capitolo venticinque

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era ciò che non avrei mai immaginato di vedere.

<<tutti e tre rivestivano cariche importanti in prestigiose aziende giapponesi>> si mise il pollice sul labbro inferiore, il corvino stava pensando ad alta voce in mia compagnia.

nel mentre, mi facevo uno schema mentale sulle azioni della Yootzuba.
compagnia del quale stavamo indagando al momento, ipotizzando che il "nuovo" kira sia infiltrato, o lavori nell'azienda interessata, potremmo avere qualcosa di concreto tra le mani.

<<e sono morti di arresto cardiaco..>>

il computer fece vedere un grafico che rappresentava vari dati dell'indagine.

<<come risultato le azioni della Yootzuba sono andate a migliorare poco per volta, in pratica, si tratta di morti che hanno portato vantaggi alla Yootzuba.>>

annuii e con le mani poggiate alla sedia in cui sedeva il corvino guardai attentamente il grafico.

<<ho fatto qualche ricerca ed è risultato fuori che negli ultimi tre mesi sono state tredici.. tu che ne pensi saotome? a mio parere, c'è la seria possibilità che kira sostenga la Yootzuba>>

<<già, ma se così fosse significherebbe che il vero obbiettivo di questo kira non è punire i criminali>>

<<sí, può darsi che fin'ora abbia usato gli omicidi dei criminali come copertura per nascondere le morti degli avversari della Yootzuba>> light si intromise nella conversazione, portando il mento all'insù con fare pensante e le braccia a peso morto verso il pavimento mentre era rilassato e seduto in una sedia.

<<mhh, quindi ryuzaki? ti è tornata un po' di voglia di lavorare?>> lo stuzzicai leggermente con fare abbastanza seducente stampando in volto un sottile ghigno soddisfatto.

//qualche ora dopo

andai nella mia stanza subito dopo le indagini, ero abbastanza stanca e la mia testa ripeteva in modalità eco tutto ciò di cui si ha discusso qualche ora fa..
volevo smettere di pensare a qualsiasi costo, era straziante dover tenere la mente occupata anche inconsciamente.

l'unica cosa, o meglio, persona di cui avevo bisogno ora era proprio il corvino.
ma era impossibile passare del tempo da soli visto che dopotutto erano solo le nove di sera.

decisi di andare a farmi un bagno, per tenere la mente leggera.

l'acqua spazzava via tutte le preoccupazioni insieme a quella musica che avevo messo molto bassa di sottofondo.

musica calma, pensieri calmi.
scambio equo potrei dire.

sentii qualcuno bussare alla porta ed il ché sembrava abbastanza impossibile: la porta della stanza era chiusa a chiave.

<<chi è?>>

nessuna risposta.

dopo qualche minuto sentii una voce molto, fin troppo, famigliare.

<<chi mai potrebbe essere, secondo te?>>

mi feci scappare un sorriso

anche in situazioni come queste riusciva sempre a mantenere il suo solito sarcasmo misterioso.

<<quindi gentile e bellissima donna, posso entrare?>>

<<certo che può, gentile e bellissimo mio uomo>>

sentii una lieve risatina da parte del corvino dall'altro lato della porta: roca e tenera allo stesso tempo.

la porta si aprì piano piano, rivelando il ragazzo dai capelli corvini con solo un asciugamano sulla vita.

le campane.. fanno davvero un baccano assordante// lawliet x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora