14. In silenzio

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Derek

Sono in piedi dal lato della mia parte del letto ad osservarla mentre tira le lenzuola bianche nella sua direzione, come per recuperare il calore umano che le è stato da me sottratto appena mi sono alzato dal letto.

Abbraccia il cuscino e sorride anche mentre dorme. C'è un silenzio piacevole, lievemente disturbato solo dai rumori della strada e dalle lenzuola che strusciano contro il letto e contro la sua pelle.

Involontariamente inizio a sorridere avendo quest'immagine di Laila davanti. Cerco di scacciare il ricordo di ieri sera; di quando l'ho resa finalmente mia, perché in questo momento la sua innocenza non rispecchia affatto quella Laila di ieri, nel mio letto.

Proprio mentre sono qui, solamente in boxer, con i capelli scompigliati e l'aria ancora assonnata, sento una sorta di calore abbracciarmi da dietro la schiena: un calore che riconosco e che mi manca da tempo ormai.

Mia madre mi guarda in silenzio e mi sorride; mi accarezza la guancia e poi i capelli neri come se avessi ancora sei anni. Prima ero solito a sottrarmi a questo gesto, ma ora non posso farne a meno. Delle lacrime di commozione cercano, prepotenti, di segnarmi il viso.

Mia madre -Talia Hale- guarda verso Laila; è commossa anche lei ed è bellissima. Mi parla sottovoce forse per non disturbare il sonno della ragazza nel letto che, dall'espressione allegra che ha, sembra stia facendo un bel sogno.

-Sembra un angelo, Derek E' così bella.- esclama teneramente mia madre, prima di baciarmi delicatamente la spalla nuda.

Lo dice con una tale ammirazione e con una tale sincerità che è impossibile per me trattenere ancora le lacrime. Cominciano a rigarmi il viso e lei me le asciuga con la manica del suo maglioncino grigio: è vestita esattamente come l'ultima volta che la vidi.

-Sono così fiera di te.- mi sussurra per ultima cosa.

La voce si fa lontana, fino a non percepire più le sue parole ed il suo calore familiare e piacevole. Accanto a me non c'è più lei; sorrido ancora commosso dalle sue parole e dalla sua presenza.

Non era mai capitato prima che immaginassi mia madre accanto a me. Penso che l'abbia fatto solo ora per darmi la conferma che, in questo momento, io conosca il reale significato di felicità: so cosa vuol dire avere un'ancora di salvezza; so cosa si prova ad avere una persona da amare e da proteggere, e a svegliarsi con il sorriso perché sai che quella stessa persona è accanto a te.

Laila ha cambiato la mia vita e il mio carattere con il suo semplice modo di fare e di essere. Mi ha reso ciò che ho sempre voluto diventare ma che, senza di lei, non sarei sicuramente mai stato.

Vedo la mia ragazza svegliarsi. Suona strano per me dire la mia ragazza, dato che sembra un termine troppo preciso, troppo dolce. Ma penso proprio di amarlo, come d'altronde amo lei. Sono convinto di ciò che provo e non voglio negarlo.

Mi asciugo le lacrime con il dorso della mia mano destra e mi rimetto a letto facendo finta di dormire. So già che lei, vedendomi così, passerà una mano sui miei capelli, sul mio viso: è un trattamento a cui non voglio sottrarmi.

Appena Laila porta la mano sui miei capelli, come previsto, apro lentamente gli occhi facendo finta di essermi appena svegliato come lei. -Buongiorno.- sussurriamo contemporaneamente.

Restiamo in silenzio per un tempo che pare infinito; lei passa le mani tra i miei capelli ed io mi limito a sorridere incantato da lei e dai miei stessi sentimenti. Nessuno mi aveva mai detto che potesse esistere una sensazione del genere.

Ho sprecato tutta la mia vita fino ad ora a cercare di esistere invece di vivere. L'unico conforto che avevo prima di Laila erano i ragazzi, il mio branco: Isaac, Scott, Peter, le ragazze...Anche Stiles. Quel ragazzo impacciato, spiritoso ed irritante che prenderei continuamente a pugni, ma darei la vita per lui come per tutti gli altri .

Ho sempre saputo che loro ci saranno sempre per me, ma tutto ciò non mi permetteva comunque di aprirmi con loro; non era nella mia natura. Appunto non era, perché da quando c'è lei è cambiato tutto.

Mentre Laila si alza dal letto, io mi siedo sul bordo del materasso e continuo a guardarla. Questa mattina non sono in grado di fare nient'altro, e d'altronde osservarla è il mio passatempo preferito.

Si accorge che la sto fissando imbambolato da parecchio, e si avvicina a me. Appoggio le mani sulla sua schiena e lei appoggia le sue labbra sulle mie.

Torna a cercare il libro di chimica, la materia in cui va peggio. Strano il fatto che abbia voglia di studiare di sabato. Vedo il suo sorriso scomparire di colpo dal suo volto; stringe i pugni come per darsi la forza di affrontare un determinato discorso.

Si gira verso di me piuttosto seria e smetto di sorridere anche io, intuendo che debba parlarmi di una cosa che potrebbe turbarmi, anche se non capisco proprio cosa possa essere. Noto che si mangia le unghie e sbatte ripetutamente il piede destro sul pavimento: è visibilmente agitata.

-Derek, non ce la faccio più a fingere.- esclama, portandosi le mani tra i capelli. Mi alzo di scatto dal letto pronto a stringerla in un abbraccio, anche se non ho minimamente idea di quello che voglia dirmi. Lo faccio perché sento che ne ha bisogno, ma si scansa appena sfioro il suo braccio con i polpastrelli.

-Penso mi piaccia Zac. Da quando l'ho rivisto da Lydia non riesco a togliermelo dalla testa.- esclama tutto d'un fiato.

-Cosa stai dicendo?- domando confuso, scuotendo la testa e cercando di abbracciarla. E' come se fossi un bambino che vuole cercare di scappare dalla verità, poiché non riesce ad accettarla.

-E' così.- si libera nuovamente di me con uno scatto pronto della mano destra, e si scansa rimanendo a due passi di distanza.

Rimango immobile, quasi paralizzato. Appoggio le mie mani sul materasso per capire se sia un brutto sogno o meno. Cerco di capire se stia scherzando, ma non leggo neanche una minima punta di ironia sul suo viso pallido.

Non può essere. Non posso credere che lei abbia finto fino ad ora, e che ieri sera si sia concessa a me nonostante non lo volesse davvero. Laila non è così, o meglio, non è quella che ho conosciuto io.

Voglio che mi dica che è stato tutto uno scherzo e che torni a baciare ogni centimetro del mio viso per rassicurarmi, mentre io tiro un sospiro di sollievo. E' un momento che desidero con tutto me stesso, ma che non arriva. E io, essendoci abituato, mi preparo ad affrontare l'ennesima delusione che segnerà la mia vita.

ᴏᴄᴄʜɪ ᴠɪᴏʟᴀ | ᴅᴇʀᴇᴋ ʜᴀʟᴇ |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora