Laila
Dovrei essere annoiata dalla mia solita routine monotona e ripetitiva, invece ne sono grata. Ho sempre pensato che con la mia timidezza, con la mia riservatezza, avrei faticato a fare amicizia, e così è stato, escludendo quei tre ragazzi che sono tutto il mio mondo. Quando la Jeep azzurro cielo di Stiles parcheggia di nuovo nel vialetto di casa mia, per il nostro secondo giorno di scuola, sorrido e corro giù per le scale. Saluto di nuovo i miei genitori -il signore e la signora Beck- afferro un biscotto e sono subito in macchina con loro.
Una volta nel parcheggio della scuola i tre ragazzi, abbracciandomi come se non ci vedessimo da chissà quanto, si allontanano con in mano le loro stecche da lacrosse ed i loro borsoni. Esattamente ieri, mentre ero a lezione di matematica, hanno passato le selezioni ad occhi chiusi, quindi sono visibilmente euforici di iniziare questa esperienza seppur al loro ultimo anno di liceo. Scott mi ha confidato che Stiles sia stato scelto per miracolo, ma ora sia lui che Isaac cercano sempre di tirargli su il morale dicendo che migliorerà giorno per giorno.
Mi stringo nelle spalle avvicinando la mano destra alle mie labbra e mandando un bacio a Stiles. Sorrido quando vedo la sua soddisfazione per essersi realizzato in qualcosa. E' un ragazzo molto fragile, lo dice lui stesso, e gli voglio un bene dell'anima.
Con i libri in mano mi avvio nuovamente alla prima ora di matematica, ma francamente non so neanche perché io abbia scelto questo corso. Non ci so fare con i numeri, la razionalità non mi appartiene.
-Scusami, è occupato questo posto?- domando ad una ragazza al primo banco, mentre la vedo passarsi strati su strati di lucida labbra alla ciliegia. Ha i capelli rossi, sembra molto narcisista e, francamente, può permettersi, bella com è, di darsi tutte le arie che vuole.
-Si, scusa.- fa lei delusa davvero. Non sembra una di quelle ragazze popolari a cui importa solo dell'apparenza, o meglio, penso sia molto più di tutto questo. -Se vuoi puoi sederti da quest'altra parte, però.- mi propone indicandomi il banco vuoto alla sua sinistra. Annuisco con un sorriso che mostra tutta la mia gratitudine. -Mi chiamo Lydia, comunque, e tu?- si volta completamente verso di me, portando la mano destra a sorreggersi la testa.
-Buongiorno, amica mia.- una ragazza mora mostra il suo sorriso e le fossette scavate a Lydia, mentre le lascia un bacio sulla guancia. -Oh.- esclama stringendosi i libri al petto e guardando nella mia direzione, senza smettere di sorridere. Anche lei mi pare una ragazza molto solare, intelligente. Certo, non sono solita a giudicare in maniera negativa una persona, ma queste due ragazze mi ispirano gentilezza.
-E lei è...?- domanda la ragazza mora, stringendosi nella sua giacca di pelle color camoscio, mettendosi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio. -Laila.- sorrido nella direzione di entrambe, dato che non ho avuto il tempo di presentarmi neanche a Lydia. -Io sono Allison, piacere di conoscerti.- fa lei, prima che la professoressa entri ed inizi a spiegare senza neanche rivolgerci il benché minimo saluto.
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ᴏᴄᴄʜɪ ᴠɪᴏʟᴀ | ᴅᴇʀᴇᴋ ʜᴀʟᴇ |
Fanfiction[COMPLETA] [REVISIONATA] In una Beacon Hills rivisitata, Derek Hale riuscirà a sorridere e ad approcciarsi alla vita in maniera positiva con più facilità, capendo che magari non tutto è perduto. Forse, riuscirà ad avere il lieto fine che tutti spera...