capitolo diciasette

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non so bene che ora sia,
credo che però io stia dormendo.

sentii qualcuno richiamare il mio nome con una nota di sensualità, e subito capii che era il ragazzo dai capelli corvini.
non ne volevo sapere di alzarmi e cosí feci finta di non sentire.

<<(t/n), è da quindici minuti che cerco di svegliarti>> disse mugulando svogliato, che però dava anche un goccio di sensualità in quelle parole.

decisi cosí di non farlo stufare troppo e mi voltai dalla parte opposta del letto.

vidi una sottospecie di lawliet mezzo sdraiato accanto a me sorridente di prima mattina.

non mi trattenni che lo baciai subito,
era troppo carina quella scena per rimanere solo a guardare.

io:<<buongiorno e, mi dispiace si essere stata una seccatura per questi quindici minuti>> dissi sorridendo con pochi centrimetri dai nostri visi.

ryuzaki:<<buongiorno, fortunatamente ti sei fatta perdonare nel migliore dei modi.>> disse anche lui accenando un sorriso.

ryuzaki:<<oh e, non provare a ripetere mai piú che sei una seccatura.>> continuò la frase però, con un tono di serietà.

la sua voce era piú roca del solito,
il che non faceva altro che darmi soddisfazione.

io:<<come vuoi>> dissi per poi tentare di prendere sonno ma con scarsi risultati.

infatti notai che il corvino accennò un sorriso e lentamente andò verso di me,
sentivo il suo respiro, era praticamente incollato al mio viso.
aprii gli occhi con una faccia alquanto stranita.

io:<<mh?>>

ryuzaki:<<beh vedi, hai già dormito abbastanza, sai che dormire molto fa male?>> mi domandò ancora con il suo sguardo fisso su di me, ed era ancora molto vicino al mio viso.

io:<<ngggh lawlieeet lasciami dormire>> mi lamentai.

pian piano comparve nel suo viso che prima era angelico, una specie di gnigno molto malizioso.

lentamente il suo sguardo mi perlustrava il corpo e sempre lentamente mi tolse le coperte per poi poggiare le sue labbra sull'incavo della mia spalla.

cominciò a farci dei piccoli morsi su esso,
dopo un po' lasciava e leccava la parte da lui dominata.

mi ritrovai sotto di lui mentre continuava a finire la sua opera.

quando però,
si teneva solo con braccio e con l'altro mi accarezzava i capelli.

i suoi arti inferiori invece, erano completamente distesi su di me.
ciò quindi comprendeva anche la parte del bacino.

sentii una presenza venirmi contro.

a quel contatto diventai color bordeux da cima a fondo.

ryuzaki:<<umh? non te la senti?>> mi domandò stranito cercando di non far notare la sua presunta erezione.

io:<<e-ehm n-no ma p-piuttosto..>> mi fermai a parlare e lo guardai negli occhi per poi indicatere con un dito ciò che mi imbarazzava.

dominò sulle sue guancie un leggero rossore,
che mi fece sorridere intenerita.

ma sembrava non farci tanto peso e continuava a torturare il mio collo coi suoi baci, o meglio, succhiotti.

ad un certo punto si fermó e mi guardó il petto poi guardó di nuovo me inclinando la testa di lato.

le campane.. fanno davvero un baccano assordante// lawliet x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora