45) Addio tata

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Chia "Greta, devi accompagnarmi da Shawn"
Gre "ma te sei sottona proprio..."
Chia "sì, ok, ma mi devi accompagnare ora perché mi manca"
Gre "ok, andiamo a cambiarci almeno"
Chia "ok"
Andammo di sopra e ci cambiammo velocemente e dopo un po' scendemmo.
Gre "ragazzi, io e Chia usciamo"
Tutti "ok"
Appena uscite pendemmo gli skateboard e partimmo verso l'ospedale.
Appena arrivate salimmo alla stanza. Si sentiva un pianto e una voce che cercava di consolare.
Entrai.
Guardai quei suoi occhi che mi avevano rubato il cuore.
Lui mi guardò.
Gli corsi in contro e lo baciai.
Avevo bisogno di lui.
Intanto Greta chiamò fuori Cole, penso che gli dica che lo vuole lasciare. Ieri sera mi aveva spiegato che non gli aveva scritto perché si era dimenticata.
Mi scese qualche lacrima.
Mi staccai e presi il suo viso tra le mani.
Chia "io non ti voglio lasciare"
Shawn "neanche io, domani mattina parto" disse abbassando lo sguardo.
Iniziai un pianto isterico che durò tre ore.
Nel frattempo erano tornati Cole e Greta. Non erano tristi. Probabilmente il pensiero che aveva avuto Greta era reciproco.
Greta venne ad accarezzarmi la schiena mentre stavo sulla sedia vicino a Shawn.
Dopo quelle tre ore aiutai Shawn ad andare in bagno. Riusciva ad alzarsi anche con qualche dolore, ma aveva la flebo attaccata al braccio.
Lo riportai sul letto.
Non smisi di piangere, ma mi ero calmata un po'.
Dopo Greta e Cole andarono a prendere il loro pranzo, io non volevo mangiare. Ma Greta mi portò un pacchetto di patatine e dell'acqua. Mi obbligò a mangiarlo. Dopo aveva un po' di nausea ma almeno avevo messo qualcosa nello stomaco. Le sono grata perché mi sta aiutando a mangiare nei momenti difficili.
Ormai era pomeriggio.
Shawn "tata, vieni qui" disse battendo la mano su la metà del letto libera.
Chia "ok"
Mi alzai e mi distesi vicino a lui. La persona che aveva stravolto un pezzetto della mia vita.
Greta ci fece una foto:

La tenni per me e non la postai

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La tenni per me e non la postai.
Mi calmai e smisi di piangere con le sue braccia che mi accarezzavano.
Dormii tutto il pomeriggio e la sera mi svegliarono per mangiare una mela.
La notte dormii lì con lui.
Greta sul divano e Cole andò a casa a dormire.
Mia cugina pensò anche ad avvisare gli altri.
La notte passò troppo velocemente.
La mattina mi svegliai con un bacio in fronte dal mio ragazzo e c'erano i genitori di Shawn.
Karen "buongiorno cara, so che non sarà facile ma è per la sua sicurezza"
Chia "capisco..." dissi asciugandomi due lacrime appena scese. Cercai di trattenermi.
Aiutarono a vestire Shawn. Nel frattempo io e Greta uscimmo.
Andammo di sotto. Andammo a casa. Prima di andare Shawn mi venne vicino e mi prese il viso tra le mani appoggiando la sua fronte alla mia.
Io scoppiai a piangere istericamente.
Shawn "so che non è un momento bello" disse piangendo "io, non voglio andarmene da- da qui. Ma il destino vuole così. Ti prometto che ti verrò a trovare e ti cercherò il tuo sguardo in quello degli altri. Ti ricordi cosa ti avevo detto?  Vedile stelle là su? Sono come pezzettini di cuore. I nostri pezzettini di cuore" disse per poi baciarmi.
Chia "io non voglio dirti addio"
Shawn "neanche io, ma dobbiamo farlo"
Mi baciò per un minuto a limone.
Chia "io- io ti amo Shawn Mendes"
Shawn "ti amo anche io Chiara Richards"
Chia "a-addi-addio"
Shawn "addio tata"
Si allontanò da me lentamente rilasciano piano la mano che nel frattempo mi aveva preso.
Greta era dietro di me e venne ad abbracciarmi per distrarmi.
Io scoppiai in un pianto isterico.
Faceva male.
Cavolo se faceva male.
Ero letteralmente a pezzi. Talmente tanto che Greta decise di chiamare Jaden per portarci a casa.
Lui arrivò dopo qualche minuto.
Io andai davanti con lui e appoggiai la mia testa alla sua spalla piangendo.
Appena arrivata a casa Greta e io andammo in camera mia.
Mi buttai sul letto e iniziai a gridare.
Ero rimasta senza voce.
Ormai era pomeriggio.
Greta chiamò un attimo Jaden per un cambio. Poi sarebbe tornata lei. Io continuavo a piangere ma non riuscivo a parlare.
Dopo più o meno un'ora Jaden mi mostrò una foto, c'era Greta... no, ma io la amo. La foto era questa:

E sotto ci aveva scritto: arrivo tra un po'

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E sotto ci aveva scritto: arrivo tra un po'.
Quanto la posso adorare.
Jaden "hahah, ti rendi conto? Quella là tornerà a casa con venti scatole di gelato"
Sorrisi leggermente.
Mi calmai un poco e smisi di piangere.
Andai in bagno a sciacquarmi il viso. Alzai la faccia verso lo specchio e vidi le guance tutte arrossate che stavano quasi per sanguinare. Probabilmente questa reazione era data dal fatto che avevo sfregato molto quella parte sulla coperta e la  felpa per asciugare le lacrime.
Appena uscii mi ritrovai Greta e Jaden seduti sul mio letto circondati da venti scatole di gelato e dei cucchiai in mano.
Guardai mia cugina e le sorrisi.
Non dissi niente e mi catapultai sul letto per iniziare a mangiare.
Jaden "con chi sei andata a prendere il gelato?"
Gre " con Sofia. Dovrebbe arrivare da un momento all'altro"
Infatti qualcuno bussò alla porta: era proprio lei. Prese un cucchiaio e mi abbracciò, poi si sedette e iniziò a mangiare.
La serata la passammo con loro che cercavano di farmi ridere, io che ridevo in un modo strano perché ero senza voce e loro ridevano ancora di più rischiando di soffocarsi con il gelato che avevano in bocca.
Poi Greta e Jaden portarono giù e Sofia rimase a dormire con me.
Mi feci una doccia e mi infilai sotto le coperte e lei vicino a me.

Spazio autrice
Ciaoo, come state? Spero tutto bene.
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e/o un commento.
-con affetto
Sensibile3 🤍🦥

Per sempre ⛓⛈- Jaden HosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora