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The Black Rose Game

«Allora?!» mi incita lui, senza dar segno di voler abbassare il tono con me.

Deglutisco, un po' spaventata da questo Harry per niente gentile e divertente.

So che me la sono cercata, avrei potuto smettere di fare quella bambinata quando volevo, eppure l'ho continuata comunque, nonostante vedessi la sua ira crescere man mano che il giochetto proseguiva.

Abbasso lo sguardo verso il pavimento, trovandolo improvvisamente interessante.

«Io...» mormoro, iniziando a giocherellare con le maniche del mio giubbotto. Ma non ho giustificazioni plausibili per quello che ho combinato. Infatti lascio la frase in sospeso, non sapendo come continuarla.

«Hai un fottuto ragazzo! Ed ero convinto che tu fossi single!» sbraita lui, camminando avanti e indietro per la sala.

Noto che si passa una mano fra i ricci e li tira violentemente, quasi a volerseli staccare.

«Sono uno stupido!».

Lo sento grugnire dalla frustrazione e imprecare a più non posso.

Sospiro, delusa da me stessa.

Sapevo che lui è innamorato di me e, nonostante ciò, mi sono comportata da stronza.

Rimango in silenzio, fissando ora un punto vuoto del pavimento e mettendo le braccia dietro la schiena, lasciando che Harry si sfoghi.

Non so cosa fare, non so cosa dire. Sento un macigno nello stomaco, un peso che mi sta torturando le viscere e la vocina gentile che nella mia testa, ripete "Cerca di riparare al danno che gli hai causato Chri, non vedi quanto è triste, sotto tutta quella rabbia?".

Dopo dieci minuti di trambusto, Harry si placa e si butta sul divano, esausto.

Il silenzio torna a regnare e io alzo la testa per osservarlo.

«I-io...» farfuglia stancamente il riccio «... Chri, scusami» dice.

«Non volevo reagire così. Non volevo spaventarti. Non volevo arrabbiarmi in questo modo...».

«Non so cosa mi è preso» continua e io mi avvicino a lui, facendo piccoli passi.

Vorrei dirgli che non si deve scusare con me, ma bensì che sarei io a dovergli delle scuse, ma lui prosegue, sembrando quasi disperato.

«Solo che vederti con quel ragazzo e...» fa una pausa e io mi siedo accanto al riccio, che sta guardando dritto davanti a sé «... vedervi fare gesti dolci, da innamorati...» .

A questo punto, decido di interromperlo e di rivelargli la verità.

«In realtà, io e Niall non stiamo insieme» gli svelo e lui si gira verso di me «E non ci amiamo. Tutto quello che hai visto al ristorante era una messa in scena».

«U-una messa in scena?» domanda confuso.

«Sì» annuisco io.

«Niall, il mio amico, ha voluto fare questa cosa per farti ingelosire. Dice che tu hai una cotta per me» confesso e non oso guardarlo negli occhi.

Temo che possa ricominciare a gridare e a imprecare contro di me e non lo biasimerei se lo facesse.

Il mio comportamento è stato oltraggioso e da persona immatura.

Ho ventitré anni, non nove, mi rimprovero.

Solo i respiri affannosi di Harry risuonano per la sala, ma più passa il tempo, più il suo respiro riprende ad essere regolare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2015 ⏰

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The Black Rose game || H.S [IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora