Inerlude : Caro Diario...

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Caro Diario...

Credo che quello, che doveva essere un giorno felice per tutti e il giorno più bello per Hobi sia stato, in vertà, uno dei giorni più brutti delle nostre vite. 

Parte di noi non conosceva benissimo Sojin ma ci eravamo comunque tutti affezionati alla sua presenza solare. Veniva spesso a trovarci ormai e agli allenamenti che finivano sempre con lezioni personali per lei. In qualche modo era molto simile a Hoseok. 

Non ho avuto il coraggio di guardare Jimin e Tae negli occhi mentre in macchina correvamo per andare da Hobi, avevo un pessimo presentimento per quello che avevo sentito in sottofondo sulla chiamata. Poi quel raggio di sole che non riusciva a parlare? No...qualcosa mi puzzava. Per loro fortuna Jin e Jungkook rimasero a casa quella sera. JK non poteva ancora camminare con le stampelle e Jin decise che non fosse da amico lasciarlo da solo. Qualunque cosa fosse successo, Hobi aveva già il sostegno necessario. Per loro fortuna si risparmiarono la scena che ci si parò davanti quando arrivammo.

Ricordo bene come la strada fosse piena di volanti della polizia e come, su un'ambulanza veniva freddamente caricato un corpo coperto fin sopra la testa da un telo scuro, non ricordo il colore. Dalla barella spuntava una pallida e affusolata mano femminile.

Hobi era seduto su un'altra ambulanza avvolto in una pesante coperta di lana, bagnato coma un pulcino e pallido come la luna. Aveva un'espressione che mai avrei immaginato di vedere su di lui. Era come spento. 

Mi ricordo esattamente il momento in cui un agente ci raccontò cos'era successo. Come Hobi aveva chiamato i soccorsi ma che erano arrivati troppo tardi per riuscire a salvarla. 
Era morta di overdose da farmaci. 
- Condoglianze - ha concluso lasciandoci da soli. 
Tae era crollato all'istante tra le braccia di Nam il quale piangeva in silenzio guardando Hobi.
Jimin invece corse da lui e lo cinse in un abbraccio che voleva confortarlo ma lo hyung era come pietrificato. Il suo sguardo vuoto senza alcun segno della solita vitalità.
Anche io andai da lui. Mi era stato vicino nei momenti difficili. Mi sentivo di fare lo stesso. Era ed è tutt'ora il mio migliore amico.

Il giorno del funerale eravamo tutti presenti. Jimin e Tae erano in prima fila con Hobi, avevano organizzato tutto loro. Erano così distrutti che a stento si riconoscevano. Soprattutto Hobi. Non splendeva più di luce propria come sempre. 
Tutti, infondo, eravamo in pensiero anche per Jimin. Si era appena ripreso e perdere una persona cosi vicina poteva farlo ricadere in vecchie abitudini. 
- Non posso permettermelo ragazzi - ci disse quando io e Nam provammo a esternare le nostre preoccupazioni - sta volta devo e dobbiamo essere tutti forti per Hobi -. Aveva la voce spezzata dalle lacrime ma avevamo avvertito forza nelle sue parole. Una forza che noi non avevamo, che solo chi ha affrontato il mostro ed è sopravvissuto può avere. 

Presero il padre di Sojin appena dopo il funerale. Era venuto a dare l'ultimo saluto alla figlia il bastardo. Quando lo vedemmo lì, davanti a noi con l'aria di un cane bastonato stavo per spaccargli la faccia ma Hobi mi battè sul tempo. Non mi sarei mai aspettato di vederlo così, una furia che si abbatteva su quel verme che implorava pietà strisciando sul terreno umido. Chiedeva scusa. Se Nam non mi avesse tenuto credo che sarei andato sicuramente ad aiutare il nostro compagno ad ucciderlo. Noi lo lasciammo fare finche lo fermarono alcuni agenti in borghese presenti al funerale. Hobi urlava quel "Ti ammazzo" credendoci davvero. Ci volle un bel pò per farlo calmare ma fortunatamente quegli agenti capirono la situazione e non denunciarono il pestaggio, anzi, ci confessarono che se fossero stati al suo posto avrebbero reagito nello stesso modo.

Confessò qualche giorno dopo aprendo quella sua mente malata e rivelando la serie di pestaggi, stupri e violenze ai danni della figlia e della moglie. Confessò anche che fu lui ad uccidere quest'ultima.
Quel pezzo di merda passerà anni in galera e forse non rivedrà mai la luce. Un minimo di giustizia, ma non bastò ovviamente.

Ci vollero settimane prima di riuscire a strappare un sorriso vero a Hobi e ai due amici d'infanzia di Sojin. Jin scoppiò in lacrime di felicità quando li vide. Ricordo ancora che fu ad un pranzo e i noodles uscirono dal naso di Tae alla battuta che fece JK. Purtroppo non ricordo quale fosse. Se solo me la fossi segnata! 

Sembrava che finalmente tutto stesse tornando alla normalità, eravamo finalmente in sette e riuscivamo a sorridere. JK guariva velocemente e Jimin era fisicamente sempre più forte. L'unica cosa che ancora non si capiva era il motivo del mio costante mal di schiena che, alla fine, avevo trascurato per via di tutti gli avvenimenti.

One more Dream [[Yoonmin] Completa!]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora