Discesa, quinto passo - Codardo

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Pov. Hoseok

- Ragazzi avete visto Suga? -
- No Hobi da qui non è passato - rispondono Nam e Jungkook mentre guardano la tv.
Sono dannatamente preoccupato. Da parecchie sere Yoongi rientra tardissimo o non rientra per niente. Sono già passate più di due settimane da quando abbiamo deciso di accettare a malincuore la pausa imposta dall'azienda. Tae ha fatto continuamente la spola tra l'ospedale e casa non volendo lasciare Jimin da solo neanche un secondo e tutti, tra i vari impegni, almeno una volta siamo andati a trovarlo. Tutti tranne Yoongi a detta dei due maknae. Non si vede mai a casa soprattutto la notte. La sua camera è sempre vuota o comunque sempre ordinata sintomo che a casa non dorme di sicuro. Le uniche volte che si vede passare è quando deve farsi la doccia per poi uscire di nuovo. Non parla con nessuno.
Dove cavolo sei finito.
La toppa della porta scricchiola e appare proprio lui vestito con la tuta del giorno prima con il solito cappello abbassato sugli occhi.
-Parli del diavolo! Eccoti finalmente ti stavo cercando! - cerco di accoglierlo con la mia solita allegria solare.
-Too much Hoseok- dice superandomi continuando a tenere lo sguardo basso.
- E dai! Un pò di vita! -
Si gira di scatto e mi pietrifico. Occhi di fuoco e bocca socchiusa è la sua espressione che mi fa più paura... è furioso. Deglutisco e sorrido nervosamente. Lui si dirige verso il bagno e lo sentiamo accendere l'acqua della doccia.
- Ci risiamo... - Commenta Jin dalla poltrona non staccando gli occhi dalla rivista che tiene tra le mani. Sembra impassibile ma sappiamo tutti che anche lui è preoccupato.
- Ooooh e dai Yoongi! Parlaci! Sta un pò con noi! Sono due settimane che ci eviti! -
Dopo dieci minuti che ho passato a bussare alla porta dove Suga si è rinchiuso lo sento armeggiare con la chiave e d'istinto faccio un passo indietro. Ne esce con una nuova tuta, profumato, stranamente, e con di nuovo un cappello calato sul viso.
La sua aura fa paura tanto che ora le parole che vorrei dire mi muoiono in gola.
- A dopo - dice chiudendosi la porta di casa alle spalle.
- Almeno oggi ha salutato - commenta Namjoon.
- Ok ora basta! Lo seguo! - dico con ritrovato coraggio.

Sono quindici minuti buoni che pedino la scura figura incappucciata di Yoongi. Non lo perdo di vista un secondo.
Ma se doveva andare così lontano perchè non ha preso la macchina? Suga di merda!
Impreco a bassa voce facendo una smorfia verso di lui che continua a camminare imperterrito.
Dopo altri venti minuti buoni capisco dove stiamo andando. Infatti girando l'angolo ci si para davanti l'alta struttura dell'ospedale dov'è ricoverato Jimin. Penso che alla fin fine sia un gattino dolce in nostro Yoongi ma allora perché Tae ci ha detto che lui non è mai andato dal biondo?
Lo vedo avvicinarsi all'entrata ma si blocca di colpo facendomi trasalire.
Che stai facendo?
Lo vedo guardare in alto e poi abbassare la testa stringendo i pugni. Decido di farmi avanti, infondo siamo amici.
- Non sei ancora mai salito vero? - Domanda retorica. Trasalisce al suono della mia voce.
- Hobi tu... -
- Che ci faccio qui? beh, ero preoccupato per te e se c'è una cosa che tutta questa vicenda mi ha insegnato e che non devo mai aspettare troppo prima di farmi avanti con un fratello in difficoltà. E mi sembra proprio che tu abbia bisogno di un amico -
Lo vedo mordersi il labbro inferiore e sospirare profondamente.
- No non sono ancora mai riuscito a salire, sono un codardo di merda - Vedo le lacrime cominciare a luccicare sulle sue guance.
- Tempo al tempo Yoongi, non metterti fretta-
- Sono un'egoista se la pensassi così, ora che Jimin ha bisogno di me io non riesco neanche a pensare di guardarlo negli occhi - dice strozzato tra i singhiozzi. Finalmente si sta aprendo un pò.
- Non è colpa tua tutto questo, e Jimin è più forte di quello che credi -
Lo avvolgo con le mie braccia mentre è scosso da un pianto pieno di rimorsi e tristezza.
E se...

Pov. Tae

- E' di nuovo di sotto vero Tae? - mi chiede Jimin con voce debole mentre io sono alla finestra a guardare la piccola figura di Yoongi bloccata davanti all'entrata dell'ospedale. Come tutte le sere Suga si presenta lì, rimane qualche ora a fissare la nostra finestra e poi se ne va chissà dove. Non ho avuto cuore di dire a Jimin che a casa non c'è mai. Nam e Hobi credono che vada a bere in qualche parco isolato. Quel ragazzo ha una capacità di autodistruzione non indifferente.
- Già -
- Sempre preciso il mio Yoongi - Dice ridendo piano.
- Ma sentiti come sei dolce! - lo prendo in giro.
- Dai! Mi fai arrossire!-
- Ho detto solo la verità! Il mio amico è innamorato perso -
- Innamorato non lo so ancora, ma sicuramente mi fa stare bene... -
- Lo so, lo vedo, anche se quando me lo hai detto non potevo crederci! Te e Yoongi... non ti facevo un tipo da gatti! -
- Quanto sei idiota Taehyung! -
- Però... - aggiungo dopo aver smesso di ridere - è davvero un tipo orgoglioso -
- No non è questo che gli impedisce di salire... - dice giocherellando con le mani - si sente in colpa per quello che mi è successo, per non essersene accorto. Non sembra ma tiene ad ogni membro del gruppo più che a se stesso e il fatto che in ospedale ci sia finito io non lo aiuta. È divorato dai sensi di colpa, ma lo aspetterò finchè non si farà coraggio e non riuscirà a guardarmi negli occhi di nuovo, Yoongi non è tipo che si può forzare a fare le cose -
- Capisco... oh guarda, c'è anche Hobi sta sera!-
Non sentendo una risposta mi giro e vedo Jimin che ha chiuso gli occhi appoggiandosi sul cuscino come un angelo. Ora che sta dormendo posso lasciar scorrere le lacrime lungo le guance. Lo faccio sempre mentre dorme e credo che lui se ne sia accorto. Più lo guardo più sembra stia scomparendo. Nonostante il cibo dell'ospedale e quello che gli portiamo noi continua a non prendere peso. E' cosi esile quasi da far paura. I medici dicono che se continua cosi dovranno mettergli il sondino per dargli più nutrimenti. A quanto pare il suo organismo sta bruciando più del dovuto per rigenerare i muscoli e quello che mangia potrebbe non bastare. È ancora così debole e magro nonostante ormai sia ricoverato da quasi 20 giorni. Sono preoccupato di perdere il mio migliore amico.
- Jimin... - sussurro spostandogli una ciocca chiara dal viso magro.
BIIIIIIIIIIII
Mi giro di scatto verso il monitor che controlla i suoi parametri vitali e noto l'elettrocardiogramma piatto.
Non di nuovo! Ti prego!
- JIMIIIIIIIIIIIIIIIN! AIUTOOOOOOOO! -

Pov. Yoongi

Anche oggi non sono riuscito a salire in camera da Jimin. Che codardo. Fortuna c'era Hobi con me che è riuscito in qualche modo a tirarmi un pò su e ad impedirmi di ributtarmi per l'ennesima volta sulle bottiglie scadenti di alcol del combini di turno. È anche riuscito a convincermi a tornare per stare un po' con gli altri e distrarmi. Stiamo rientrando insieme e mentre siamo davanti alla porta sentiamo urla da dentro casa.
- Tae ora calmati! - è la voce di Namjoon.
Entriamo di corsa e troviamo tutti in piedi intorno al leader intento a parlare al telefono. il primo ad accorgersi di noi e Jin.
- Yoongi, Hobi... - sussurra.
- Che succede Jin! - E' Hoseok a urlare ora.
- E'... E' Jimin... ha avuto una ricaduta, è di nuovo collassato... -
Il mio sangue si gela mentre sento Nam urlare al telefono a Tae di stare calmo. Di nuovo.
- Tae dice che lo hanno di nuovo salvato ma sta volta è stata una crisi peggiore della prima. Gli hanno messo il son.... -
Non aspetto che finisca mi giro e prendo a correre per la strada da cui sono venuto senza pensarci due volte.
Jiminie!
Una macchina inchioda tagliandomi la strada. Dentro c'è JK.
- Sali - dice con tono concentrato. Mi fiondo in macchina e ci dirigiamo velocemente verso l'ospedale.

Sto correndo per i corridoi deserti, d'altronde è sera tardi e non dovrebbero esserci ne visitatori ne pazienti in giro. Scorgo Tae piegato in avanti seduto su una sedia. Appena mi sente arrivare alza la testa e vedo il suo viso bagnato dalle lacrime e occhi rossi, gonfi da far paura. Per un attimo penso al peggio.
- Finalemente sei riuscito a salire- dice sorridendo debolmente. Cerco di non fare caso all'idea che entrambi i maknae sapessero che ho passato le ultime sere a fissare le porte a vetri dell'ospedale.
- Jimin...- sussurro con il fiatone.
- Sta... bene, diciamo, è dentro... io...non ho il coraggio di guardarlo ridotto in quel modo... non ancora...
ho bisogno di... -
- Tempo - termino la sua frase e lo vedo di nuovo scoppiare in lacrime. JK mi supera e va ad abbracciare Tae consolandolo.
- Tranquillo ci sono io ora -
Mi faccio coraggio ed entro. Ma le lacrime mi appannano la vista appena scorgo la figura minuta di Jimin tra le lenzuola.
- Ehi...- Dice con un filo di voce. Dio se è magro e tutti quei fili e tubi che lo circondano mi fanno venire una morsa allo stomaco.
- Jiminie -
- Vieni qui accanto a me idiota - mi siedo sulla sedia affianco al suo letto, la sua mano nella mia sembra ancora più piccola del solito.
- Finalmente sei qui... -
- Zitto non ti affaticare, riposati, starò qui finche non ti risveglierai -
Mi piego verso di lui posandogli un dolce bacio sulle labbra fregandomene del fatto che qualcuno potrebbe vederci. Almeno loro sono rimaste quelle di una volta.

One more Dream [[Yoonmin] Completa!]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora