"Lo amavi?"

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Ok persone belle, sentitemi bene: so che la scuola può essere un problema, ed è per questo che mi sono svegliata dopo un'ora di sonno e ho deciso di scrivere qualcosa.. quindi ecco qui, un misto fra il dolce e il triste (insomma, quello che ci vuole per iniziare o finire una settimana bene, no?)
Enjoy

Una donna si scostò alcuni capelli ingrigiti dal viso, sistemandoli dietro le orecchie e nella semplice acconciatura che portava, in modo che non tornassero sugli occhi. Respirò l'aria dell'oceano, fresca e umida, forse un po' troppo per le sue ossa, che non sono mai state abituate a tanta acqua in un solo posto... ma ormai era abituata: guardare tutta quella valle blu sempre in movimento, con una grezza coperta di lana buttata sulle spalle e parlare con alcuni sporadici fantasmi della Forza era diventato abituale.
Lo faceva sempre di mattina presto, molto prima che uno dei suoi cinque allievi si svegliasse: voleva avere i suoi momenti di tranquillità, che si interrompevano appena avvertiva i versi scocciati dei Porg, che accettavano di pessimo grado il baccano dei piccoli scalmanati, sorprendentemente attivi anche di prima mattina.
Non si aspettava che la sua quiete venisse interrotta proprio dal più piccolo di loro, Davee'ki, che la sorprese alle spalle con un sorrisone "Maestra, maestra! Il suo vecchio droide dorato ha detto che somiglio a qualcuno dei suoi vecchi padroni!- ridacchiò- anzi, padroncini, ha detto.. non è divertente? Perché ora sarà vecchio, con la barba e seduto davanti al camino su una sedia a dondolo..!"
"Hei, hei.. calmati piccolo, non capisco se parli così veloce.." gli disse, con un sorriso gentile sulle labbra.
Si affiancò a Davee'ki una ragazza più grande di lui, Ahesha, mentre si faceva una treccia veloce mentre parlava "3PO, ieri sera, gli ha detto che somigliava al suo vecchio padroncino.. ma non ricordo il nome.."
Proprio mentre la loro maestra prese un respiro, pronta a parlare, un'altra voce squillante la interruppe "Lo chiamava 'signorino Benjamin', me lo ricordo bene!"
"Non è vero, Najata, te l'abbiamo detto noi!" urlarono in coro due gemelli, Kai e Mäi, con le braccia incrociate al petto.. e iniziarono a bisticciare.
La maestra batté le mani, richiamando l'attenzione dei ragazzi "Quindi, sto capendo che vi interessi..", loro annuirono, facendola sedere, accerchiandola, pronti ad ascoltare.
"Da dove iniziare.. conoscevo Benjamin, o Ben. L'ho sempre conosciuto, anche se non lo pensavo: siamo stati legati fin dalla nascita- sospirò- ma l'abbiamo scoperto tardi.."
"Eravate legati?" le chiese Ahesha. La maestra annuì "Eravamo, anzi: siamo tutt'ora una Diade, un legame che va oltre la morte.."
"E com'era?" disse Kai, appoggiato alle sue gambe.
"Era.. era un principe, sia d'aspetto che di sangue.. era il figlio del Generale Leia Organa, la principessa di Alderaan, e di Han Solo ricordate? Vi ho raccontato diverse loro avventure, e abbiamo parlato tutti insieme un paio di volte.. ma era anche forte, nella Forza e nel fisico. Aveva capelli scuri, e occhi così neri che ci si poteva specchiare, una voce sicura, una figura imponente.. ma sotto tutta quella corazza si vedeva un giovane uomo che aspettava solo il momento e la persona giusta per iniziare a vivere. Abbiamo combattuto fianco a fianco, e pensate: un uomo sicuro e vigoroso come lui, si è sacrificato per me.." concluse, con un sorriso amaro e gli occhi leggermente velati di lacrime.
"Lo amavi, maestra?" le chiese gentilmente Davee. "- gli rispose- e lo amo ancora oggi, con tutto il cuore.. ma non ho mai avuto abbastanza tempo per dimostrarglielo"
"Non essere triste, maestra: lo rincontrerai.."
iniziò Najata "..nessuno ne ne va davvero, nella Forza" concluse Mai, sorridendole.
La maestra guardò tutti e cinque i ragazzi, annuendo leggermente per confermare quelle parole, che chiaramente concludevano il discorso visto che una parla in più sul passato poteva sfociare in un pianto.
"Bene.. allora noi andiamo a preparare il campo per l'allenamento giornaliero, va bene maestra?" chiese Ahesha, per ricominciare un, anche se minimo, discorso, dopo quell'imbarazzante silenzio che si era formato.
"Sì, andate pure, vi raggiungerò fra un attimo..".
Li guardò andare, prima di tendere l'orecchio verso il fantasma alle sue spalle.
"Iniziare a descrivermi come un vero e proprio principe non farà altro che accrescere il mio ego, Rey" le disse Ben, sorridendo, e abbracciandola piano da dietro.
"Sto solo dicendo ciò che è vero.. perché guardati: sei ancora un bellissimo uomo, nel fiore dei suoi anni.. mentre io invece invecchio, e sono sempre più stanca.."
L'uomo appoggiò il mento sulla sua spalla "è notevole ciò che stai facendo, Rey: addestri un nuovo manipolo di Jedi Grigi.."
"La galassia ha bisogno di equilibrio, non solo di pace.. e penso che la galassia abbia bisogno di qualche aiutino in più, perché presto non sarò più qui.." Rey sentì delle labbra, non proprio calde ma nemmeno fredde da morte, sulla sua guancia e sulla tempia
"È solo questione di tempo, mia piccola mercante.. verrò a prenderti, tesoro, ricordalo" e svanì, lasciandola, ancora una volta da sola  a guardare l'oceano.

Ancora la stessa frase che le rimbombava in testa da quando era piccola.. anche se ora ha la certezza che qualcuno stia davvero aspettando il suo arrivo, che non stesse aspettando invano.. e per quanto adorasse quei ragazzi, era felice anche davanti alla morte perché sapeva che c'era qualcuno pronto ad accoglierla a braccia aperte.

One-shot ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora