12. Proteggiamo coloro che proteggono noi

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Laila

Sono distesa sul mio letto con i capelli ancora un po' bagnati di acqua dolce del lago, tiro le tende così da rimanere nella penombra, in modo tale che i miei pensieri prendano forma.

Dopo tutto ciò che Derek mi ha detto su di lui mi sento ancora più in colpa: io, ossia l'unica persona che riesce ancora a farlo sorridere, devo abbandonarlo per il suo bene, per il bene di tutti. Mio padre dice sempre che le cose più belle sono quelle più complicate, ed inizio a pensare che abbia ragione.

Una lacrima mi riga il viso; continuo a pensare a tutto ciò che lui abbia dovuto subire negli anni e mi sento la causa della sua prossima delusione. Mi abbandono ad un pianto disperato con la testa pressata sul cuscino; urlo per sfogarmi e liberarmi di tutti questi pensieri senza risultato.

-Sky?- sento una voce maschile in soggiorno. Tempismo perfetto: Stiles. Cerco di asciugarmi le lacrime e tornare serena. Il mio migliore amico apre la porta che avevo precedentemente socchiuso.

-Ehi, principessa.- ha probabilmente notato la mia carnagione molto più rosea. -Tutto ok?- domanda.

Annuisco senza convinzione, ma lo sguardo intenerito del mio migliore amico è confortante, e ricomincio a piangere e singhiozzare. Mi abbraccia prontamente senza dire una parola e restiamo in silenzio per minuti.

-Non mi dire che è stato Derek a ridurti così.- esclama, improvvisamente mettendo su un'espressione minacciosa che non gli apparterrà mai. Riesce a farmi ridere e, tra le lacrime e le risate scuoto il capo: sono io stessa la causa della mia disperazione.

-Stiles, e se combattere Deucalion non fosse così facile? E se mettessi davvero a rischio la vostra vita o quella di Derek?- domando con la testa sulle sue gambe, e il resto del mio corpo rannicchiato al petto sul materasso.

Il mio migliore amico si passa una mano per tutto il viso, come per trovare una risposta in grado di consolarmi.

-Laila, ascoltami bene. Non hai colpa di niente. So che può sembrare scontatissima come risposta, ma andrà tutto bene. Il nostro compito è quello di proteggerti e lo porteremo a termine.- mi dice con una sicurezza ed una fermezza nella voce che quasi mi viene da credergli davvero. Ora il suo tono si fa meno serio.

-E poi, anche se non sono un licantropo mi so difendere.- mormora prendendomi la testa tra le mani ed imponendomi di guardare i suoi occhi color nocciola. Inizia a dare dei piccoli pugni all'aria, e io rido dato che la disperazione sembra essere svanita.

In quello stesso momento sento bussare alla finestra: Derek probabilmente aveva sentito tutto. Lo faccio entrare e lui, senza dire una parola, mi abbraccia e mi stringe forte.

-Ehi, Der, dille anche tu che mi so difendere da solo.- incita il mio migliore amico al mio ragazzo. Ora anche Derek, miracolosamente senza avere un impulso omicida verso Stiles, tira pugni all'aria mentre io rido con le mani sulla pancia.

Derek si siede sul letto e mi permette di appoggiare la mia testa sul suo petto, mentre con una mano mi stringe a sé.

-Penso che tu abbia bisogno di passare un po' di tempo con Stiles, vai a divertirti.- mi dice indicando con un dito il mio migliore amico, che intanto ha portato le mani sui suoi fianchi convinto che debba assistere ad un momento romantico tra me ed il ragazzo che mi stringe forte.

ᴏᴄᴄʜɪ ᴠɪᴏʟᴀ | ᴅᴇʀᴇᴋ ʜᴀʟᴇ |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora