Stiles
Non sarò un licantropo come Scott, non sarò una banshee come Lydia e non avrò nessun potere soprannaturale, ma il misto di emozioni tra paura e ansia li percepisco benissimo.
Rivolgo uno sguardo a tutti: Isaac ha Althea sulle sue gambe e le asciuga le lacrime; è terrorizzata per la sua migliore amica. Le accarezza dolcemente i suoi capelli scuri e le stringe la mano nonostante anche lui abbia molta paura.
Peter, invece, rimane silenzioso, ma con uno sguardo altrettanto preoccupato. Lascia che Aiden, mentre tiene stretta la mano di Lydia, appoggi la testa sul suo petto.
Scott tiene Allison appoggiata sulle sue gambe, anche se è l'unica che tiene in vita il branco in questo momento: suo padre le ha insegnato ad essere coraggiosa e ora, tutto ciò che vuole, è proteggere i suoi migliori amici.
Mi giro verso Sky che è seduta accanto a me, vicino al posto del guidatore: se solo non dovessi tenere il volante la abbraccerei, forse più per dare forza a me che a lei, ma la abbraccerei talmente tanto che non mi staccherei più.
I pensieri mi danno forza e accelero, sperando che questa vecchia jeep azzurro cielo regga il peso di nove persone, e sperando, che da un momento all'altro non ci veda mio padre: lo sceriffo della contea di Beacon Hills.
Probabilmente ci farebbe scendere dalla macchina ma, appena lo metterei a conoscenza della situazione, ci farebbe risalire e lui stesso si unirebbe a noi con il suo collega: il vice sceriffo Parrish.
Tengo le mani fisse sul volante e gli occhi fissi sulla strada. Avanziamo sempre di più, tanto che i boschi e le aree verdi tipici di Beacon Hills svaniscono lentamente per lasciare spazio a quella fila di edifici grigi e scrostati: è un chiaro segno che stiamo raggiungendo, seppur mantenendo il limite di velocità per non attirare l'attenzione, il loft di Derek.
La casa dove ho passato i migliori pomeriggi della mia adolescenza e, forse, della mia intera vita.
Dover prendere la macchina dopo scuola e accompagnare tutti al loft; ridere di quanto sia sfaticata Laila, che si ferma a riposare quando Derek non la guarda; studiare una pagina di letteratura tra un bacio di Skyler ed una pacca sulla spalla di Isaac; stare attento ed assicurarmi che Allison non prenda la mira sbagliata e mi scocchi una freccia d'argento sulla fronte, e riuscire a strappare un piccolo e tirato sorriso a quel musone di Derek, sono i motivi che mi spingono ad alzarmi dal letto la mattina ed affrontare con serenità le mie giornate.
Riesco a viaggiare con la mente verso momenti felici, tanto che non mi accorgo di essere arrivato a quella grande casa con le sembianze di un capannone, interamente di proprietà Hale.
Come tutti gli altri edifici, anch'esso è grigio e tetro ma, essendo protagonista della maggior parte dei miei ricordi felici, è l'unica nota positiva in questo mondo triste, ed è capace di farmi sentire al sicuro.
Scendiamo di corsa dalla jeep, e io non ho neanche l'accortezza di assicurarmi di aver chiuso la macchina: è l'ultimo dei miei pensieri in questo momento.
Abbiamo chiaramente paura della scena che potremmo avere davanti una volta dentro casa: leggo il timore negli occhi di ognuno e, specialmente e sorprendentemente, negli occhi di Peter.
Derek non è solo l'unica persona a lui rimasta della famiglia Hale; è la persona a cui tiene di più al mondo e, inoltre, si è affezionato tantissimo a Laila. Lui, che di figli non ne ha, ricopre sempre il ruolo di padre di tutto il branco .
Forse, lui più di tutti, è quello che metterebbe la propria vita in gioco, per il semplice fatto che non ha niente da perdere se non noi: i suoi fantastici bimbi troppo cresciuti.
Prendo coraggio e, come se guidassi l'intero branco, inizio a salire seguito da tutti: un urlo disperato riecheggia per tutta la rampa di scale; è talmente forte che ho la sensazione di tremare. Mi giro verso gli altri e ci capiamo con un solo sguardo. Quelle grida disperate e rotte dal pianto sono familiari a tutti: è la voce di Laila.
Rimaniamo fermi sulle scale per un altro secondo, come se quella voce ci abbia paralizzati. Delle lacrime iniziano ad uscire prepotenti e io le asciugo velocemente con le maniche della mia camicia di stoffa.
Riprendiamo a correre tanto da farci mancare il fiato. Isaac, Scott e Peter non riescono a contenere zanne ed artigli che crescono lunghi e affilati, pronti a fronteggiare qualunque cosa ci saremmo trovati davanti pur di non dover sentire più Laila disperata a quel modo.
Sulla soglia dell'appartamento notiamo che il portone è aperto e, senza nessuna preparazione, entriamo affannati ma pronti a tutto: vedendo la scena non riesco, come nessun altro, a contenere le lacrime. Non faccio niente per asciugarle e, se non fosse necessario per vivere, al momento non avrei la forza neanche di respirare.
L'appartamento, seppur con le vetrate sporche di polvere, è totalmente illuminato dal sole. Non c'è nessuna traccia di Deucalion e del suo branco nonostante Scott, Isaac e Peter ne percepiscano l'odore.
Tutto ciò che riusciamo a vedere è Derek a terra: è in una pozza di sangue ed ha gli occhi sbarrati. Per quanto gli sia impossibile continua a tener stretta la mano di Laila che è stesa sul suo petto e bagna la sua canottiera di cotone grigio con le lacrime.
Lentamente, gli occhi verdi di colui con cui ho da sempre avuto un rapporto conflittuale, ma che considero senza ombra di dubbio mio fratello, iniziano a chiudersi. Fino al suo ultimo respiro, i suoi occhi sono fissi su Laila: il suo primo vero ed unico amore.
Facendo appello a tutte le sue forze, le regala un ultimo sorriso, un sorriso di quelli che lei ama e di cui non può fare a meno e, lentamente, la stretta della mano di Derek inizia a farsi più debole, fino a lasciare la presa di colei che non avrebbe mai voluto lasciare.
-Derek!- un urlo disperato, anche se spezzato dalle lacrime, lascia le labbra della mia migliore amica, che si allunga sul petto del ragazzo che ama. Me l'aveva detto una sera, e mi aveva confidato di non avere il coraggio di dirglielo. Aveva paura non ricambiasse.
Peter cerca di emettere delle grida di dolore che, però, vengono rotte dalle lacrime che gli rigano il viso. Corrono tutti verso Laila che non intende staccarsi da Derek. Cercano tutti di darle forza ma io non ce la faccio; rimango indietro e mi siedo per terra con la testa tra le mani.
Mi abbandono ad un urlo liberatorio e poi alle lacrime, che fino a quel momento ho cercato di trattenere. Ora, però, non riesco più a trattenere nulla. Derek è morto, e d'altronde Deucalion ci aveva avvertiti. Il senso di vendetta non mi è mai appartenuto, ma tra le lacrime e gli ansimi realizzo che ora come ora, sarei pronto a tutto.
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ᴏᴄᴄʜɪ ᴠɪᴏʟᴀ | ᴅᴇʀᴇᴋ ʜᴀʟᴇ |
Fanfiction[COMPLETA] [REVISIONATA] In una Beacon Hills rivisitata, Derek Hale riuscirà a sorridere e ad approcciarsi alla vita in maniera positiva con più facilità, capendo che magari non tutto è perduto. Forse, riuscirà ad avere il lieto fine che tutti spera...