The Black Rose Game
È passata un'ora da quando Zayn è andato via, e io sono ancora qui, seduta sulla mia sedia a fissare un punto vuoto del mio ufficio.
Sto ancora pensando a quello che mi ha detto, ma non più al fatto che dovrò aspettare che qualcuno muoia, ma a chi sarà la vittima.
Ci sono così tanti abitanti a Londra. Potrebbe essere chiunque.
Come lui. The Black Rose potrebbe essere un uomo qualunque, un uomo che potrei incontrare tranquillamente in un bar o in una libreria, e io non sospetterei nemmeno un pochino che sia lui a commettere quegli omicidi e a rapinare le banche.
Chiunque.
È questa la parola chiave.
Ognuno di loro potrebbe essere quell'orrido assassino.
E in questo momento, starà lavorando, probabilmente. Che lavoro farà? Sarà un imprenditore? Un direttore? Oppure è un semplice commesso o fattorino?
Chiunque.
Non facciamo mai caso alle persone che passano accanto a noi lungo i marciapiedi, o che stanno facendo la fila al Mc Donald's o che sono in macchina.
Non ci rendiamo conto di nessuno, se non delle persone che conosciamo e che sono nostri amici.
In tutta la nostra vita vediamo tanti visi sconosciuti e non ci poniamo mai la domanda di che fine facciano, dopo averli visti anche solo di sfuggita.
E perché dovremmo? Per quale assurdo motivo dovrebbe importarmi di uno sconosciuto?
Perché magari qualche minuto dopo ha avuto un incidente. O è morto. Oppure gli è successo qualcosa di grave.
Non mi sono mai posta questi quesiti, e solo adesso mi vengono in mente.
Potrei uscire da qui, e incrociare per puro caso la prossima ragazza o donna che sarà presa di mira da The Black Rose, oppure, incontrare lui stesso. E io non lo saprei neanche.
Mi sembra così assurdo.
Emetto un gemito dovuto al nervosismo e mi appoggio contro lo schienale della sedia.
Mi toccherà aspettare, prima di iniziare le ricerche di quell'assassino.
Scuoto la testa e mi libero velocemente dei miei pensieri. Ho bisogno di una pausa, anche se non ho fatto niente, a dire la verità.
Mi alzo, afferro di fretta la borsa e, quasi correndo, esco dall'ufficio per andare in quello di Zayn.
«Zayn» non busso alla sua porta, ma entro direttamente, come faccio di solito.
Il pakistano sobbalza dallo spavento e alza lo sguardo dal foglio che sta compilando, il suo viso esprime irritazione.
«Chri, mi hai fatto sbagliare» mi sgrida con tono grave mentre appoggia la penna che ha in mano sulla scrivania.
«Scusa, ma volevo chiederti se posso prendermi la giornata libera» dico, guardandolo in attesa di una risposta.
«Sì sì, ora vai, ho cose più importanti da fare in questo momento» mi liquida all'istante e riporta gli occhi verso il foglio.
«Grazie pakistano!» lo provoco, e non gli do il tempo di inveirmi contro che già sto camminando per il corridoio, pronta a prendere l'ascensore.
Dato che ho giornata libera penso che mi farò un giro con il mio gruppo di amici, ovvero Michael Clifford, Niall Horan, Leyla Hastings, Melanie Folks e Luke Hemmings.
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The Black Rose game || H.S [IN SOSPESO]
FanfictionNessuno lo ha mai visto. Nessuno è riuscito ad acciuffarlo. Uno psicopatico che ama giocare, che usa le donne a suo piacimento e che ama rubare. Lui è The Black Rose, il rapinatore e assassino più conosciuto di tutta Londra. -- La storia non vuole d...