Baratro, parte tre - Sbarre

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Pov. Namjoon

- Chi cazzo è a quest'ora di notte! - impreco mentre mi rigiro per prendere il telefono che sta squillando da troppo.
Numero privato. Non so proprio chi possa essere alle cinque del mattino. Sospiro profondamente, ma non rispondo, voglio dormire e basta. Sono stanco, stressato da tutti gli avvenimenti degli ultimi mesi. Il mio gruppo si sta sgretolando tra le mie mani e non posso fare nulla. Li vedo cadere sempre di più nel vortice di autodistruzione che io personalmente ho iniziato con quel discorso e non accorgendomi della situazione di Jimin. A volte mi chiedo se sono proprio io quello giusto per fare il capo. 
La porta della mia stanza si spalanca di botto e appare sulla soglia un Hobi stravolto. 
- Nam! Rispondi a quel telefono corri! - urla nel panico.
Sempre più stordito e confuso sollevo il telefono e rispondo.
- Pronto?-
<< Nam... non sapevo chi altri
chiamare... >> una voce fin troppo conosciuta strozzata dall'agitazione mi chiama dall'altra capo del telefono.
- Tae? -
<< Nam ho fatto una cazzata... ma... >> viene interrotto da qualcuno che gli dice che il tempo a sua disposizione è terminato.
<< Nam ti prego aiutami! >>
- Tae...TAE! Merda! - lancio il telefono ai piedi del letto e mi metto a sedere - Che cazzo è successo Hobi -
Lo vedo osservarmi pallido e madido di sudore. E' davvero fuori di se.
- Nam credo che Tae sia finito ne guai per proteggere Sojin, mi ha chiamato poco fa dicendomi di correre in centrale lei è gia lì -
Abbiamo svegliato anche gli altri due hyung e abbiamo inforcato la macchina correndo verso la centrale. Non pensavo che fosse una buona idea portare anche Yoongi, infondo è quello più provato da tutta la situazione ma ci sembrava brutto escludere solo lui. Trova sempre il modo di caricarsi di tutti i problemi, ma a volte viene mangiato dai sensi di colpa, di colpe che non ha, e neanche se ne accorge.  
- Hobi! - una ragazza dai lunghi capelli neri corre in lacrime ad abbracciare lo hyung.
- Sojin spiegaci cosa cavolo è successo - lo vedo prenderla ai lati del viso con dolcezza asciugandole le lacrime.
- Io intanto vado dentro a ragazzi devo vedere Tae -
Entro seguito a ruota da Yoongi e subito veniamo bloccati da due agenti in divisa.
- Dobbiamo vedere immediatamente Kim Taehyung - annuncio con tutta la calma di cui sono capace.
- Lei è il signor Kim Namjoon? - mi chiede un terzo agente.
- Esattamente -
- E...- si rivolge a Suga dietro di me
- lei è? -
- Min Yoon-gi -
- Non dovrei far vedere a nessuno il signor Kim ma date le circostanze - guarda i suoi colleghi che si fanno da parte - chiuderemo un occhio -
Ci fa strada lungo un corridoio di celle dove nell'ultima scorgiamo una figura rannicchiata su un letto con le braccia intorno alle ginocchia. Quando sente i nostri passi alza il viso e ci rendiamo conto che la situazione non è quella che ci aspettavamo. Il suo viso è pieno di lividi e le sue mani sono rosse per il sangue.
Fa che non sia il suo...
- E' stato lui stesso a chiamarci denunciandosi, lo abbiamo trovato abbracciato alla ragazza qui fuori mentre l'ambulanza portava via l'altro uomo -
Fa che sia il suo...
 Dalle due deposizioni è sorto che l'accusato, il signor Kim, abbia pestato a sangue il signor Lee, padre della signorina Lee Sojin, per proteggerla da violenza. Voi siete qui perchè in parte mi sento responsabile dell'accaduto. Era già da mesi che i vicini dei signori Lee ci chiamavano per grida sospette. L'anno scorso la signora Lee è morta per un'accidentale caduta e ora mi chiedo se... -
- Non credo che lei debba condividere con noi le sue preoccupazioni agente - dico gelido, sono molto nervoso, e sentire che la polizia locale fa più schifo del dovuto non fa che farmi incazzare ancora di più.
- Ha ragione signor Kim mi scusi, tornando al caso, io personalmente non posso fare molto essendo stato proprio il signor Kim a costituirsi, ma da quello che mi hanno detto i suoi medici e i miei colleghi sul posto non credo che il signor Lee voglia sporgere denuncia, purtroppo però sono costretto a trattenerlo almeno per questa notte per accertamenti. Purtroppo è la prassi -
Annuisco silenziosamente fermando Yoongi che stava partendo con una delle sue solite sfuriate afferrandolo per il braccio. Lo vedo rimettersi dietro di me contraendo la mascella.
- Cosa possiamo fare per far uscire il prima possibile il signor Kim -
- Solo aspettando, fino a domani mattina non posso fare nulla -

Pov. Hoseok

Stringo compulsivamente Sojin tra le mie braccia anche se lei non smette di tremare. 
- Tesoro ce la fai a dirci cos'è successo? - le chiedo nel tono più dolce di cui sono capace.
- Tae mi ha salvata da quel pezzo di merda di mio padre, lui voleva...voleva... - La fermo stringendola ancora più forte e la sento singhiozzare sul mio petto. Anche Jin si avvicina massaggiandole la schiena in modo fraterno.
- E' tornato a casa ubriaco, non era in se. Non si è accorto della presenza di Tae e quando ha provato a mettermi le mani addosso lui è scattato. Sa della mia storia, sa di mia madre e sono mesi che riesco a trattenerlo dal saltare al collo di mio padre ma in quella situazione se non ci fosse stato lui...io... -
- Va bene tranquilla ho capito, sono qui io adesso Sojin, ci siamo tutti noi a proteggerti-
La sento tremare ma pian piano si sta tranquillizzando. Guardo Jin e poi mi giro verso l'entrata della centrale dalla quale stanno uscendo Nam e Yoongi.
- Ragazzi - dice Jin - dov'è Tae? -
- Deve rimanere dentro almeno per questa notte - scuote la testa Namjoon.
- Cazzo... -
Capisco alla perfezione Tae e la sua reazione, conosco Sojin da abbastanza tempo per tenere a lei quasi quanto Tae, ma forse in modo diverso.
Se ci fossi stato io, non credo che sarebbe passato per l'ospedale.
Sento il sapore del sangue invadermi la bocca. Dal nervoso mi sono morso troppo forte la guancia.

One more Dream [[Yoonmin] Completa!]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora