Fra le acque

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Ok, ma salve personcine care! Vi chiederete perché non ho fatto uscire un capitolo sulle tradizioni, come detto prima, ma ho deciso di farmi perdonare l'assenza con un capitolo smut( ͡° ͜ʖ ͡°), sperando di non averci perso la mano... E SÌ, BEN FOTTUTO SOLO NON È MORTO, F I N E.

Rey ne era sempre stata affascinata dai mari, ma più dei mari era affascinata dai laghi: tutta quell'acqua dolce in un solo punto, a volte abitata da pesci e altre creature...
Quel giorno faceva caldo, non era paragonabile alle temperature si Jakku, ovviamente, ma la pelle imperlata da piccole gocce di sudore le chiedeva disperatamente un po' di pace da quel Sole cocente.
Fu una scelta impulsiva, presa alla veloce senza pensare a possibili conseguenze: si tolse velocemente le scarpe e si arrotolò i pantaloni fino al ginocchio, immergendo i polpacci nell'acqua fresca e lasciando sfuggire un piccolo e leggero sospiro. Il benessere, la pace, l'estasi data dai suoni del vento fra le fronte la indusse ad un'altra scelta: immergersi completamente e lasciarsi avvolgere dal lago, conferendo ai pensieri di fluire fuori dalla sua testa.
Si spogliò, veloce, lasciando a riva pantaloni, maglia e le fasce che le coprivano il seno per poi lasciarsi andare a peso morto al dolce e continuo movimento dell'acqua.
Era arrivata a quasi meditare, ad occhi chiusi e il respiro controllato, malgrado sentisse delle onde che le si avvicinavano, lente. All'inizio, pensò di ritrovarsi un pesce vicino ma quando sentì una grande mano sulla schiena mente qualcuno la stringeva fra le braccia, spalancò gli occhi per trovarsi davanti suo marito.

Lei è Ben Solo erano sposati tempo fa, in segreto: non avevano bisogno di fare le cose in grande, bastavano solo loro due, la Forza fece da testimone.
Con un sorriso, passò le sue piccole mani sulla schiena di Ben, seguendo l'andamento delle sue cicatrici, testimoni di battaglie e notti di fuoco. Lui la sollevò, prendendola per le gambe e avvicinandola al suo petto, anch'esso bagnato, sentendo i piccoli capezzoli turgidi contro i suoi pettorali.
Rey ridacchiò, con le mani fra i suoi capelli leggermente arricciati e bagnati, con le labbra pericolosamente vicine alle orecchie dell'uomo:"Sei contento di essere qui o è l'effetto dell'acqua fredda?" gli chiese, ammiccando all'erezione stretta nei boxer, di cui riusciva a vedere l'immagine distorta da sopra il pelo dell'acqua e sentire, per quanto possibile in quella posizione. Il sussurro del marito, fatto appositamente per farla impazzire, con voce roca e maliziosa, la scosse nel profondo:" Allora potrei dire la stessa cosa di te.. sei turgida e bagnata a colpa dell'acqua o a causa mia?".

Le guance di Rey, già piegate in un dolce sorriso, assunsero una leggera sfumatura rosata, che non aveva mai avuto l'abitudine di prendere  nemmeno dopo tutti i momenti di intimità fra di loro.
Ben le lasciò le gambe, facendole sprofondare i piedi nel suolo e facendosi condurre dalle sue morbide mani sotto una cascatella, mentre l'universo non faceva un solo rumore, quasi avesse timore di spezzare l'attimo.
Sì strinsero in un abbraccio, sotto la cascata, come due pezzi complementi che si incastravano a meraviglia: non c'era bisogno di parole, i gesti premurosi e pieni d'amore parlavano per loro, mentre le loro bocche erano unite in un passionale bacio. Le mani di Rey passarono smaniose sulle possenti spalle e la schiena, fino ad arrivare a giocare con l'elastico dei boxer mentre piccoli e soffici gemiti le sfuggivano sulle labbra del marito, arcuando la schiena sotto le sue mani che la accarezzavano esperte proprio come un gatto fa quando ha voglia di coccole.

Appena separarono le labbra, Ben mise Rey seduta su una sporgenza rocciosa che gli arrivava poco più in alto del bacino, dietro la piccola cascata e le si mise fra le gambe, ricominciando una danza erotica e bagnata fra lingue. Si esploravano con le mani come fosse stata la prima volta: leggeri, dolci, pieni d'amore ma al tempo stesso spinti dalla passione e dalla smania di appartenersi senza riserve.
L'acqua faceva da cornice alla coppia, rimbombando nelle loro orecchie e facendo dimenticare tutti i doveri, le faccende lascate in sospeso e simili: c'erano solo loro due, in quel momento, e la loro passione. Ben muoveva le mani rapidamente verso l'intimo della moglie, togliendole l'ultimo pezzo di stoffa che copriva il suo corpo mozzafiato, anche con le ferite delle battaglie. Scese con i baci roventi, lasciando qua e là sulla pelle dolce dei succhiotti, seguendo anche il volere di Rey gli imponeva grazie alle mani che affondava, nei suoi capelli, tirandoli ogni tanto.
Passò a dare piacere ai capezzoli, ormai diventati anche troppo invitanti per la parte più animalesca di lui: ci si avventò sopra, strappandole alti gemiti e lunghi sospiri, mentre lo invitava a darle sempre più, con voce che trasudava di lussuria. "Ben.. Ben! Ti prego, ti voglio qui, ora.." con queste parole tutto il buon senso dell'uomo si azzerò: la voleva, subito, basta con i giochetti e i preliminari.

Assecondano il marito, lo fece rimanere gloriosamente nudo, gustandosi con gli occhi ogni centimetro del suo corpo marmoreo. Lui la fece scendere da quella sporgenza e, facendole appoggiare la schiena alla parete si roccia, scivolò in lei lentamente, facendo venire ad entrambi brividi su tutto il corpo e facendo vibrare la Forza attorno a loro.
Sentì subito le unghie artigliarsi alla sua schiena e alle spalle e dei bei gemiti che uscivano dalle labbra arrossate di Rey, che lo fissava con occhi languidi. "Vuoi che continui, dolcezza?" le chiede, sapendo bene che un sonoro "sì" non si sarebbe fatto attendere: infatti, appena ricevuto un cenno positivo, iniziò a muovesti, prima velocemente poi lentamente, facendola letteralmente impazzire e facendo gemere rumorosamente entrambi.

Quando dopo tempo l'orgasmo li colse, erano ancora persi uno nell'altra, nelle sensazioni che si regalavano a vicenda e nel loro bozzolo di Forza che si spezzò quando Ben uscì da lei, regalandole un altro dolce bacio.
Boccheggiando, tornarono alla realtà, riprendendo a sentire i suoni che quell'angolo di paradiso poteva offrigli e, ancora protetti ai occhi del mondo, dietro quella cascata, si tennero stretti, coccolandosi, per poi rilassarsi insieme sul bagnasciuga, sotto un Sole che non sembrava più così impietoso sulle loro pelli.

One-shot ReyloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora