CAPITOLO 20

17.4K 589 154
                                    

DRACO MALFOY.

La invito ad entrare ed immediatamente i più oscuri e terribili ricordi di presentano vivi.

Abbiamo accolto qui Lord Voldemort e abbiamo permesso che facesse delle cose orribili.

Questa Villa ha assistito a delle morti.

Nel salotto vi è un tavolo lungo riccamente decorato, mentre l'arredamento è spostato lungo le pareti. Dall'alto pende un lampadario di cristallo, su una parete troneggia camino di marmo sormontato da uno specchio con una cornice dorata a volute e altri ritratti sono appesi pareti viola. Da una porta si accede a un corridoio buio che conduce ai sotterranei attraverso una ripida rampa di scale alla fine della quale una porta pesante immette in una stanza umida, ammuffita e buia.

Li si trovata la prigione, ricordo perfettamente le grida dei prigionieri e le torture subite.

<< Draco >> mi richiama Lilith svegliandomi dai miei pensieri << Tutto bene? >> chiede

<< Si >> le rispondo << Solo dei vecchi ricordi >>

<< Possiamo tornare ad Hogwarts se ti va >> mi consola lei

<< No, ormai questa casa appartiene unicamente a me, dunque ho il pieno diritto di farci ciò che voglio e non voglio più che sia considerata la dimora di Lord Voldemort >>

Lei annuisce e credo mi abbia compreso

<< Non lo è più >> poi mi dice << Si può sempre rimediare al passato >>

Le prendo il borsone che ha portato con se e la invito a seguirmi lungo le scale

<< Questa villa è stata teatro di morti e di torture >> le confesso << Lilith sono successe cose orribili >>

Lei mi prende inaspettatamente la mano e mi segue silenziosa, apro una delle porte che conosco bene, ed entriamo insieme

<< Questa è una mia camera >> le dico

<< Camera? >> dice lei << Direi appartamento piú che altro! >> dice guardandosi intorno sorpresa

<<È abbastanza grande >> le dico leggermente divertito

Al centro della stanza si presenta un grande letto a baldacchino con ornamenti vari nei lati e una grande tenda che gli cade intorno, tutto interamente sui toni neri e verdi, spostando lo sguardo si può notare il grande specchio antico in oro con un lungo tavolo che lo
sostiene.

<< Sei tu! >> dice lei che è già andata a curiosare e mi indica il quadro dalla destra del letto.

Sono rappresentato io con l'uniforme serpeverde.

<< Al quarto anno >> ricordo << mio padre ha insistito e sai già che io avevo poca scelta >>

<< È bellissima questa stanza >> dice e so che è onesta

<< Ancora devi vedere la parte più bella >> le prendo una mano e usciamo fuori all'ampia balconata che mi ritrovo in stanza.

La vista posa su tutta l'alta esterna del giardino.

<< Pazzesco.. >> dice lei con gli occhi che le si illuminano

&quot; NO ONE CAN HELP ME.&quot; #DRACOMALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora