Buon Natale, suppongo

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Modern!AU- natalizio

Ok bimbi belli, buon Natale! E per chi non lo festeggia, buona giornata! Non lo so!
Non c'è molto da dire, vi volevo solo augurare buon Natale e sperare che ci sia gioia per voi, sperando che quest'anno non vi abbia portato via nulla di troppo importante per voi.
Spero possiate sentire i vostri parenti oggi, e fortunati chi ha parenti che abitano vicino (zone multicolore che non ho capito bene).. anyway, buon Natale, dico davvero, fate sì che oggi sia una giornata importante e buona per voi.

❄️enjoy❄️

Ben guidava, teso, mentre la radio dava uno si quei soliti tormentoni natalizi che sai a memoria senza volerlo. Rey, seduta al suo fianco, non sembrava agitata, nemmeno un po': canticchiava allegramente, muovendo la testa a ritmo.
Lui sospirò, e questo attirò l'attenzione della ragazza "Andiamo Ben, non è la fine del mondo! Stiamo passando il Natale con i tuoi parenti, che male c'è?", esclamò con un sorriso sulle labbra. "C'è che, se va come tutti gli altri anni, sarà un caos puro" rispose secco lui "E fidati, non è un caos come ogni altra famiglia.. sarà un caos con marchio Solo/Skywalker, quindi è almeno il triplo più.. più caotico, ecco." aggiunse, aggrottando leggermente la fronte.
"E allora? Hai paura che tua madre ci faccia mettere dei maglioni di lana che pizzicano all'inverosimile?" gli rispose, cercando di non ridere all'idea. "No, ma ho l'idea che si litigherà sulla politica, come ogni volta.." sospirò ancora Ben. La donna alzò un sopracciglio, scettica "Tua madre non vuole, è una delle sue regole.." "Così come non vuole vedere film troppo strappalacrime, che puntualmente i miei nonni guardano monopolizzando il telecomando.. e così come Lando non vuole che Jennah alzi il gomito, ma ogni anno finisce per cantare a squarciagola."  "Mh.. vero, vero..".
Il resto del viaggio passò in silenzio, se non si calcola il basso brusìo della musica alla radio e i mormorii di stupore di Rey che osservava i piccoli fiocchi di neve con il viso appiccicato al finestrino.
Nemmeno il tempo di parcheggiare che Leia li stava già aspettando sotto il portico, sorridente: si offrì per dargli una mano a portare sotto l'albero i regali per tutti, malgrado i più giovani fossero Rey e Jennah, entrambe sopra i vent'anni, borbottando riguardo a delle candele. Mentre i due ragazzi mettevano sull'appendiabiti e si abituavano al calore della casa, sentivano Leia borbottare con Luke riguardo alla sparizione di 20 minuti di Han, che doveva solo comprare due candele su esplicita richiesta.
Ben alzò gli occhi al cielo, sotto un leggero sbuffo divertito di Rey, quando la porta si aprì alle loro spalle e Han rincasò. Senza candele.

Sì prospettava una giornata piena di caos.

Leia lo prese "delicatamente" per l'orecchio prima che potesse salutare il figlio, e si dileguarono per un po', per battibeccare sull'accaduto, ma nessuno ci fece caso più di tanto, era una cosa normale. In salotto Padmè stava amabilmente parlando con il nonno di Rey e amico di lunga data di tutta la famiglia, Obi-Wan, con Lando e sua figlia adottiva, Jennah, immobilizzata dal grossissimo e pelosissimo San Bernardo di casa, Chewbe. Lando faceva, come suo solito, un po' il cascamorto, noncurante degli sguardi truci che Anakin gli lanciava. Sbirciando in cucina, Rey vide tutto il buon cibo che riposava sul ripiano e sulla grande tavola, su cui svettavano grosse bottiglie di vino, calici, stoviglie e piatti appariscenti. Non mancò di rubare una tartina e mangiarla di nascosto, come faceva sempre, prima di tornare da Ben, che le sussurrò "Hai ancora una briciola all'angolo della bocca". Mentre lei si puliva, Ben fu tirato nella discussione fra Anakin e Luke: dibattevano animatamente su quale film fosse il caso di vedere fra "Una poltrona per due" o "Sette spose per sette fratelli", che onestamente il ragazzo poteva anche non vedere fino all'anno prossimo. Questo argomento finì quando Padmè prese il controllo del telecomando, girando su "Miracolo della 34ª strada", con un lamento di Leia, che riapparse seguita da Han, che finalmente salutò il figlio.
Tutti parlarono un po' con tutti, fino a quando arrivò il momento di mettersi a tavola: continuarono a parlare anche lì, interrompendosi ogni tanto perché avevano dato un colpo al grosso cagnolone disteso sotto il tavolo, che aspettava solo un po' di cibo.
In un modo o nell'altro, come ad ogni volta che si riunivano, si finiva a parlare di politica: argomento delicato, visto gli schieramenti della famiglia. Anakin stravedeva per il senatore Palpatine, mentre sia la moglie che il figlio erano dalla parte di Leia, senatrice anch'essa. Obi-Wan e Lando si definivano sempre senza arte né parte, quindi non prestarono molta attenzione alla discussione quanto la prestarono a Chewbe, che si stava mangiando, direttamente dal piatto degli stuzzichini, dei crostini al salmone. Lando si limitò a ridacchiare, chiamandolo a bassa voce e offreendogliene un altro, mentre Obi si limitò a mormorare qualcosa di indecifrabile con una mano sulle tempie. Padmè guardava di sbieco il marito: -era comunque stata la prima senatrice a dargli contro, lei!-
Nessuno notò che Ben e Rey erano stranamente silenziosi durante la cena.. non che Ben parlasse molto nelle riunioni di famiglia, ma quel giorno parlava meno di tutti, anche con Jennah. Era poi più strano ancora che Rey non avesse aperto bocca né per parlare né per mangiare (infatti il cibo che aveva nel piatto era ancora intoccato). Jennah notò il comportamento strano della ragazza, e le chiese sussurrando se stesse bene, a cui l'altra rispose con un sorriso sbrigativo e una breve scrollata di spalle.
In realtà, la mano di Rey era sulla gamba di Ben, che tremava per l'ansia. Lui la coprì con la sua, sorridendole brevemente prima di alzarsi in piedi, quasi di scatto.
"IoeReycisposeremo."
Un mormorio confuso di levò dai presenti. Ben prese un grosso respiro, sentendo le orecchie, ora nascoste dai capelli neri, più calde. "Io e Rey ci sposeremo."
Nessun mormorio. Ben si risedette, gelando in quel silenzio, guardando in basso e torturando l'angolo del suo tovagliolo.
Jennah prese la parola "Ok, stai fraintendendo il silenzio: non è che non siamo felici per voi, anzi.. ma, ecco.." guardò verso Leia per aiuto, che trovò "È che quando hai chiesto a nonna Padmè se potevi avere il suo anello di fidanzamento, lei ne ha parlato con me.. e io ne ho parlato con Jennah.." "E Jennah ne ha parlato con tutti noi.." concluse Han. "Io lo sapevo fin da subito, che voi due sareste stati una coppia" fece il gradasso Lando, che venne a sapere di questo proprio per ultimo. "No, non lo sapevi.. Io, d'altro canto, sono più unito a mia nipote.." iniziò Obi-Wan, che venne interrotto bruscamente da Anakin, che aveva da dire la sua su questo e sul legame con il nipote.
La sala si riempì di nuovo di chiacchiere e suoni, e Ben poté tornare a respirare in modo normale. Rey gli strinse la mano, sussurrandogli "Vedi, ce l'abbiamo fatta, insieme". Era vittoriosa, splendente nel suo sorriso. "Sì, ce l'abbiamo fatta." le sorrise di rimando. L'atmosfera diventò sempre più tranquilla e festosa, grazie anche al vino che tutti stavano bevendo.
"E comunque- saltò di punto in bianco Ben, ancora sotto effetto del tanto alcol che aveva bevuto per una stupida sfida con la cugina- nessuno di voi sarà invitato. Soprattutto Jennah: ha rovinato la sorpresa.". Risero tutti, di pancia, mentre lui incrociò le braccia al petto e mise su un piccolo broncio per un po', sciogliendosi poi alle battute di Rey e suo padre. Continuarono con le portate, a cui quasi tutti si abbuffarono anche del bis, arrivando così al taglio del pandoro e del panettone.
E lì si aprì un altro diverbio: si tagliava prima uno o l'altro? Metà di loro diceva pandoro, l'altra panettone, Ben e Lando dicevano che era indifferente mentre Rey continuava a proclamare che li avrebbe mangiati entrambi senza differenze. Alla fine vennero tagliati allo stesso momento, e chi si voleva servire si sarebbe servito da se. Jennah prese il panettone e tolse tutti i canditi dalla sua fetta, dandoli di nascosto a Chewbe che li gradì parecchio. Rey si abbuffò di entrambi, sporcandosi il naso di zucchero a velo che suo nonno la avviò di pulire.

Arrivò anche il momento dei regali, ma non era come quando si era ragazzi e si trovavano caramelle e giocattoli: c'erano doni più utili e utilizzabili nella quotidianità, assieme ad un maglione oscenamente natalizio. Mentre Luke sussurrava qualcosa a Jennah, che sparì dopo poco, Rey fu letteralmente trascinata in una piacevole quanto estenuante monologo di Padmè sul matrimonio: su tutti i consigli e i trucchi a questo legato, a cosa avrebbe fatto più colpo e cosa avrebbe fatto scalpore. La ragazza stava as ascoltare la vecchia signora, cercando di stare al passo con tutte quelle parole. Gettava occhiate agli altri in salotto, e guardò che Ben parlava un po' con Lando e Han, ma non riuscì a capire di cosa.
Ad un certo punto, Jennah tossì rumorosamente, richiamando l'attenzione: indicò lo stipite della porta con sguardo furbo, trascinando il cugino e la sua futura moglie lì sotto.

Sotto il vischio.
Sotto il vischio ci si baciava.

Non si erano mai baciato davanti alla famiglia.. davanti agli amici era una cosa, davanti alla famiglia tutt'altra.
Si guardarono negli occhi, un po' impacciati e con le guance arrossate, ma non si sa se dal vino, dal calore del fuoco nel camino che crepitava o dall'imbarazzo.
Rey prese l'iniziativa, si alzò in punta di piedi e passò le mani fra i capelli corvini di Ben mentre lo baciava, e lui si abbassò un po', tanto per farle riappoggiare bene i piedi a terra e per stringerla un po' di più a lui.. questo scatenò una serie di applausi da tutti gli altri, felici per loro: Jennah stava perfino registrando! Scoppiarono a ridere, uno sulle labbra dell'altra, finendo poi per abbracciarsi sotto il vischio.

Tornarono seduti sul divano, o meglio: Rey sedeva sul divano, Ben stava per terra con il grosso cane, con la testa sulle ginocchia della ragazza che nel frattempo faceva e disfaceva delle piccole treccine.
Passarono ore in famiglia, ridendo e litigando, guardando film tipicamente natalizi e mangiucchiando qualcosa nel mentre.
La giornata finì ad ora tarda un po' per tutti: Anakin e Padmè si ritirarono nella loro stanza per primi, seguiti subitissimo anche da Obi-Wan che prima di andare a dormire nella sua stanza, raccomandò alla nipote di fare la brava come se avesse cinque anni, ma a lei andava benissimo così. Lando e Jennah partirono dopo poco, chiamando un taxi per l'hotel (si erano fermati in città per poco, sarebbero ritornati a casa in poco meno di una settimana) e per ultimi si congedarono i genitori di Ben, lasciando quest'ultimo e Rey da soli, a godersi la il silenzio e gli ultimi crepitii delle fiamme.
Chewbe stava già riposando nella sua cuccia quando Ben si alzò per prendere due calici di vino.
Lui e Rey si coccolarono a vicenda per un po', chiacchierando a vuoto e gustandosi quell'atmosfera romantica che si stava andando a creare. "Prima- iniziò Rey- quando hai detto che non avresti invitato nessuno di loro, stavi scherzando vero..?". Nessuna risposta. "Ben.." ancora zero. Gli pizzicò il braccio, leggermente scocciata ma divertita "Ow!" "Finalmente dici qualcosa!" rise lei, lasciano entrambi i calici sul tavolino in vetro che c'era vicino ai divani e abbracciandolo. Anche lui la strinse, portandola a sedersi sulle sue gambe, in modo da poterla guardare meglio negli occhi e perdercisi dentro. "Prima non dovevi la verità, vero?" riprese a chiedere lei, senza ricevere di nuovo nessuna risposta. Gli accarezzò i capelli, portando alcune ciocche dietro le orecchie, che solo lei e pochi altri avevano il permesso e il privilegio di vedere e toccare. Non parlò, si limitò a guardarlo negli occhi e ad accarezzargli leggera il volto.
"È perché mi hanno rovinato l'effetto sorpresa" si decise a rispondere Ben, dopo un po'. La ragazza scoppiò a ridere, forte, appoggiando il viso alla spalla dell'altro, con le lacrime agli occhi. Cercò di scusarsi fra le risate, ma il poco fiato non glielo permise più di tanto. Ben mise su un leggero broncio, sapendo fin troppo bene che questo avrebbe portato solo una dose di baci e coccole extra da parte di Rey: e così fu. Quando lei se ne accorse, pensò fosse per qualcosa che aveva detto o fatto, e gli riempì le guance di bacini leggeri come per scusarsi. Quando sentì le mani del ragazzo sulla sua schiena, capì a che gioco stesse giocando e i teneri baci sulle guance slittarono sulle labbra morbide di lui, che sapevano leggermente di vino. Sì baciarono per molto altro tempo, sul divano, per poi decidere di andare a dormire nel letto.

Dormirono abbracciati e pesantemente, così in modo pesante che non sentirono il suono di una fotografia scattata e cinque persone che fanno colazione.. o forse non volevano sentirlo, volevano solo restare nelle braccia dell'altro ancora per un po', finché qualcuno non sarebbe venuto davvero a svegliarli.

One-shot ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora