Capitolo 9

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 CAN

Mancavano pochi giorni all'inaugurazione della Biblioteca a Bursa e al mio incontro con Sanem.

Su insistenza di Emre, che avevo messo a conoscenza dei miei piani, decisi di darmi una "sistemata". Mi tagliai i capelli ed accorciai la barba. Mi sentivo come un ragazzino alla sua prima cotta...Cosa le avrei detto? Come avrei dovuto comportarmi? Dovevo rivelarle subito che avevo recuperato la memoria? E se lei non mi avesse voluto vedere? Mi assalivano mille dubbi e per quanto mio fratello cercasse di tranquillizzarmi non potevo fare a meno di pensare al peggio.

L'inaugurazione si sarebbe tenuta il primo venerdì di settembre, nel pomeriggio. Quel giorno, di prima mattina, preparai tutta l'attrezzatura per il servizio fotografico e dopo averla caricata sul pick up partii.

Avevo prenotato una stanza in un piccolo albergo del centro perché avevo programmato di rimanere lì almeno un paio di giorni. Non mi aspettavo certo che Sanem mi accogliesse a braccia aperte, per cui dovevo avere un posto dove stare fintanto che non l'avessi convinta che mi ero innamorato di nuovo di lei. Avevo capito, infatti, che quello che provavo non aveva niente a che fare con il fatto che ricordassi. L'amavo già da prima che questo accadesse, ma non lo avevo capito. Troppo preso dal cercare di recuperare il passato che avevo perso, non avevo ascoltato il mio cuore che invece conosceva già, quello che la mia mente si ostinava a non voler vedere e cioè che Sanem era linfa vitale per me.

Con lei stavo bene e mi faceva bene. Era balsamo per la mia anima e mi rendeva migliore. Con lei al mio fianco sentivo di poter sfidare il mondo intero ed allo stesso tempo, quando mi guardava e mi sorrideva, tutta la mia volontà vacillava ed io tornavo ad essere come un bambino ai suoi primi passi. Quello che pensavo fosse giusto si rivelava sbagliato e ciò che credevo sbagliato improvvisamente appariva giusto.

Arrivai  a Bursa nel primo pomeriggio. Per prima cosa  andai in albergo dove feci una doccia e mi cambiai gli abiti. Poi mi recai alla biblioteca dove avevo appuntamento con il Presidente dell'associazione che aveva patrocinato l'iniziativa. Volevo vedere il posto in anticipo in modo da preparare tutto per il servizio fotografico. Il mio scopo principale era sì vedere Sanem, ma ero pur sempre un professionista e non potevo improvvisare.

SANEM

Quel venerdì mi sentivo particolarmente in ansia. Nel pomeriggio avrei dovuto andare all' inaugurazione della nuova biblioteca per bambini e leggere alcune storie che sarebbero anche state pubblicate sul mio nuovo libro. Ma non poteva essere  certo quello il motivo! In fondo non era la prima volta che parlavo in pubblico e, anche se non completamente, mi ero abituata.

"Ah Sanem Sanem" mi dissi "che ti sta succedendo? Sarà meglio che ti calmi o farai una figuraccia ed allora sì che avrai un valido motivo per essere agitata".

Per l'occasione decisi di indossare un abitino semplice che non mi facesse apparire troppo sofisticata, raccolsi i capelli in una morbida treccia e misi solo un leggere rossetto sulle labbra.

Volevo apparire il più naturale possibile. In fondo dovevo conquistare dei bambini!

Uscii di casa un paio d'ore prima perché, anche se la biblioteca non era molto distante, volevo cercare di rilassarmi un po' e speravo che camminare mi avrebbe aiutato.

Quando arrivai fui subito accolta dal signor Yilmaz, il presidente dell'associazione che si era mobilitata per dar vita al progetto. "Signorina Sanem è un onore per noi averla qui!" mi salutò "le siamo veramente grati di aver accettato il nostro invito".

"Sono io che la ringrazio" risposi imbarazzata

"Venga che le presento il fotografo che si occuperà degli scatti" continuò "sa siamo stati veramente fortunati. E' uno dei fotografi più affermati di tutta la Turchia e non solo" concluse tutto orgoglioso.

Man mano che ci avvicinavamo al set la mia agitazione aumentava... un uomo di spalle stava sistemando una cinepresa su un cavalletto e quando sentì il suo nome capii.

"Signor Divit posso presentarle la nostra ospite d' onore, la signorina Sanem Aydin?" disse il sig. Yilmaz

UN AMORE DIMENTICATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora