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The Black Rose Game

Nessuno lo ha mai visto. Nessuno è riuscito ad acciuffarlo.

Astuto, intelligente, enigmatico, calcolatore, freddo. È così che viene definito.

Uno psicopatico che ama giocare, che usa le donne a suo piacimento e che ama rubare.

Lui è The Black Rose, il rapinatore e assassino più conosciuto di tutta Londra.

È da poco tempo che è in circolazione, neanche un anno, eppure, è riuscito a metterci i bastoni tra le ruote.

Non siamo mai riusciti a scorgere un minimo indizio su di lui, e le uniche informazioni che abbiamo, sono poche, quasi inesistenti.

Sappiamo che è un uomo perché le sue vittime sono sempre state esclusivamente donne e, per giunta, ogni volta che compie un omicidio o una rapina, lascia sempre il suo biglietto da visita. Come se si stesse prendendo gioco di noi. Quel bastardo.

La sua "firma" consiste in un piccolo bigliettino nero che ha inciso il suo nome in rosso, "The Black Rose" e, ovviamente, in parte ad esso c'è sempre una rosa nera.

Non si è a conoscenza della logica che segue, quando commette una rapina o un omicidio. Una volta uccide una ragazza, le prossime due volte rapina una gioielleria o una banca e viceversa.

E quando capita di trovare il corpo inerme di una donna con sopra il familiare foglietto che lascia sempre, all'interno dei bigliettini, oltre alla sua firma, scritta accuratamente in un corsivo molto elegante, senza sbavature o robe del genere, scrive come sono state le performance delle sue vittime.

"Selvaggia e ragazza che ama urlare. Eccellente".

"Poco attiva, piagnucolona. Non una delle migliori".

"Vergine e stretta. Per niente soddisfacente".

"Esperta e propensa a provare nuove posizioni. Piacevole".

Quel maiale, stronzo, sterco di dinosauro. Quanto lo detesto.

Vorrei sapere come diavolo fa a conquistare una donna. Cioè, è attraente?

Ma che domande. Certo che sì.

Adesso che ci penso, la maggior parte delle vittime facevano parte dell'alta borghesia, molte delle quali erano donne sposate e che avevano dai trent'anni in su di età.

Però, avevamo rinvenuto anche diversi corpi appartenenti a ragazze che avevano diciotto, diciannove e venti anni e che lavoravano al nostro dipartimento come stagiste. Preoccupante la situazione.

Eppure, Zayn non si era lasciato intimorire da ciò, tutt'altro, si era infuriato e lui stesso aveva detto che si sarebbe occupato del caso.

Per prima cosa, il pakistano aveva provato a capire l'età del rapinatore/killer. Quanti cazzo di anni ha?

Inizialmente avevo pensato che fosse un lurido vecchio pervertito, che magari aveva una quarantina d'anni, massimo cinquanta.

Ma è nettamente impossibile che sia così anziano.

Non abbiamo mai trovato nessuna traccia di stupro nelle vittime, e questo significa che loro erano disposte a concedersi a The Black Rose.

O non proprio tutte. In alcune, poche a dire il vero, avevamo notato che erano state forzate.

«...Capito?» Zayn mi guarda in attesa di una risposta e io ricambio l'occhiata con uno sguardo confuso.

Stava parlando con me? Quand'è che ha cominciato una conversazione con la sottoscritta?

The Black Rose game || H.S [IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora