava con la bocca aperta a causa dello stupore che l'aveva colta quando li aveva visti baciarsi.
Giuseppe si voltò e la trovò dinanzi a loro stretta nel suo completo elegante, aspettò che dicesse qualcosa consapevole che la scena a cui aveva assistito l'aveva sicuramente sorpresa "Ti serve qualcosa?" domandò irritato da quella situazione.
Valentina immediatamente parve riscuotersi "N-No, io... Non sapevo che..." avrebbe voluto essere crudele con lei, mandarla al diavolo senza cerimonie, gridarle di sparire dalla sua vita dopo che gli aveva portato via la cosa più preziosa che aveva su questa terra, ma comprendeva la sorpresa di Valentina.
"Stiamo insieme, è il mio compagno"
"Non sapevo che... Che ti fossi lasciato da Olivia"
"Ebbene sì"
Valentina annuì senza parole di fronte a quella scena così inverosimile "Perdona la mia sorpresa, ma credevo che tu... Insomma che ti piacessero le donne"
"Mi piacciono" rispose Giuseppe seccamente "Ma mi sono innamorato"
Valentina annuì imbarazzata "Beh, buon per voi"
"Non sei incazzata?" domandò Giuseppe muovendo qualche passo verso di lei "Che io continui ad essere così... Come mi hai definito in aula? Ah sì, promiscuo"
"Basta che tu non lo sia quando sei sposato con me" rispose adirata la donna stringendo le labbra
"Mi hai dipinto come un mostro!" gridò Giuseppe "Io non ti avrei mai fatto tutto questo! Hai permesso al tuo avvocato di farmi passare come il peggiore degli uomini solo perché qualche anno fa mi sono innamorato di un'altra!"
"Tu hai distrutto la nostra famiglia!" replicò Valentina furibonda
"No, tu l'hai fatto, non te ne dimenticare" rispose Giuseppe abbassando un po' il tono di voce, ma con lo sguardo infuocato dalla rabbia.
"Io? Io non ho scopato con un altro"
"Tu mi hai trasformato in un uomo che non sono agli occhi di Niccolò"
Valentina scosse la testa "Niccolò ha solo capito da solo quanto tu sia stato assente"
"Tu gli hai detto che ti ho messo le corna, lo hai messo contro di me e ora me lo porti via. Sei tu che hai rovinato tutto, potevamo essere ancora una famiglia"
Valentina nuovamente scosse la testa facendolo passare come un ingenuo incapace di afferrare anche il più banale dei ragionamenti "Ho solo spiegato a Nicco cos'è successo, la nostra famiglia l'hai distrutta tu andando a letto con quella troia"
"Non ti permetto" sibilò Giuseppe furioso
"Attento" rispose la donna rivolgendosi a Emmanuel "Presto si stancherà anche di te" detto ciò li salutò e salì in auto lasciando Giuseppe in piedi, i pugni stretti lungo i fianchi e una gran voglia di gridare di rabbia.

Omnia vincit amor || Macronte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora