Bang bang baby

127 11 0
                                    

Hello hello hello :))
Perdonatemi se non ho pubblicato in estate, ma stavo partorendo questa cosa (e ha avuto bisogno di diverse stesure). Però eccomi qui, non sono morta :)

È palesemente ispirato a Mr & Mrs Smith, sappiatelo :)

Kira era un asso sul campo: addestrata dai più grandi nomi nel suo settore, è un animale selvatico che insegue la sua preda, instancabile. Conosce i vicoletti di quella uggiosa città come il suo palmo, e ingabbiare quel lercio omuncolo non è stato nemmeno un po' impegnativo.
Spalle al muro, sorride lei mentre prende velocemente la mira, e spara. Un solo colpo, questo le basta, precisa.
Toglie il silenziatore alla sua pistola, facendolo sparire in modo veloce ed efficace, togliendosi poi le scarpe diventate scomode, mentre si godeva la leggera pioggerellina che le cadeva sul viso.
Fece sparire anche quelle, non si sa mai.
Guardò il cadavere rannicchiato in un angolo, in una posa poco dignitosa. Ben gli sta, pensò, in vita non aveva un briciolo di amor proprio, perché dovrebbe averlo avuto nella morte?

Sorrise grottescamente, mentre usciva indisturbata dalla scena, assaporando la grossa taglia sulla testa di quell'uomo.

Per essere un assassino di alto livello bisogna avere qualche requisito: un buon istinto, ottime abilità, spirito di osservazione e soprattutto una lingua pronta a mentire spudoratamente.

Kira- o meglio, Rey Niima, incarnava perfettamente questi requisiti: si era creata una vita, una bella vita, sorretta solo da bugie su bugie.
Non era qualcosa di cui andava totalmente fiera, ma poteva sorvolare, visto che era decisamente meno grave di andare in giro ad ammazzare gente.

Oh, e Rey adora giocare con il fuoco, ecco perché si era avvicinata tanto alla famiglia Solo-Skywalker: erano cognomi famosi in ambito della legalità; erano una stirpe di giudici e poliziotti.
E per puro caso, il vecchio, uno dei suoi più cari amici (povero, non si sarebbe mai ripreso se avesse saputo la verità su di lei) lavorava spesso e volentieri sui suoi omicidi, anche se non gli faceva bene alla sua età, come gli ricordavano spesso in tanti. Ma il comandante Han Solo era irremovibile: avrebbe messo la parola fine a questi omicidi senza senso.

Auguri, e che vinca il migliore, pensava spesso la ragazza, con una nota fra la noia e la beffa.

Era furba, se lo riconosceva, ma fra assassini bisogna sbarazzarsi della concorrenza: ed è quello che stava cercando di fare da anni.
Il suo avversario era un uomo che si faceva chiamare Ren: questo era tutto quello che era riuscita a scoprire.
E a quanto pare è anche bravo a tenere l'anonimato, dedusse velocemente Rey.

Entrò nel suo appartamentino dalle scale anti incendio, sgusciando dalla finestra, per non rischiare di incappare nelle vicine impiccione (anche se era tarda notte, era sempre meglio non farsi beccare). Accese le luci, guardando la tavola di truciolato a cui appuntava tutte le nuove scoperte sul suo misterioso uomo: fili rossi, reportage presi non esattamente in modi legali, foto di possibili identità, cartine con i luoghi dei suoi omicidi, e così via.

Si accese velocemente una sigaretta, frustrata: doveva esserci una connessione, un indizio da qualche parte, ma non lo riusciva a trovare nemmeno per sbaglio.

Fumò velocemente, schiacciando il mozzicone nel posacenere sul tavolo, cercando di rilassarsi.

Si fece una doccia, si mise in pigiama e si lanciò leggermente a letto, decisa a chiamare gli ultimi avvenimenti una giornata conclusa. Stretta in un caldo burrito di lenzuola, scrisse un po' con il suo caro Ben Solo (il figlio del comandante, sì: a Rey piacciono le situazioni pericolose, e qui anche solo una parola di troppo l'avrebbe messa nei guai.. ma lavorava lontano, non doveva aver paura di ritrovarselo nel mirino, o peggio, sulla scena dell'omicidio). Era così ingenuo, a tratti, le faceva venire sempre l'istinto di doverlo proteggere. Certo, lui stravedeva per Rey, non per Kira, e non sapeva quasi nulla di vero sul suo conto, ma restava comunque la persona di cui si fidava di più al mondo.

One-shot ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora