si fece mattina, una solita giornata di lavoro delle sette.
<<capello>> disse il corvino tenendo in mano la busta con dentro esso.
<<briciole di uno snack>> dissi io porgendogli l'oggetto.
<<capello>> continuò lui guardandomi.
passarono alcuni secondi di silenzio rotto quasi dal romure delle bustine contenenti varie prove quando il corvino parlò di nuovo.
ryuzaki:<<yagami>> richiamó il sovraintendente.
sovraintendente:<<mh?>>
<<se muoio tra qualche giorno significa che suo figlio è kira, lo sa vero?>> disse il corvino fissando la bustina con dentro le prove con totale naturalezza.
ryuzaki:<<mh un'altro capello>> disse con voce più bassa.
l'espressione del sovraintendente si fece più preoccupata.
si alzó dalla sedia, con faccia spaventata.<<huh?! c-cosa vorresti dire ryuzaki?!>> disse con voca alterata e terrorizzata.
matsuda:<<esatto! di che cosa stai parlando?! che cos'é questa storia?>> domandò di seguito.
ryuzaki:<<e ho deciso che lascieró a lei il comando, potra chiedere a watari tutto quello che le serve>> rispose, senza neanche osservare il sovraintendente, che, era lí, in piedi, preoccupato.
sovraintende:<<ryuzaki.. avevi detto che avevi chiarito i conti sulla sua innocenza, fino che punto sospetti ancora di lui?>> domandò con una nota di tristezza.
ryuzaki:<<neanche io so bene cosa pensare, non mi era mai successo prima d'ora. se mai i due kira avessero unito le loro forze per me sarebbe già la fine. ed è per questo, che ancora non riesco ad analizzare la situazione con la dovuta calma>> rispose di nuovo, facendo cadere lo sguardo all'aria.
<<forse mi ostino a pensare che sia lui solo perché non abbiamo nessun'altro indiziato>> continuò il corvino sorseggiando del caffé.
ryuzaki:<<ad ogni modo, se dovessi morire, la prego di concludere che kira è suo figlio.>>
il corvino, la mattina prima, mi aveva spiegato bene cosa aveva in mente di fare.
bastava solo attaccare un'altra volta di sorpresa e il gioco era fatto.ovviamente, non potevo permettere che lawliet potesse morire.
//dopo qualche giorno//
passarono giorni, da quella chiaccherata, e, oggi lawliet è ritornato all'università.
l'ho convinto a venire con lui, dopotutto ho comunque ventitre anni.
e, sapevo, che se light yagami fosse kira, avrebbe cercato di togliermi di mezzo in qualche modo.ormai era impossibile nascondere il filo rosso che univa me e il corvino, tanté che l'ha notato pure il castano indiziato; non ha fatto domande, ma si é sorpreso appena vide il corvino prendermi per mano per andare a casa.
eravamo lì, all'università, seduti su una panchina che parlavamo del più e del meno quando vidi light avvicinarsi lentamente a noi.
i suoi passi rallentavano, era forse irritato?
<<oh yagami! buongiorno>> dissi al castano.
la sua espressione facciale non cambiò di molto, cercava in tutti i modi di nascondere l'irritazione dentro di lui.
yagami:<<scusa takada.. ti dispiace se ci vediamo dopo? dovrei parlare un attimo in privato con saotome e ryuzaki.>> disse alla ragazza che era accanto a lui, ci guardava con aria curiosa mentre cercava di capire chi fossimo.
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le campane.. fanno davvero un baccano assordante// lawliet x reader
Fanfiction> sussurrò il corvino avvicinandosi con fare predatorio a passi lenti e calmi, analizzandomi con lo sguardo. - > mi disse lui, togliendomi le mani dal viso, che pareva imbarazzato e pieno di insicurezze. - > > sussurrò mordendomi leggermente il lobo...